Fisso il soffitto di casa mia senza riuscire a prendere sonno. Certamente il ticchettio dell'orologio in cucina non aiuta. Ascolto il rumore del silenzio invadermi i timpani nell'intervallo di tempo tra un ticchettio e l'altro. Decido di alzarmi per bere un sorso d'acqua e, magari, prepararmi una camomilla o una tisana rilassante.
Appena i miei piedi nudi toccano il pavimento freddo un brivido si fa largo nel mio corpo. Arranco al buio fino ad arrivare in cucina. Adesso il ticchettio è più forte. Accendo la luce e mi avvicino al tavolo, prendo un bicchiere e lo riempio d'acqua. Ne bevo un sorso e poi lo poso sul tavolo di legno nero. Decido che fa troppo freddo per prepararmi la tisana, quindi, dopo aver spento la luce, torno nel lettuccio caldo e mi infilo dentro le morbide coperte. I pensieri si scontrano nella mia testa. L'ansia e il nervosismo mi rendono rigida, rendono lo stomaco pesante. Un'orribile sensazione mi divora il petto. Non so cosa sto facendo con David, non so perché si stia comportando così con me. Gli piaccio veramente o sta solo giocando? Se stesse giocando non mi avrebbe raccontato tutte quelle cose, però.
Vorrei le cose fossero semplici, vorrei non provare più alcun tipo di sentimento, vorrei non esser più succube del suo modo di fare.
Ma no, poi sarebbe tutto così monotono, così perfetto. Ho sempre odiato la perfezione. Le persone che riescono a mantenere la loro vita in ordine, a partire dai vestiti per finire dalle relazioni. Io sono sempre stata disordinata. Ho sempre amato il mio disordine. Così accogliente, così mio. Mi sono sempre saputa orientare nel mio disordine, eppure adesso è come se mi fossi persa. Come se il mio stesso disordine mi stesse trascinando in un abisso. Mi sento letteralmente divorata. In balia delle onde, pronta ad affogare da un istante all'altro. David mi ha sconvolta. La sua stessa esistenza mi sconvolge. Lo temo, così come temo l'effetto che ha avuto sulla mia misera e banale esistenza.
Cosa dovrei fare? Buttarmi? Prendere un'altra delusione? Uno schiaffo in più dalla vita. Probabilmente dovrei, se non fosse che quando sono con lui è tutto perfetto, il mio cervello smette di funzionare, mentre quando non sono con lui l'ansia mi pervade e mi lacera lo stomaco. Ho tanta paura di cadere.David's pov
Il gelo della notte mi entra nelle ossa. Bevo un sorso di rum e faccio un tiro dalla sigaretta. Percepisco il fumo caldo inondarmi i polmoni. Tossisco.
Dalla finestra osservo la strada. Macchine di tutti i tipi che sfrecciano sull'asfalto bagnato. La vista mi si offusca, adesso vedo solo delle luci muoversi. Perdo le forze e cado sul pavimento riscaldato dal riscaldamento. Il bicchiere cade a terra e, al contatto col suolo, si distrugge in piccole scheggie di vetro.
Mi metto seduto.
Chiudo gli occhi e appoggio la testa al muro. Cassie. Mi ha fottuto il cervello dal primo istante in cui ho posato gli occhi su di lei.
La testa mi gira. Mi addormento profondamente. Lì. Per terra. Col cuore tra le schegge di vetro di quel che, due minuti prima, si poteva definire bicchiere.
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Big Bo$$
RomanceLei è Cassie, una ragazza di 24 anni. Dopo l'università si trasferisce da Londra a New York per lavorare nell'impero multimilionario creato da suo zio e dal suo socio. Lui è David, figlio del socio. È un ragazzo di 28 anni ed ereditario del grande i...