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GAIA

Sento un rumore fastidiosissimo.
Mi scoppia la testa.
Mi prude la gola e mi sento flaccida.
Provo ad aprire gli occhi ma non ce la faccio, ieri ho bevuto così tanto da star così male? O è presto?
"Uee Svegliaa. Forza Signorini, a pulire la casa!"
Carola a prima mattina in questo stato è insopportabile. Vorrei lanciarle una scarpa in bocca e l'altra in mano così smette di sbattere quell'arnese su quella maledetta pentola.
"Ma che coccolosa che eri, adesso sei una vipera africana in astinenza." Sentendo questa voce mi alzo di scatto. I suoi insulti sono più fastidiosi delle grida di Carola e la maledetta pentola che tiene in mano.
Apro gli occhi ed il sole filtra dalle finestre, è una giornata bellissima.
"Mmh che ore sono?"
"Giovanni, puoi dirmi che ore sono?"
"Giovanni non farmi imprecare già la mattina ah." Lui se la ride mentre io sto soffrendo. Lista.
"Via dalla mia camera." Si avvicina al letto e si posiziona davanti a me, appoggiato su un gomito con i capelli a cazzo e quegli occhi che brillano alla luce del sole.
"Cos'hai detto?" Mi istiga così tanto da dargli una ginocchiata sui testicoli.
"Perché mi compichi la vita a prima mattina? Le troiette dormono ancora?"
"Cazzo, basta con 'ste troiette." Vedo che si agita molto alla parola 'troietta'.
Si avvicina ancor di più ed è vicinissimo al mio viso.
"Quindi ti piaciono le mie fossette?" Mi ha colto in flagrante.
"Sono come quelle dei ragazzi delle foto tumblr HAHAHA." Beh si è vero. Avete presente Robert Pattinson o ragazzi di quel tipo che quando sorridono spuntano in pieno viso delle magnifiche fossette? Beh, lui.
Non so perché ma con le dita inizio a tirarle leggermente e nel suo viso spunta un'espressione divertita.
Per circa tre minuti è calato il silenzio.
Lui si avvicina ancor di più, penso proprio che voglia baciarmi.
"Le tue labbra sono più belle la mattina." Sto in silenzio, scettica di ciò che mi potrà fare.
Ma per fortuna una speranza, quel fottuto rumore che proveniva dal piano di sotto è la scusa per togliermi da questa imbarazzante situazione.
"Carolaaa arrivoo!" Inizio a gridare cosicché Giovanni si allontanasse ed io scapperei dalla mia stanza. Così ho fatto.
Ebbene si, le mie amiche mi hanno salvato di nuovo il culo.
Quando scendo le scale intravedo il porcile che c'è. È tutto buttato a cazzo e sto quasi per urlare, perché non pulirò tutto io.
Quando mi siedo sul divano Vanessa apre la porta e davanti ad essa troviamo Alessandro e Francesco con dei vassoi in mano.
Si mangia!
Sono stati così carini da offrire la colazione a tutti noi. Ci scaraventiamo verso il vassoio facendo cadere miriade di briciole a terra. Mi ritrovo con una treccia alla marmellata nelle mani ed inizio a mangiarla, ricoprendo mezza faccia di zucchero a velo.
"Pulisciti scema." È Clara che parla. Passa violentemente una mano sulla mia guancia per rimuovere tutto quello zucchero appiccicoso.
"Ho capito, vado a pulirmi." Salgo le scale e mi dirigo verso il bagno. Apro la porta e vedo Giovanni che si guarda allo specchio per l'ennesima volta.
"Togliti, devo pulirmi la faccia." Dico spostandolo ed avvicinandomi al lavandino. Tutt'ad un tratto si bagna le mani e mi aiuta a pulire il viso.
Così mi vengono in mente molti ricordi.
Era Halloween ed eravamo nella casa in periferia di Vincenzo, dopo aver scherzato, mangiato ed altro eravamo io, lui e Siria in una stanza cazzeggiando e stalkerando ragazze che per lui erano carine. Beh, a quei tempi si limitava solo a quello ed era proprio brutto. A lui venne la magnifica idea di far spaventare qualcuno così presimo del dentifricio e del rossetto e glielo spalmammo in faccia. Quando un amico di Luca entrò in bagno lui era nascosto dietro la porta e così lo spaventò a morte. Siria era piegata in due dalle risate ma dopo circa tre minuti iniziò a bruciargli il viso così io lo aiutai a rimuovere tutto il dentifricio dal suo viso con salviettine e qualche panno, come lui sta adesso facendo con me.
"L'hai fatto tu qualche anno fa, adesso tocca a me." Dice vicino il mio viso.
"Qualche anno fa tutto andava diversamente."
"Ma tu hai sempre avuto qualcosa sui miei confronti." Dice mentre gli scappa una risatina.
"Odio? Beh, qualche anno fa no. Poi tu hai fatto quella cazzata e mi sei caduto dal cuore." Ha un'espressione triste in volto, forse ha ricordato la stupidaggine che ha fatto frantumando una bellissima amicizia.
"Emh, beh cioè si.." Inizia a farfugliare qualcosa..
"Scusa."

Tutto Quello Che Ho. (Story Of Friendship)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora