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GAIA



Quando arrivo a casa noto qualcosa di diverso.
Entro in cucina ed una piccola biondina mi abbraccia. Awh che dolce! Ha dei capelli biondi e lunghi, mi arriva a mezza coscia ed è così carinaa.
"Ciao Amoreee" la prendo in braccio e l'abbraccio fortissimo. È una bambina adorabile e la mangerei tutta!
"Vitto, saluta la cuginetta!"
"Ciaa Ga-a"
"Macciao amoree!"
È così carina. Chissà come sarebbe avere una sorella/fratello più piccolo. Le ragazze dicono che è uno strazio avere un piccolo mostriciattolo che ruba costantemente attenzioni ai tuoi genitori, fa disordine, corre per casa, sporca tutto, non ti lascia stare un attimo in pace.
Vittoria ha circa due anni e mezzo, è una bambina molto intelligente ed imprevedibile. Studiando psicologia ed anche argomentandomi di più ho scoperto che in questa tenera età cercano degli esempi da seguire. Sua madre, cioè la sorella della mia, è molto impegnata a lavoro e dato che oggi è il giorno libero di mia madre abbiamo questo piccolo gioiellino a casa.
Chissà se potevo anche diventare zia..I Ricordi e la tristezza mi annebbiano la mente quindi vado un po' a riposare prima di studiare.
"Gaia, è pronto!"
"Mangio dopo." Quando sono triste vorrei solo stare un po' sola. Inserisco le auricolari al cellulare, alzo il volume e mi perdo nei miei pensieri.
Penso alle parole di quello stupido di Giovanni.
Per lui sono una troia.
Ma lo sono veramente?
Io sono forte, determinata ma queste stupide parole mi distruggono in un attimo.

Poi ripenso a me stessa.
Come potrei trovarmi se sono circondata da persone che mi sottovalutano, odiano, giudicano? Se mi diverto, vengo giudicata, se non lo faccio, vengo giudicata.
Perché non si può essere mai liberi di giocare, scherzare, sfottere, dire ciò che ci pare e..divertirci?
Perché veniamo sempre condizionati?
Perché non si può osare?
Perché veniamo frenati dalla società che ci circonda?
Perché dipendiamo da..cellulari, social, popolarità?
Ho deciso, devo dare delle risposte a queste domande, e in questo mi aiuteranno le mie amiche, più pazze e spietate di me. Ci faremo prendere per troie, saremo prese in giro, arrestate, giudicate, manipolate, sopravvalutate ma lo faremo..insieme!

Le chiamo.

Conferenza in corso.
"Ragazze? Pronto?"

"Gaia,che c'è?" Risponde Carola

"Dove siete?"

"Cosa vuoii a quest'ora? Qualcuno vuole vedere i Simpson in santa pace!" La solita Vanessa

"Stavo dormendo uff." Quella pigrona di Ale

"Qual'è il fatto?" Risponde infine Clara

"Oggi alle cinque e mezza da me, devo parlarvi."

"Certo Skinner!"

"Caro ed Ale, dopo aver parlato andiamo a scuola"

"Ricevuto"

"A dopo. Poi faremo una conferenza con le altre due, ho un'idea mitica"

"Mi piacciono le tue idee, ma devo studiare, a dopo." Risponde Vanessa.

Beato chi inventò le conferenze.
Scendo le scale e prendo un pacco di creakers, non mi andava pranzare.
Finito di studiare sento suonare il campanello ed apro.
Vedo arrivare Alessia, Carola e Clara, che abitano nel mio quartiere.
Poi sento quel rumoroso motore.
Carola va ad aprire ed ecco che riconosciamo Vanessa.
"Sappiamo già qual'è il rumore del tuo 'veicolo'"
Mima Clara l'ultima parola con delle virgolette.
"Dite così solo perché non vi ci faccio mai salire"
Beh si, ha ragione. Dopo circa tre mesi fa non siamo più salite in quella macchina infernale.
Eravamo al parco e mentre Vanessa si allontanò il monello di Francesco fece qualcosa e quando mi stava accompagnando a casa una ruota si sganciò così Vanessa fu condannata a prendere i mezzi pubblici per circa un mese.
"Quindi perché ci hai convocate?" Esclama Alessia.
"Oh, ho un'idea."



Tutto Quello Che Ho. (Story Of Friendship)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora