Barcellona.

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È Giovedì mattina, sono le 6:30. Oggi si parte!
Prendo la mia valigia grande nera a pois e, con fatica, la scendo giù per le scale. Fuori dal cancello della villa vedo l'auto privata di David. L'autista scende e mi viene incontro per aiutarmi con la valigia.
Salgo in macchina e saluto David muovendo le labbra senza parlare, sta parlando al telefono e non voglio disturbarlo. Lui ricambia il saluto con un gran sorriso.
L'autista ci scorta fino all'aeroporto dove il jet noleggiato da David ci sta aspettando.
Il viaggio è abbastanza lungo, e per la metà del tempo dormo appoggiata sul comodo sedile di pelle.
Dopo qualche ora di viaggio finalmente arriviamo a Barcellona! All'aeroporto c'è un'altra auto ad attenderci.
David e io entriamo in macchina e ci mettiamo comodi.
<<Podemos ir.>> Dice riferendosi all'autista, il quale fa cenno di sì.
Che dolce, conosce lo spagnolo. Anch'io parlo bene lo spagnolo, l'ho studiato per ben 8 anni a scuola.
Barcellona è bellissima! Ho passato tutto il tempo del viaggio in macchina a guardare fuori dal finestrino.
L'autista ci lascia di fronte un hotel spettacolare. Lussuoso sarebbe dire poco!
Entriamo e David si avvicina alla reception.
<<Buenos días, soy el senor David Carter. He reservado una habitación.>> Dice all'addetto alla reception.
Poi torna da me con le chiavi della stanza.
<<Hai prenotato una sola stanza?>>.
<<Ehm sì perché inizialmente dovevo venirci con Jake.>> saliamo in ascensore. <<Se vuoi posso chiedere se è libera un'altra camera.>>
Lo guardo, non puó essere così male.
<<Dopotutto saranno due letti separati. La stanza è una suit, è molto grande.>> Continua poi.
Annuisco.

Entriamo nella stanza e resto ammaliata dall'estremo lusso. David non bada a spese.
Do un'occhiata in giro e noto la presenza di un solo e unico letto matrimoniale.
David è dietro di me. <<Dev'esserci stato un errore! Avevo fatto espressamente chiedere due letti separati!>> È nervoso.
Lo vedo avvicinarsi al telefono e premere il tastino per chiamare la reception.
Lo sento litigare in spagnolo per circa dieci minuti.
<<Cassie, hanno terminato le camere disponibili. Ma non preoccuparti, dormiró sul divano.>> Dice per tranquillizzarmi.
Non mi sembra proprio tipi da dormire su un divano. Voglio dire, ha le lenzuola di seta nel letto! Apprezzo molto il gesto, ma mi sembra davvero troppo costringerlo a dormire sul divano.
<<Non devi David, ci dormiró io.>>
<<Scherzi?! Non se ne parla. Sistema le tue cose e vai a rinfrescarti un po' nel bagno. Io devo uscire un attimo per sbrigare delle cose.>>

Dopo essermi rinfrescata mi sdraio sul letto pieno di cuscini. Il materasso è comodissimo! Improvvisamente mi viene un colpo di sonno e mi addormento.

David's pov
Quando rientro in camera non sento nessun rumore. Suppongo si sia addormentata.
Infatti è così, la vedo poco dopo sdraiata sul letto. Sono le 8 di sera ed è buio, decido comunque di svegliarla, magari ha fame.
<<Cassie?>> la chiamo piano. <<Cassie, svegliati>> le muovo piano il braccio.
Mi soffermo un po' sul suo viso debolmente illuminato dalla luce dell'altra stanza. È davvero bella. Le lunghe ciglia sfiorano gli zigomi alti, e le labbra carnose sono socchiuse. D'un tratto la sua fronte si corruga.
Le accarezzo piano i capelli. Vorrei tanto baciarla.
Mi avvicino piano al suo viso e con le labbra le sfioro lievemente la fronte. Lei si sveglia improvvisamente e mi guarda. Siamo così vicini. Il sussulto che provo al cuore mi fa spaventare. Cosa mi sta succedendo? Avevo chiuso con questa storia del cuore. Mi allontano velocemente da lei e le dico freddamente di alzarsi perché è ora di cena. Lei mi guarda stupita e leggermente confusa.
Malgrado ció si alza e va a chiudersi in bagno senza dire una parola.

Cassie's pov
Vorrei tanto capire cosa sta facendo. Sembra quasi abbia paura di poter provare qualcosa. O semplicemente si sta prendendo gioco di me;
Mi trucco e mi sistemo per andare a cena. Indosso un vestito rosso con la gonna che scende morbida e metto le decoltè nere.
Mi guardo allo specchio e decido di essere accettabile.
Esco dal bagno e trovo David seduto sul letto, rivolto verso me. Indossa una camicia bianca e una cravatta nera.
<<Wow Cassie... sei..>> Si schiarisce la voce. <<Stai bene.>> Dice alla fine.
<<Grazie.>> Rispondo educatamente.
Prende la giacca e apre la porta. Indosso il mio cappottino nero, prendo la borsa ed usciamo dalla stanza.

Il ristorante in cui mi porta è bellissimo. Mangiamo da Dio, il cibo è delizioso!
Alla fine della cena usciamo dal ristorante e decidiamo di fare quattro passi.

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