"I'm a thousand miles away but girl, tonight you look so pretty, yes you do;
Times Square can't shine as bright as you,
I swear it's true.,,Ben.
Mancavano poche ragazze, e poi l'ennesimo sarebbe terminato. Quasi non mi accorsi della ragazza che mi trovavo davanti fino a che non mi abbracciò talmente forte da togliermi il respiro per una frazione di secondo. Non so nemmeno se sorrisi per la sua foto.
Non mi reggevo più in piedi. Erano notti intere che non dormivo, e comunque quando riuscivo ad addormentarmi un incubo arrivava a farmi svegliare.Bello, no? Tutte le mattine prima degli instore dovevo prendere quelle tazze enormi di caffè che nemmeno Fede, che mangiava sempre peggio di un elefante, prendeva mai.
Tutto questo aveva un motivo ben preciso, che aveva un nome, un cognome, occhi azzurri, capelli biondi e che amavo.
Ad un certo punto sentii proprio lui scrollarmi la spalla. Avevamo finito. Scossi la testa per svegliarmi, ma inutilmente. Seguii lui e le guardie del corpo in macchina, dove chiusi subito gli occhi,senza però riuscire ad addormentarmi. Mi rinchiusi in camera una volta arrivato in hotel, ma lì scoprii di essere solo. C'era Greta seduta sul letto, intenta a leggere qualche rivista femminile che io non avevo mai nemmeno preso in considerazione.
Sbuffai, saltai sul letto accanto a lei e le rubai di mano il cellulare per cambiare canale sulla tv. Mi fulminò con lo sguardo, ma non disse nulla.
-Cosa ci fai ancora qui?- Chiesi passando da un canale all'altro.
Prese ad accarezzarmi la mano. -Elisa mi ha detto che sarebbe passata, così ne ho approfittato per venire qui e vedere tutti e due! Non è fantastico?- Chiese con la voce acuta quanto quella dei versi di una capra.
Ritrassi la mano. -No. Non significa che se viene Elisa devi venire anche tu.-
La ragazza dai capelli blu sbuffò. Cambiava colore di capelli ogni dannato mese, e ogni volta vedere uno di quei colori accesi faceva male agli occhi. -Tanto lo so che sei felice di vedermi, sei solo capace di mascherarlo. Devo ricordartela io quella notte in discoteca?-
La scansai un'altra volta, dato che mi si era accucciata praticamente in braccio. -Primo: sta nel tuo. Secondo: quella sera tu eri talmente ubriaca che credi che io ti abbia portato in bagno a fare cose che tu fai troppo spesso, mentre ti ho solo portata in macchina con il tuo amico e lasciata lì con lui, a smaltire tutta quella vodka da soli. Sono persino stato buono.-
-Lo sai anche tu che prima o poi cederai. Nessuno mi ha mai resistito.- Disse la vanitosa, finendo di coprirsi le labbra di rossetto rosso per la decima volta.
Rimasi zitto, guardando l'unico programma decente che ero riuscito a trovare, pensando poi, quando per l'ennesima volta la sanguisuga accanto a me mi afferrò la mano, pensai a quanto mi mancasse Sophia.
Non dormivo, mangiavo poco, non uscivo più se non quando Fede o Elisa mi prendevano per le braccia e insieme mi trascinavano fuori dalla stanza, avevo scritto troppe canzoni tutte dedicate a lei ma questo nemmeno lo sapeva, ogni dannata canzone mi ricordava lei e tutto ciò che mi aveva fatto vivere, che mi aveva fatto provare. Tutto questo lei non lo sapeva.
Mi stupivo ancora di me stesso per come l'avevo lasciata andare, per come non c'ero stato io a proteggerla.
Fede ormai faceva praticamente coppia fissa con Martina, anche se nessuno dei due voleva ammetterlo, e quando una volta le avevo chiesto come stesse Sophia, lei aveva alzato le spalle e con un sorriso triste aveva risposto "va".
Avrei voluto ritornare.
Tanto. Solamente per lei, per essere quello che eravamo prima di tutto il casino che avevo fatto.
Ma se lei fosse stata felice?
Io avrei solo rovinato tutto.
E nella mia vita avevo già rovinato abbastanza cose. Se restavo fermo così, in qualche modo non avrei rischiato di sbagliare con Soph, e lei avrebbe continuato a stare bene.
Anche se stare senza di lei significava un po' rovinare me stesso.
Ma non importava.
Avevo perso il conto di quante volte di notte l'avevo cercata senza trovarla.
Di quante volte avevo cominciato a scriverle anche solo "mi manchi" per poi rinunciare.
Di quante volte avevo scritto il suo nome in una canzone pensando "poi troverò il modo di toglierlo", ma un modo per toglierla dalla mia testa non l'avevo mai trovato.
Quando ero tornato a casa dopo essere rimasto alcuni giorni in ospedale, avevo trovato la casa più vuota.
Le sue cose... Le aveva portate via.
Ma c'era anche una lettera scritta a metà e strappata che avevo trovato.
Avevo riconosciuto la sua scrittura un po' tremante.Ehi Ben,
non so perché ti sto scrivendo, né il perché di quello che ieri è successo. Mi sono resa conto di quanto la capacità che tu hai di farmi stare bene sia direttamente proporzionale a quella di ferirmi. Per quanto mi sia chiesta dove ho sbagliato, ho capito che, essendo io troppo poco, tu non lo sei. E si, probabilmente meriti una persona che sappia darti di più, perché come mi hai sempre resa felice ti meriti tutto...Non avrei avuto bisogno di rileggerla per ricordarne le parole. Erano incise nella mia testa come un tatuaggio, e tutte le notti nei miei incubi mi torturavano, insieme alle sue lacrime che, sporche d'inchiostro, cadevano a terra. L'inchiostro era della penna che avevo usato per scrivere le mie canzoni.
Ero io a farla piangere, a farla soffrire.
E questo faceva soffrire anche me.
Il giorno dopo avremmo fatto un concerto, anche se non faceva parte del tour. Quando mi innamorai di lei, avrei sempre voluto vederla lì, tra le prime file del pubblico, per vedere il suo sorriso, quello che mi aveva sempre dato il motivo migliore di sempre per andare avanti.
Ma ora che lei non c'era più, per che cosa stavo andando avanti?
Avevo la risposta, anche se non la volevo ascoltare.
Lo facevo solo sperando che lei un giorno ritornasse.
O, pensandoci meglio, non volevo aspettare.
Io avevo sbagliato ed io dovevo riparare.
Me la sarei andato a riprendere.
Lei ed i suoi sorrisi, le sue paranoie, le sue cadute, le sue risate per niente, i suoi occhi, i suoi difetti ed ogni suo singolo pregio.Ed era vero che nessuno aveva a che vedere con la perfezione,
ma lei...
Lei.
Lei era
quello che più si avvicinava
alla perfezione
che io
conoscessi./
SPOILER:
nel prossimo capitolo succederà qualcosa di molto importante tra i due ;)
ah e probabilmente potrebbe essere uno degli ultimi, scappo in un altro stato così non mi uccidete ma io vi amoo **
secondo profilo qua su w: kiaretta852se vi annoiate scrivetemi in privato che sono perennemente annoiata, e se volete trovarmi su instagram basta chiedere il nome sempre in privato
love u,
C.
![](https://img.wattpad.com/cover/89239621-288-k370397.jpg)
STAI LEGGENDO
without you / benjamin mascolo
Fanfic"Non ci sarà un giorno in cui smetterai di mancarmi, perché non ho mai più amato nessuno come ho fatto con te, e un amore così, che ti sconvolge in quel modo, non si dimentica." sequel di secret/benjamin mascolo started on 14.11.2016 ended on...