|37|👧

69 7 0
                                    

GAIA

Oggi mi spetta una domenica da schifo.
Devo pranzare con i miei nonni paterni.
Dopo la separazione dei miei e la morte di mio fratello stanno iniziando a viziare tutti i nipoti, perché loro 'potrebbero perderli da un momento all'altro'.
Ma che cazz..io odio essere una ragazza che si sente Dio sceso in terra, non voglio assomigliare ai miei 'cugini'. Ebbene si, i miei cugini hanno 19 e 17 anni. Fanno parte dell'élite cittadina e loro quando mi incontrano per strada non mi salutano nemmeno perché altrimenti 'la loro reputazione si rovina'. Il grande si chiama Marco, frequenta il primo anno di università nella facoltà di scienze della Terra. In fondo è un bravo ragazzo, non quei ragazzi che il sabato sera arrivano a casa ubriachi e rovinano le proprie famiglie, lui è un ragazzo con la testa sopra le spalle e molto socievole. Lui un po' di confidenza me la dà, quando siamo in famiglia scherziamo e ci confidiamo. Ma il problema di cuginanza non è lui, è lei. Una piccola smorfiosetta della mia stessa età, io sono di qualche mese più grande di lei, è così prepotente, stupida, gallina, esce di casa con abbigliamenti Non adeguati e..che schifo. La cosa che mi ha più fatto odiare quella ragazza è il fatto che mio padre vuole che io diventi come lei. L'unica pecca che non ha è che ha un andamento eccellente a scuola, al contrario della mia mediocrità. Mi sento ripetere sempre le stesse e fottute frasi.
"Sai, Giulia ha superato il corso PET con il massimo dei voti, perché tu hai preso una B?"
"Sai, Giulia ha iniziato la dieta e mangia molto salutare, non come te che vai ogni sabato sera a mangiare schifezze al McDonald."
"Sai, Giulia ed il suo gruppetto sono andate in gita ad Amsterdam, il suo gruppetto ci sa proprio fare ed è composto da persone di alto ceto sociale, non come voi." Ed ecco quel momento quando divento una belva.
Odio essere così tanto condizionata dalla gente, dalle persone che mi obbligano ad essere come tutte le altre, alla monotonia.
Il mondo non è stato creato per delle persone uguali, nel mondo esiste la variabilità, nel mondo si hanno persone con diverse caratteristiche fisiche, caratteriali, con usi e costumi differenti, con modi di pensare ed agire differenti. Perché non farla crescere questa 'variabilità'? Perché altrimenti il Signore avrebbe dovuto creare dei robot se il proprio scopo era avere un mondo uguale e beh, non c'è!
Questo è quello che voglio far capire a mio padre ed il motivo per non essere condizionata da niente e nessuno. Altrimenti come potrei trovare la mia pace interiore?

Salgo quelle dannate scale e spero che almeno oggi io non abbia la voglia di uccidere qualcuno. Mi accoglie mia nonna in tutta la sua eleganza.
"Ciao Tesoro mio! Ma quanto sei bellaa! Sei anche molto dimagrita!" Mi stringe in un abbraccio e mi soffoca un po'. Ricambio l'abbraccio e la ringrazio per i complimenti che mi fece. Non ci vediamo da circa un mese e..sono veramente dimagrita?
Arriva mio nonno e mi saluta solamente, non desidero un'altro soffocamento.
Varcata la soglia della sala da pranzo noto i miei zii che mi salutano con un caloroso abbraccio.
"Apposto la mamma?" Domanda mia zia.
"Sisi, sta bene." Rispondo con un finto sorriso.
Ci son rimasti tutti malissimo quando i miei genitori si separarono. Mia nonna adorava mia madre, uscivano spesso insieme ed aveva anche un ottimo rapporto con le mie zie, fortunatamente si sentono ancora e qualche giorno vanno anche al bar insieme.
Finito di salutare mi siedo a tavola ed il cibo non manca nemmeno. Ma devo ricordarmi della sfida. Quindi lascio quasi tutto nel piatto e a mia nonna sta per venire un infarto. Odia vedere i piatti mezzipieni ma non può nemmeno opporsi alla figlia del suo unico ed amato figlio maschio.
Giulia è un po' strana, di solito mi manda delle terribili occhiatacce ma oggi no, oggi mi sorride ad ogni sguardo. Che succede?
Quando finiamo di pranzare vado nell'altra stanza. La casa dei miei nonni ha circa sei stanza ed è enorme fornita anche di Wi-Fi.
Mentre sto guardando un film con il tablet in una stanza entra Giulia.
"Gaia..."
"Emh dimmi." Sono molto imbarazzata, speriamo che lei non lo noti.
"Mi sto conoscendo con un tuo amico." 'Ah vero, chi è' 'è un bravo ragazzo, mi ha scritto che vuole vedermi bla bla'. Immaginavo che c'era qualcosa sotto. Ma chi può essere? Francesco..nah. Giuseppe? Può darsi. Salvo si sente con quella misteriosa 'Emma', Luca si sente con un'altra ragazza.
"Chi è? Io so che quasi tutti si stanno frequentando." Mi guarda interrogativa e poi mi passa il suo cellulare.
No.
"Mi ha scritto Giovanni awwh."






Tutto Quello Che Ho. (Story Of Friendship)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora