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GIOVANNI

Scavalco il cancello e noto la scala sulla parete, sono quasi le undici quindi staranno tutti dormendo.
Mi arrampico arrivando perfettamente alla sua stanza, la conosco troppo bene, sicuramente starà leggendo e starà assumendo la sua dose di musica, come tutti d'altronde.
Ed ecco come immaginavo, è così concentrata a cantare che non si è nemmeno accorto della mia presenza. È così stonata HAHAHA.
Mentre canticchia una canzone..Non so, commerciale, forse..Ma comunque.
Si gira verso me con gli occhi chiusi ma quando li  apre sobbalza!
"Ooh ma sei proprio un coglionazzo!!" Dice sottovoce, ancora presa dallo choc. Non pensavo di averla spaventata così tanto. Sorrido imbarazzato, forse l'ho disturbata.
"Cosa ci fai qui!?" Domanda sorpresa.
Bella domanda..
"Emh..mi stavo annoiando a casa.."
"Quindi?" Domanda.
"Eeemh quindi.." Sto facendo la figura del coglione.
"La mia prof non sa proprio  spiegare e per domani ho un capitolo di filosofia..potresti..emh...spiegarmelo?" Spero che se la beva.
"A quest'ora?" Sarà infastidita dalla mia presenza per caso?
"Se puoi..mi salveresti in culo!" Esclamo. Lei fa un sorrisetto.
Indossa il pigiama, molto buffo in effetti e porta i capelli legati, come sempre.
Ho sempre visto quei ricci legati, solo a scuola e al centro li porta sciolti, ma quando portava la piastra...awh.
"Ehi, Giovanni! Vuoi essere aiutato o no?" Mi sprona.
"Sisi certo.."
"Shh però fa piano che mia madre dorme, se sapesse che un ragazzo si trova nella mia camera.."
"Hahaha la zia ci capisce!" Dico ironico, ma la battuta non le piacque.
"Okay okay spiega." Sintetizzo. Mi fa sedere in uno sgabbetto di fianco a lei che afferra i libri e li posa sulle sue ginocchia, poi inizia a spiegare.
Sono stato ipnotizzato dal suo sguardo e dalle sue labbra che si schiudono e poi si riaprono, non resisterò a lungo.
"Ed ecco qua..ma Giovanni, mi stai ascoltando?"
Mi sveglia dal mio monologo, la sto ascoltando?
"Sisi, ho capito tutto. Beh, siamo arrivati qui, spero che domani prenderò un bel voto." Dico alzandomi dallo sgabello e rimettendomi la giacca.
"Grazie mille, emh, grazie davvero." Ripeto la parola 'grazie' un casino di volte.
Devo andare a mani vuote?
"Scusami Gaia, volevo dirti una cosa.." Sembra rabbrividire un attimo ma si ricompone.
"Ho apprezzato molto il tuo messaggio.." Dico, con voce molto roca e tossisco un paio di volte, per riprendere il timbro di voce adeguato.
"Volevo dirti che.." Le dico, a pochi centimetri da lei.
Si avvicina e mi fa cenno di continuare.
"Ci sto anch'io."
Inonda Un silenzio tombale, lei prende respiro per dire qualcosa.
"Quindi come dimostri che tutto è andato bene?"
"Ops, che tutto ritornerà come prima?" Domanda con quell'aria di sfida tremenda.
Glielo dimostrerò immediatamente.
La bacio, un bacio che a lei colpisce ma le piace. La sua lingua accompagna la mia ed indietreggio, come l'altro giorno. Sta succedendo qualcosa di mitico tra noi due, un non so cosa mi spinge ad andare oltre.
Mi stacco con malavoglia da lei, per prendere fiato e lei, sotto di me, sorride. Un sorriso a trentadue denti che mi piace un casino, che soddisfazione.
"Secondo round?" Domando.
"Dovrei andare a dormire.." Dice con molto imbarazzo, sarà la mezzanotte ed ha ragione, dannatamente ragione.
"Ma una cosa la so.." Continua.
"Ho capito che il nostro rapporto tornerà come prima..forse anche meglio sai?"
"Magari HAHAHA."
Inizia a ridere ma mi guarda con quell'espressione..cazz.
Alza il busto e mi bacia l'angolo tra la bocca e le guance. Sarà il sonno ad averle fatto sbagliare la mira?
"Adesso puoi andare a casa tua..domani c'è scuola."
"No, dai fammi stare qui ancora un po!" Esclamo con il labbruccio. Mi accascio sul letto e mi posiziono vicino a lei, sbatto i miei capelli ed appoggio su un lato la testa sul cuscino, l'altro lato verso di lei. Tengo ancora gli occhi chiuso ed il labbruccio, lucido a causa delle sue labbra.
"Sai, dovrei farti una foto e mandarla a delle pagine tumblr, sarò piena di follower su instragram."
"Io lo sono sulla vita vera!" Mi da un leggero schiaffo.
"Allora vai nelle case delle tue seguaci forza!" Si alza dal letto e prova a spingermi giù di esso, senza buoni risultati.
"Non sono una persona indesiderata qui." Dico fingendomi scocciato, pensando che lei potesse bloccarmi.
"Alla mezzanotte di un giorno settimanale si!" Esclama
"Buonanotte!" Dice mentre mi spinge verso la finestra.
Le faccio un cenno e vado via, metto in moto il mio veicolo e quando arrivo a casa mi butto sul letto. Non sono mai tornato a casa così felice.







Tutto Quello Che Ho. (Story Of Friendship)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora