Decido di mandare un messaggio a Cassie.
"Ciao piccolina, sto tornando."
Quando la vedrò tutte le mie paure e i miei pensieri svaniranno.Cassie's pov
Sento il telefono squillare. Appena i miei occhi posano lo sguardo sul nome del mittente il mio cuore inizia a battere a tre mila. Sento l'ansia salire e mordermi la gola.
Sblocco il telefono e apro il messaggio.
"Ciao piccolina, sto tornando."
Ah, wow. Ha anche intenzione di non dirmi nulla.
Non rispondo.David's pov
Sono passate due ore e ancora non ha risposto, strano. Appena scendo dal jet la chiamo."...tuuu...tuuu...tuuuu Servizio di segreteria telefonica. Risponde la segreteria tel-"
Riaggancio. Riprovo per altre 6 volte. Stessa storia.
Salgo in macchina e mi precipito da lei.
Suono il campanello del portone.
<<Chi è?>> La voce di Cassie è stanca.
<<Cassie sono io David, per favore apri!>>
Il portone si apre. Cassie è bellissima. Il colore rosa chiaro del maglioncino risalta la sua carnagione e il capelli legati le donano molto.
<<Cassie!>> l'abbraccio <<Perché non mi hai risposto?! Ero preoccupato.>>
La stringo forte. Mi è mancata troppo. Mi è mancata come Emma mai mi sarebbe mancata.
<<Esci da questa casa>> Il suo tono è freddo e secco. <<Immediatamente.>>
La guardo. Il mio cuore inizia a battere fortissimo e la mia mente inizia a orridirsi al pensiero che sappia qualcosa.
<<Come?>>
<<Hai sentito bene. Vattene.>>
<<Perché Cassie?! Che cazzo stai dicendo?!>>
<<Smettila, so tutto>>
Mi blocco. Immobile. Il cuore mi fa male, la gola mi brucia.
<<Cosa sai, Cassie?>>
<<Ti è piaciuto il viaggetto con Emma? La tua ragazza, dopotutto.
<<No, Cassie... posso spiegarti..>>
<<Non serve.>>
Mi sbatte il portone i faccia, ma lo blocco con il piede.
Entro in casa e chiudo il portone alle mie spalle.
<<Esci subito!>> Mi spinge, non mi muovo di un millimetro.
L'afferro per le braccia e la immobilizzo sul letto, sedendomi su di lei.
Cerca di liberarsi.
<<Lasciami in pace! Sei un porco! Lasciami!>> Sta piangendo. È disperata. Vorrei tanto lasciarla e abbracciarla. Vorrei tanto che fosse tutto a posto. Vorrei tanto che mi sorridesse.
<<Devi ascoltarmi!>> Grido in tono secco e fermo.
Si blocca.
<<Cassie, è vero. Ti ho "tradita". In teoria io e te non stiamo insieme. E nemmeno io ed Emma stiamo insieme. Devi credermi su questo.>> Fa una piccola pausa senza smettere di guardarmi dritto negli occhi. <<Cassie... devi perdonarmi. Sono stato uno stupido. Ti ho mentito e non te lo meriti. Devi perdonarmi Cassie...>> sporadiche lacrime mi scendono piano lungo le giance. <<Ti sto parlando con il cuore in mano. Ho fatto una cazzata. Ti prego Cassie. Ti prego.>> l'abbraccio <<Perdonami.>>
Cassie piange.
<<Non ti perdoneró mai David.>>
Il cuore mi si ferma a quelle parole. No.. NO.
<<Cassie ti prego..>> Le bacio la guancia più volte, il naso, le labbra. <<Ti prego..>> sussurro tra le lacrime.
Le bacio ancora le labbra. Finalmente le apre. La bacio ancora, mi bacia anche lei.
Ci baciamo sempre più passionalmente. Le sfilo piano il maglioncino, lasciandola in reggiseno. Le asciugo una lacrima. Le bacio piano il collo e il mento. Le accarezzo i fianchi. Adoro toccarle i fianchi, percepisco le ossa del bacino. Mi tolgo la giacca e la cravatta. Inizio piano a sbottonarmi la camicia.
<<È solo questo quello che vuoi.>> Cassie è davvero distrutta. È diventata una bambina indifesa.
<<No no no... Shh..>> esclamo piano a contatto con la sua guancia <<Non voglio questo, piccola.>> Mi sdraio accanto a lei e la stringo a me. Restiamo così abbracciati venti minuti, finché non ci addormentiamo entrambi.Mi dispiace davvero molto di non poter aggiornare più spesso, ma ultimamente scarseggio di inventiva. Se avete in mente qualche colpo di scena, o un finale, scrivetemelo nei commenti! Vi ringrazio per il supporto.❤
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Big Bo$$
RomanceLei è Cassie, una ragazza di 24 anni. Dopo l'università si trasferisce da Londra a New York per lavorare nell'impero multimilionario creato da suo zio e dal suo socio. Lui è David, figlio del socio. È un ragazzo di 28 anni ed ereditario del grande i...