Io ci sarò per te,sempre

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LEVI POV'S
Dopo due ore rientrammo nelle mura. Di certo come c'era d'aspettarsi non avemmo un caloroso benvenuto da parte dei civili. Petra era sul mio cavallo, coi suoi bellissimi capelli ramati e la sua espressione calma. Non me ne importava minimamente degli insulti dei civili che ci venivano buttati addosso come se fossimo persone senza sentimenti che non rischiano la vita ad ogni spedizione. Per me l'unica cosa importante in quel momento era lei,solo e soltanto lei. Dopo essere arrivati alla sede del corpo di ricerca portai Petra in camera mia, l'adagiai lentamente sul letto e le strappai un bacio sulle labbra.
PETRA POV'S
Aprì gli occhi uno dopo l'altro. Ero molto confusa ma riconobbi la stanza in cui mi trovavo dalle bruciature sugli angoli delle pareti, era quella di Levi,senz'altro. Mi sedetti sui bordi del letto quando sul mio volto un'espressione sconvolta si allargava. Mi ricordai tutto ciò che successe qualche ora prima. Toccai d'istinto la pancia e corsi verso la porta che venne aperta qualche secondo prima che io ci potessi interagire. La figura di Levi era davanti a me e io non potetti non abbracciarlo. Gli strinsi forte l'addome e scese una lacrima solitaria sul mio volto. Era così bello ma tutto questo finì quando mi accorsi che dietro di Levi c'era la dottoressa Giada e tutti gli altri. La mia faccia diventò rossa come un pomodoro in un'istante e io dall'imbarazzo mi staccai da lui. Levi mi prese per le spalle io alzai lo sguardo a lui che mi girò e mi portò all'interno della stanza che dopo che la dottoressa entrò chiuse a chiave per evitare che entrassero altri impiccioni. Io mi sedetti sul letto,mi spogliai e la dottoressa mi esaminò. Dopo aver finito l'esame ed essermi rivestita chiesi "allora dottoressa il bambino è ancora vivo?" Dissi per poi deglutire. Era strano ciò che provavo perché era come se non volessi una risposta ma allo stesso tempo era la cosa che desideravo di più. "Sta benissimo non ti preoccupare,non ha subito danni" mi rassicurai dopo le parole della dottoressa e sorrisi ma dopo aver visto lo sguardo di Levi mi spaventai. Non capivo il motivo era la sua solita espressione quella calma ma irritata. Abbassai lo sguardo e strinsi il pantaloncino dove stavano cadendo le mie lacrime. "Mi dispiace Levi" chiesi scusa a Levi, mi sentivo in dovere di farlo. Lui si avvicinò a me inginocchiandosi e posando le sue mani sulle mie mani che stringevano sempre più forte il vestiario. "E di cosa ti scusi?" Chiese Levi che cercava di estaurare un rapporto visivo che io non ricambiavo. "So per certo che tu questo bambino non lo vuoi perché tu li odi ma-ma io lo voglio tenere, scusami davvero" le mie lacrime ormai avevano coperto il mio intero viso. Non alzavo lo sguardo per la vergogna, mi sentivo come un insetto, qualcosa di fastidioso che tutti vogliono che se ne vada. Continuavo a piangere e a singhiozzare quando sentì una mano calda posarsi sul mio viso, quella sensazione che si prova davanti al calore del fuoco che cresce sempre di più all'interno del camino però solo quando è ben alimentato. Ecco quello era Levi. "Non dirlo nemmeno per scherzo! Io ci sarò per te, sempre. Forse è vero detesto i bambini ma questo non vuol dire che detesti anche la persona che li fa nascere, soprattutto se questa persona è quella che amo con tutto il mio cuore." Finalmente alzai lo sguardo, quando i miei occhi si incrociarono con quelli di Levi niente e nessuno avrebbe potuto scioglierli mai. Ormai io appartenevo a Levi e Levi apparteneva a me. Dopo ciò ci baciammo e la dottoressa mi porse un fazzoletto. "Petra che ne dici se tra una settimana vieni tu all'ospedale così che possa visitarti" la dottoressa mi sorrise per poi prendere la valigetta e andarsene. Quando la dottoressa se ne andò tutti gli altri apparvero nella stanza "ALLORA?!" Urlarono tutti all'unisono. "Il bambino sta bene, lo teniamo" dissi io sorridente con un lieve rossio "Yuppyyyyy~" urlarono di nuovo tutti insieme. "Ah!" Urlai io. Levi si girò preoccupato "Che è successo Petra?" Mi chiese "Adesso arriva la parte più difficile" dissi io grattandomi la nuca "cioè?" Chiese preoccupato Levi "Beeeh, dobbiamo dirlo a mio padre" tutti scoppiarono a ridere tranne Levi che si mise una mano in faccia. Perfino io diedi inizio ad una risata alquanto isterica "Andiamo su" disse lui prendendomi per il polso "Cosa adesso?!" Chiesi io che traballavo non riuscendo a trovare l'equilibrio dalla camminata veloce di Levi "Meglio toglierci subito il peso,no?" Disse lui che iniziò a tirarmi ancora più velocemente "Sì certo però non correre così!" Dissi io tirando in dietro il polso per staccarmi da lui. "E va bene però andiamo" disse lui che ricominciò a camminare a passo veloce, forse dovuto all'agitazione. Quando arrivammo alla mia vecchia abitazione dove ora viveva da solo il mio vecchio,sospirai per prendere coraggio e bussai. "Petra,tesorino mio!" Disse mio padre che mi accolse con un abbraccio non rendendosi conto della presenza di Levi "Ah capitano mi scusi non l'avevo proprio vista! Su entrate" appunto, mio padre è proprio uno sciocco se c'è di mezzo sua figlia non vede e non ascolta nient'altro che sia lei o che riguardi lei, ma infondo io gli voglio un mondo di bene così come è fatto. Mio padre ci fece accomodare su delle sedie ma io mi alzai subito dopo e dissi "Preparo il thè!" Dissi dirigendomi verso la cucina, era vero che da anni non entravo in quella casa ma ci avevo passato l'infanzia e quindi la conoscevo come le mie tasche. "Sì Petra sarebbe un gesto gentile, cap.Levi ha già sorteggiato il thè di mia figlia?" Disse mio padre "Sì signor Ral,sua figlia mi prepara il thè ogni mattina ed è davvero delizioso" disse Levi rivolgendo un sorriso a mio padre, era vero io cercavo da giorni un sorriso da parte Levi ma volevo che lo rivolgesse a me. Non era la stessa cosa. Sulla mia faccia apparve un'espressione delusa e preoccupata. "Ho finito di preparare il thè" dissi posando il vassoio con le tazzine sul tavolo "Petra perché questa espressione? È successo qualcosa?" Chiese mio padre, io e Levi ci guardammo negli occhi,feci un sospiro e glielo dissi "Papà sono incinta e il padre è Levi" detto ciò mi sentì libera,mi ero tolta un peso anche se ero preoccupata della sua risposta che dal suo volto non era affatto rassicurante "Oh che bello avrai un figlio con l'uomo che hai sempre amato! Sa capitano quando era piccina piccina lui era il suo idolo! Congratulazioni a tutti e due!" Disse mio padre che si alzò e ci prese per le mani. Io ero rossissima in volto, non mi aspettavo della sua reazione ma nemmeno che gli dicesse una cosa così privata "Papà!" Urlai iniziando a prenderlo a pugni, sulla faccia di Levi apparve un'espressione divertita che a me infastidiva e anche parecchio quindi iniziai a prendere a pugni anche lui. Passammo l'intera giornata lì a chiacchierare. Ero contenta,ero contenta che mio padre,Levi,il com.Erwin,Hanji e tutti i miei amici non fossero contrariati da quella situazione. Mentre tornavamo nella sede del corpo di ricerca venimmo fermati da dei civili "Ehi cap.Levi è vero che ha messo incinta una sua sottoposta?" Chiese uno di loro "Ho sentito che lascerete entrambi il corpo di ricerca" disse un altro "Ho sentito che lei non è d'accordo e l'abbandonerà, è vero?" Chiese un altro e così via. Mi sentivo completamente a disagio come facevano loro a saperlo? E perché alcuni dicevano cose false? Levi li tirava in dietro e non rispondeva ma ne arrivavano sempre di più e non sarebbe resistito a lungo così mi venne la brillante idea di far finta di svenire. Levi non sapeva che stessi facendo finta così mi prese e senza importarsene di nessuno corse via verso la sede. Mi riportò in camera sua dove appena mi mise sul letto scoppiai a ridere e venni sgridata da lui "MA SEI STUPIDA MI HAI FATTO PREOCCUPARE!" io continuavo a ridere a crepapelle quando lui mi sorrise, e già mi aveva sorriso. Non capivo il motivo di nascondere un sorriso così bello "Questo è un sorriso" dissi toccandogli il labbro inferiore "eh già ho sorriso" disse lui. Io mi sedetti e lui mi toccò la pancia "Non vedo l'ora che nasca" disse Levi. Io rimasi sbalordita,davvero delle parole del genere erano uscite dalla bocca di Levi. "Anche io" risposi e incrociai le braccia attorno al suo collo. Ci baciammo per un instante e poi lui si stese accanto a me e ci addormentammo.
ANGOLO AUTRICE
Vi è piaciuto questo capitolo??? A me è piaciuto un mondo scriverlo😊 un bacioneee😘

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