David mi tira a sè e mi ritrovo contro il suo petto, tra le sue braccia. Il contatto con la sua camicia calda e profumata mi fa perdere del tutto la ragione.
<<Non ha alcun potere su di me Kassandra.>> Mi rivolge uno sguardo dolce. <<Non c'è nulla di cui ti debba preoccupare. Non permetteró che ti faccia qualcosa, stai tranquilla...>> Il suo tono di voce è basso, dolce e rassicurante. Vedendomi alquando sconvolta mi avvolge in un forte abbraccio e mi accarezza piano i capelli. Mi dà un piccolo bacio sulla fronte e poi, dopo avermi fatto alzare il viso, mi bacia sulla punta del naso.
Le sue labbra sono calde e morbide. Un impulso improvviso di baciarle si fa largo dentro di me.
David si allontana di poco da me e mi guarda. Poi sposta lo sguardo sulle mie labbra e inumidisce le sue.
Non riesco a resistergli ulteriormente.
Gli metto una mano dietro la nuca e lo attiro a me, le nostre labbra finalmente si uniscono e un piccolo brivido di piacere mi percorre la schiena. Lui non sembra rifiutare. Fa cadere le sue mani lungo i miei fianchi e le posa sul sedere. Mi attira a lui e con la mano sinistra mi accarezza la schiena. Mi bacia sempre più intensamente. D'un tratto mi prende in braccio e mi fa accavallare le gambe intorno al suo bacino. Con una mano mi regge dal culo e con l'altra mi stringe il collo da dietro.
Mi fa sedere sulla scrivania e mi guarda.
Inizia a darmi dei baci nel collo. Poi si ferma e si ricompone.
<<Torno in ufficio...>> Dico a voce bassa, guardando il pavimento.
David mi guarda serio. <<Vai.>>
Esco dall'ufficio ancora scossa. Queste cose non dovrebbero accadere.Sono circa le 20:00 quando la suoneria dei messaggi del mio cellulare interrompe i miei pensieri.
"Allora, cosa vuoi fare stasera? Susan"
Improvvisamente mi ricordo dell'appuntamento con Miguel. Compongo il suo numero e lo chiamo.
"Ciao Miguel, sono Cassie!"
"Hei Cassie, aspettavo la tua chiamata. Hai voglia di uscire stasera?"
"Sì, conosco un pub fantastico"
"Bene, a che ora passo a prenderti?"
"22?"
"Perfetto, a dopo splendore." Arrossisco.
"A dopo Miguel"
Metto giù il telefono e corro in bagno per prepararmi.
Decido di indossare semplicemente un top e dei jeans. Lascio i capelli lisci sciolti lungo le spalle.
Sono le 22:00. Mi affaccio alla finestra e vedo Miguel fuori da un'Audi nera, intento a fumare una sigaretta.
Prendo il cappotto, indosso dei tacchi e, dopo aver preso la borsa, scendo.
L'aria fresca m'invade i polmoni. Miguel mi sorride, ricambio il sorriso. Mi dà un lieve bacio sulla guancia e apre la portiera lato passeggero per farmi salire. Durante il tragitto gli illustro la strada da percorrere e finalmente, dopo dieci minuti, arriviamo nel pub "atNight".L'ambiente è molto chic, ma accogliente. La musica è bassa e piacevole, e le luci sono lievi.
Ci accomodiamo sul divanetto di in uno dei tavolini per due. Non mi sento molto a mio agio. È un appuntamento tra amici, ma non lo conosco molto bene. Non ho la minima idea di come iniziare un discorso, quindi attendo lo inizi lui. Per fortuna ci pensa subito.
<<Allooora, vivi qui a New York, giusto?>>
<<Sì, mi sono trasferita qui da Londra.>>
<<Per il lavoro?>>
<<Anche.>> Gli sorrido.
Il cameriere ci interrompe per prendere le nostre ordinazioni. Io ordino una birra mentre Miguel un Negrone Sbagliato.
<<Ti trovi bene qui?>> Prosegue lui.
<<Diciamo di sì, la città, lo stile di vita frenetico, mi hanno sconvolta.>>
Il cameriere porta i nostri ordini e mi sorride. Miguel sembra non accorgersene.Passiamo la serata chiacchierando del più e del meno, senza affrontare tematiche particolari.
<<Sai, la prima volta che ti ho vista ci sono rimasto. Non ho mai visto una ragazza più bella di te, parola d'onore.>> Ride.
Arrossisco di botta. Non sono abituata a ricevere molti complimenti.
<<Ehm... ti ringrazio!>> Ci sorridiamo e restiamo a guardarci per un po'.
Poi, d'un tratto, il mio cuore si blocca un istante, per poi riprendere a battere a mille all'ora.
David fa il suo ingresso nel locale insieme a Jake. L'ansia mi assale. David è molto irascibile, è probabile che non lo prenda bene vedermi qui con Miguel.
Istintivamente mi volto a guardare Miguel. Ha la mascella serrata e lo sguardo fisso e crudo.
<<Tutto bene?>> Gli chiedo.
<<Sì. Ti va se andiamo a fare una passeggiata?!>> Il suo tono è calmo, ma secco, come se stesse cercando di trattenere chissà che cosa.
D'un tratto David si volta verso di noi e rimane a bocca aperta, evidentemente sorpreso da tale visione. Cazzo, con tanti locali proprio qui doveva venire!
David dice una parola a Jake, il quale si volta verso di noi. David si allontana da lui e viene verso questa direzione. Sento lo stomaco stringersi.
<<Ciao Cassie, che piacere, non pensavo di trovarti qua.>> Dice a denti stretti. <<Con un escremento, per lo più.>> Sorride all'ultima frase. Un sorriso freddo, pieno di rabbia e delusione.

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Big Bo$$
RomanceLei è Cassie, una ragazza di 24 anni. Dopo l'università si trasferisce da Londra a New York per lavorare nell'impero multimilionario creato da suo zio e dal suo socio. Lui è David, figlio del socio. È un ragazzo di 28 anni ed ereditario del grande i...