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GIOVANNI
"Mai, HAHAHA." Detto questo si allontana, costretto a seguirla sennò sarei rimasto lì fuori da solo, quando la grande festa è dentro.
Varcando la soglia dell'entrata delle luci colorate mi fanno brillare gli occhi ed i miei orecchi stanno soffrendo per l'alto volume della musica.
Saluto il f esteggiato, ceniamo e dopo di ciò ci sistemiamo in pista! Il dj è bravissimo e lancia dei pezzi davvero unici. Sto già sudando e mi scateno insieme ad Alessandro. Lui è scatenato quanto me, abbiamo un anno di differenza e mi ha sempre dato consigli, su tutto. È l'amico migliore che io potessi avere e non lo cambierei mai con nessuno. Nota delle ragazze carine e ci avviciniamo ad esse, per attirare la loro attenzione e ci siamo proprio riuscite. Una biondina inizia a prendere molta 'confidenza' con Alessandro ed una mora si struscia su di me, indossa una gonnellina molto corta ed una T-shirt, in viso chili di phard e fondotinta, cosa che detesto. Da questi comportamenti sente la mancanza ed io posso tranquillamente soddisfarla, spero proprio di aver riempito il portafogli di profilattici, stasera sarà proprio serata di sfruttarli. Inizia a sbottonarmi i bottoni della camicia e poggia il suo petto sul mio ed inizia a dimenarsi e muovere i fianchi ma..non succede niente. Fa questi movimenti per molto tempo mentere io inizio ad indagare sul suo corpo.
Tutt'ad un tratto un ragazzo la prende per un orecchio e la porta con sé, il ragazzo mi scruta mentre tira ancora la ragazza per l'orecchio. Mi fa cenno come per dire 'ti tengo d'occhio' ed io alzo le mani in segno di arresa, perché io non ho assolutamente torto, quella troia iniziò a strusciarsi su di me quindi cazzi suoi, non posso rifiutare una ragazza desiderosa, eh!
In lontananza trovo Gaia con un drink in mano che mi osserva e ride, ride come una pazza.
Mi sta per caso prendendo in giro?
Mi incammino verso di lei, scostando tutta la gente in mezzo.
"Sono un pagliaccio per caso?" Domando, infastidito, anche se non lo sono.
Lei, ancora ridendo, con il pollice e l'indice della mano sinistra stritola il mio naso.
"Adesso sei un pagliaccio, ma scemo pagliaccio lo sei sempre stato HAHAHA." Dichiara, ridendo.
"Ma sei ubriaca!" Dico ad alta voce sperando che lo avesse sentito.
"Io sono Gaia, non ubriaca. Lei può essere nei bagni a farlo con qualcuno." Ubriaca o no ragiona. Tutt'ad un tratto si avvicina a me e ribottona i bottoni della mia camicia, passa una mano sulla mia guancia e ride, un sorriso così..spontaneo, bellissimo. Si mette in punta di piedi e mi fissa negli occhi facendo sfiorare i nostri nasi, il suo respiro incontra il mio collo e l'atmosfera si è molto riscaldata. Guarda desiderosa le mie labbra. Perché ha assunto questi comportamenti? Ah, l'alcool.
Tutt'ad un tratto si avvicina alle mie labbra e..fa una pernacchia infastidendomi.
"Va viaa."
"Questo perché mi hai deluso, coglione. Ti odio così tanto. Mi fai proprio schifo e non ti perdonerò mai. Ti sputtanerò fino all'ultimo secondo della tua fottuta vita, così noterai, cosa hai perso per fare il DonGiovanni ed il gigolò."
Prende una sedia e si mette in piedi.
"Avete presente Giovanni Lunastri? Beh, è un coglione di merda che usa le ragazze. A Chi fa pietà come la fa a me?" Inizia a gridare a squarciagola, attirando l'attenzione di tutti.

Sono incazzato nero, come cazzo si permette a farmi una cosa del genere?
La afferro per una caviglia, facendo però attenzione che non cada a terra, anche se doveva proprio farlo.
"Che cazzo ti salta in mente? Troia!" Mi da uno schiaffo in pieno viso.
"Non sono troia, sono vergine, al contrario di te." Va via senza dirmi niente, lasciandomi con enormi punti interrogativi.
Scosso dalla situazione mi dirigo verso l'uscita e mi accascio in una panchina, riflettendo un po'.






Tutto Quello Che Ho. (Story Of Friendship)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora