Come piranha

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-"Basta vi prego. Mi fanno male i piedi"- mi lamento, fermandomi nel bel mezzo del bosco poggiando le mani sulle ginocchia.
-"Dobbiamo trovarli"- commenta Sierra
-"Semplicemente non vogliono farsi trovare. No?"- dico infine.
Sbuffa e riprende a camminare mentre io riprendo fiato, o almeno ci provo. Cameron, Giada, Taylor e tutti gli altri sono rimasti vicino le macchine nel caso ritornassero li. Dico, proprio adesso hanno avuto questa grandiosa idea di una fuga d'amore?
Faccio retro marcia e riprendo per il cammino verso gli altri.
Dopo aver fatto, quelli che credo siano due giri tondi su me stessa, chiamo Cameron nella speranza che mi venga in soccorso.
Chiamo ma nessuno risponde.
Dove avrà lasciato il telefono?
Chiamo Shawn e quest'ultimo fortunatamente risponde.

*Inizio Chiamata*

S: Nina
Io: Shawn potreste venirmi incontro? Mi sono persa
C: Come? Fammi parlare con lei!
Io: Adesso ti preoccupi? Quando ti chiamavo non sembrava.
C: Non ho sentito il telefono. Dove sei?
Io: Se lo sapessi non credi che verrei?

Sbuffo e mi giro intorno cercando un qualche cosa per indizio

Io: È deserto!
C: Okay adesso veniamo a cercarti. Non ti muovere da li! Arriviamo.

*Fine Chiamata*

Rimango ferma come mi ha consigliato di fare Cameron. Mi guardo intorno cercandoli con gli occhi ma vedo solamente un mucchio di alberi ammassati tra loro. Secondo me non sanno neanche loro dove mi trovo.
-"Certo che Sierra poteva evitare di lasciarti sola"-
Mi giro al suono di quella voce e non appena vedo Taissa, Matt e Taylor li stritolo.
Poi mi scosto.
-"Dov'è Cameron?"- chiedo turbata
-"Ha preso un'altra strada insieme a Giada"-
-"Più strade prendevamo, prima ti trovavamo"- commenta Taissa
-"Si certo"- rispondo scocciata.
Taylor, dopo che siamo arrivati alle macchine ha chiamato Cameron il quale ci sta raggiungendo.
È passato parecchio tempo da quando siamo tornati. È sera e di Nash, Mar, Giada e Cam nessuna traccia fin quando lo vediamo sbucare tra gli alberi insieme a Giada che ridono e scherzano.
Incrocio le braccia al petto e mi sposto non appena cerca di abbracciarmi.
-"Che hai?"- domanda allargando le braccia. Non rispondo e mi volto andandomene vicino il fuoco tra Taissa e gli altri. Faccio per sedermi ma la mia attenzione viene acquistata da delle risate.
-"Finalmente. Vi abbiamo cercato tutto il giorno"- urla Matt
-"Scusateci. Ci siamo fermati vicino una cascata"- afferma guardando Mar, guardando Nash, dopo essersi scambiati delle risatine. Sbuffo e mi siedo facendo finta di nulla.
L'indomani mi sveglio con il dolce suono degli uccellini di merda che non fanno altro che tamburellare il loro odioso becco sugli alberi. Dopo essermi alzata dal mio scomodissimo sacco a pelo, sotto il quale si nascondono milioni di erbacce, mi metto a urlare e saltare addosso agli altri che al contatto con i miei calci, balzano in piedi.
Dopo aver sistemato gli ultimi sacchi a pelo e gli zaini rimanenti nei cofani delle varie macchine, saliamo nelle rispettive auto e partiamo. Sfortunatamente, nonostante volessi evitarlo, sono dovuta andare in macchina con Cameron e dietro di noi, sono presenti Giada e Mar. Anche se Cameron è impegnato nella guida mi lancia, come delle frecce aguzze, delle occhiate con la coda degli occhi. Scocciata, mi volto verso il finestrino guardando centinaia di alberi. Sono cosi macabri e cupi. Cupi come il mio stato d'animo in codesto momento.
-"Mi spieghi cos'hai?"-
Lo guardo per poi guardare nello specchietto retrovisore, Giada che sembra intenzionata ad ascoltare, per filo e per segno ogni parola pronta ad uscire dalla mia e dalla sua bocca.
-"No"-
-"Mi spiegh- "- la sua voce viene improvvisamente fermata dal suono di un cellulare.
-"Scusate è il mio"- commenta Giada
-"Meaghan"- risponde.
Da quando quelle due si telefonano? E da quando sono amiche? C'è qualcosa che puzza in questa macchina.
-"Si fatto. Okay a domani"-
-"Da quando siete amiche?"- domanda Mar
-"Facciamo dei corsi insieme e ci troviamo bene insieme. Tutto qui"- spiega sorridendo
Cameron mi guarda mentre io guardo il paesaggio dinnanzi a me. In questi giorni sembra che tutte le cose negative di questo mondo stanno cadendo, come cadono i meteoriti su di noi. Su me e Cameron, facendo si che noi litighiamo. Tutte quelle cose nascoste dentro di noi, quelle cose che farebbero la guerra tra di loro, sembrano pian piano voler salire a galla per sbranarsi come i piranha. E ci stanno riuscendo. È stata una settimana dura, molto dura. Vorrei tornare a quei momenti in cui tutto andava alla grande, come una favola. Peccato che però poi, ti rendi conto che la morale della vita è che non esiste nessuna favola. E poi i momenti migliori sono quelli che diventano ricordi.
Arrivati al campus, scendo dall'auto e mi affretto a prendere il mio zaino dal retro della macchina. Mi dirigo verso l'entrata, in compagnia di Mar e Giada quando vengo fermata da Cameron.
-"Dobbiamo parlare"- mi ferma
-"Non adesso. Sono stanca, domani ci sono i corsi e devo studiare"-
-"Sono sicuro che ce la farai a farli. Ho bisogno di parlarti"- calca la voce. Mi guardo indietro e incoraggio le ragazze ad andare salutandole con un cenno. Mi rivolgo verso Cam e mi metto a braccia conserte aspettando che inizi a parlare.
-"Non qui  -prende la mia mano- Andiamo in camera"-
-"No- "-
-"Dio. Per una volta, in tutta la tua vita, stammi a sentire"-
Sbuffo e mi lascio trasportare.
Arrivato in camera mi posiziono davanti la porta aspettando che mi dica tutto quello che deve dire cosicché finisca al più presto.
-"Cerchi sempre qualcosa da tirare in ballo per litigare. Non sopporto questa cosa tra di noi. Vuoi. ."-
-"No. Perchè pensi questo?"-
Come può pensare che voglio finirla. Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme e dopo quello che è successo in seguito alla nostra rottura.
-"Perché tu mi fai pensare questo. Oggi mi hai evitato tutto il tempo. Era come se non ci conoscessimo"-
-"Sembrava non importartene"-
-"Che intendi?"-
-"Hai passato un bel pomeriggio assieme Giada?"-
-"A cercarti vuoi dire? No."-
-"Non credo che eri impegnato a cercarmi dato che sono tornata e tu no. Quindi deduco che non eri interessato a raggiungermi"-
-"Forse perché ci eravamo persi? Cazzo la devi smettere!"- sbotta
-"Haha! Adesso è mia la colpa?"- urlo
-"SALTI A CONCLUSIONI SBAGLIATE! SEMPRE. E NON HANNO NE' TESTA NE' CODA!"- fa avanti e indietro per la cucina
-"Forse perché ho difficoltà a fidarmi"- sussurro in modo che non mi possa sentire.

-"Perché lo hai fatto?"-
-"Nina è stato uno scherzo. Rilassati"- enuncia con naturalezza
-"Uno scherzo Roberto?! Mi stavi per portare a letto per una scommessa! Ti rendi conto di quello che mi stavi per togliere?"-
-"Non metterti a piangere davanti a tutti adesso. È solo della verginità di cui stiamo parlando. Non un tesoro"- ride.

-
"Di me? Abbiamo ancora problemi del genere da sovrastare?"-
-"Io sono stanca. Non riesco a pensare. Ne parliamo domani"- enuncio
-"Rimandi sempre"-
-"Non sto rimandando nulla"-
-"Stai rimandando la nostra storia"-

Ex Coinquilini 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora