L'inizio di una nuova vita

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"Io...la voglio tenere-" in seguito alle mie parole ci fu un gridare di gioia da parte di Hanji "Ehi mi fai finire di parlare?" Dissi io guardandola seccato "Sì" Rispose lei sorridente "Non è proprio sicuro, dipenderà da quanto fastidio mi darà questa bambina e comunque ciò non vuol dire che non devi aiutarmi" dissi io "Levi ti aveva insegnato tutto Petra quindi io non servo a niente e ora prenditi la bambina, sapevo che non l'avresti abbandonata!" Disse lei che mi diede la bambina in braccio e scappò via chiudendo la porta "Papà! Papa!" Kuchel ripeteva più volte la parola 'papà' e ciò mi fece ricordare a Petra e a tutte quelle volte in cui avevamo discusso, al suo continuo piangere e lamentarsi, ai suoi occhi color miele e al suo sorriso, già il suo sorriso, la cosa più bella del mondo "Sai sei proprio identica alla tua mamma solo che hai il mio colore degli occhi" dissi sorridendo alla bambina "Ho sorriso?" Dissi toccandomi le labbra "Pensavo che l'unica persona in grado di farmi sorridere fossi tu ,Petra, ma a quanto pare mi sbagliavo" dissi ,spostando la mano che prima si trovava sulle mie labbra, sui capelli. Stavo piangendo perché il solo pensiero di Petra mi faceva stare male. Misi la bambina tra le mie braccia come per cullarla solo che non essendo molto bravo e delicato Kuchel pianse. "Oh no,non piangere" supplicavo la bambina di non piangere ma ovviamente lei non mi dava ascolto. Stavo per impazzire quando sentì un dolce venticello che trasportava le mie braccia facendo cullare la piccola "Ma la porta e le finestre sono chiuse com'è possibile?" Chiesi a me stesso "Petra?!" Esclamai "Anche se non sei qui accanto a me fisicamente mi aiuti sempre" aggiunsi sorridendo. Quando ormai la luna aveva preso possesso del cielo Kuchel ricominciò a piagnucolare "Basta mi sono già stufato" dissi coprendo le mie orecchie con un cuscino.
-IL MATTINO DOPO-
Presi il marsupio che comprò Petra qualche mese fa e ci infilai la bambina. Andai a lavoro con Kuchel anche se era abbastanza fastidioso. "Buongiorno signor padre!" Urlò Hanji che stava parlando con Erwin. Appena mi avvicinai dovetti suburmi le risatine di tutti i soldati che venivano fulminati dal mio sguardo. "Che carinaaaaaaa chi è questa creaturina?" Disse Eren seguito dai suoi stupidi amici "È mia figlia e non toccarla altrimenti ti taglio le braccia" risposi io che lo guardavo malamente "Ok ma è così carinaaaaaaa" esclamò Eren "Quando si farà grande la voglio sposare" aggiunse, io lo presi per la maglietta "Permettiti anche solo di sfiorarla e ti tiro un pugno che ti faccio volare sopra il Wall Maria!" Gli dissi io, il suo sguardo divenne pallido anche Hanji rimase a bocca aperta mentre Erwin rideva "M-mi scusi capitano ma la prego non mi uccida!" Mi pregò Eren, io lo lasciai cadere e lui scappò via. "E dire che prima non la volevi, ora sei pure troppo protettivo" disse la quattrocchi ridendo. "Taci" risposi semplicemente per poi fare le solite cose. "Oggi ho finito prima" dissi asciugando il sudore che colava dalla fronte "Ehi pidocchio, ti va di andare dal nonno?" Chiesi io ma ci fu un silenzio totale "Chi tace acconsente" dissi per poi incamminarmi verso la casa del vecchio di Petra. Dalla morte di sua figlia non vide più me o la bambina. "Posso essere nervoso? Su riprenditi stupido e bussa alla porta!" Pensai fra me e me poi scossi la testa e mi decisi a bussare. Ad aprire la porta non fu il signor Ral che conoscetti io. Era spento, depresso e la sua espressione non era piena di gioia come in passato e il motivo lo si può intuire da solo. "Levi, è da tanto che non ci si vede" disse lui sorridendo e abbracciandomi "Questa è Kuchel giusto? È proprio cresciuta, se non sbaglio adesso dovrebbe avere otto mesi eh?" Disse lui sfilando la bambina dal marsupio prendedola in braccio e facendomi accomodare in casa. Ci sedemmo su delle sedie attorno al tavolo uno di fronte all'altro, ero a disagio. Kuchel tirava i pochi capelli rimanenti del nonno "Anche Petra ,da bambina, adorava tirarmi i capelli anche se a quel tempo erano più lunghi" disse il vecchio sorridendo nostalgico "Scommetto che ti manca tantissimo, come a me" aggiunse lui tramutando quel sorriso in un'espressione di tristezza e quegli occhi che prima erano colmi di speranza si riempirono di lacrime "La mia bambina, mi manca così tanto,Petra" disse lui stringendo sé Kuchel che era confusa da quel comportamento. Io non risposi, rimasi solamente a guardare il pavimento ed a annuire. Quando ormai il sole stava tramontando decisi di lasciare quell'abitazione. Ero sul ciglio della porta e stavo per girarmi di spalle e andarmene quando venni fermata dall'uomo "Grazie per essere venuto a trovarmi, so che deve essere stato difficile anche per te in questi mesi. Da oggi voglio essere presente anche io nella crescita della bambina,se non ti dispiace. Quindi se devi andare da qualche parte non esitare a darla a me e ragazzo se vuoi rifarti una vita e abbandonare a me la bambina io non mi opporrò." Spalancai gli occhi a quest'ultima frase, 'rifarmi una vita' significherebbe trovare una moglie. "Già lo sto facendo, l'unica donna che io abbia mai amato era Petra e adesso che ne ho trovata un'altra non la lascerò sfuggire. Vero Kuchel?" Dissi guardando prima dritto negli occhi dell'uomo per poi spostarli sulla piccola "Capisco, devo ammettere che sono contento di questa tua decisione ma se vuoi cambiare idea non esitare, ok?" Disse lui sorridendomi "Grazie ma non lo farò" ricambiai il sorriso , per educazione, e me ne andai da quella casa. Quella notte Kuchel non pianse e nemmeno io mi depressi , anzi sorrisi ad una foto di Petra incinta che trovai in un cassetto "Ma quando se l'è scattata questa foto?" Dissi ridendo a bassa voce per non svegliare la bambina che dormiva. Presi la foto e la misi sopra al comodino accanto alla culla del pidocchio. "Hai il suo stesso viso angelico di quando dormiva che da sveglia perdeva completamente" dissi sistemando le coperte della piccola per poi sedermi su una sedia ed addormentarmi.
-4 MESI DOPO-
(DA QUESTA PARTE IN POI C'È UNO SPOILER DI UNA MORTE CHE AVVIENE ANCHE NEL MANGA! VI HO AVVERTITI) Era il giorno del compleanno di Kuchel, compiva esattamente un anno. Non volli organizzare una festa in grande più che altro una festicciola piccolina con le persone che la videro crescere. Erwin morì e il nuovo comandante divenne Armin aiutato da Hanji quindi lui non ci fu. Stavo vestendo la bambina che continuava a divincolarsi nel letto, quando bussarono alla porta e dovetti andare ad aprire con la bambina mezza nuda "Buon compleanno Kuchel!" Disse la quattrocchi che stava agitando un pacchetto regalo in aria. "Perché la bambina non è vestita?" Domandò Armin indicando la bambina "Perché non volevo" dissi ironico "Davvero?!" Domandò Armin stupito. Io currugai la fronte "Ma sei stupido? Ero ironico! Il vero motivo per cui non l'ho vestita è perché oggi è euforica e non sta ferma un secondo, ma non capisco il motivo" dissi mentre la bambina mi graffiava per tutto il viso. Entrammo tutti in casa, eravamo in tanti c'erano: Mikasa,Armin,Hanji,Connie,Eren e la ragazza patata. Giocammo a carte, chiacchierammo e mangiammo,nulla di ché infatti la festa finì in fretta per via di un mio impegno. Ormai tutti erano andati via, io presi la bambina e la portai con me. Eravamo sotto il ciliegio, oramai era pieno di lapidi. C'erano quelle di Isabel, Farlan, Gabriel e per ultima Petra. "Kuchel qui ci sono i tuoi zii, tuo fratello e tua madre" dissi prendendo la stoffa che tenevo al collo e posandola per terra per poi adagiarci Kuchel sopra. Io fui costretto a sedermi sull'erba "Guarda che schifo sono costretto a fare per te, Petra" dissi toccando la lapide dove c'era scritto il suo nome. Kuchel all'improvviso iniziò a giocare con la lapide di Gabriel "Kuchel non toccare altrimenti disturbi tuo fratello" la sgridai tirandola indietro ma lei continuò lo stesso a 'dialogare' ,a modo suo, con la lapide. Iniziai a raccontarle un po' di tutto quello che era successo "Sai credo che comunque tu già le sappia queste cose" dissi sorridendo nostalgico mentre ormai la bambina si era addormentata fra le mie braccia. "Si sta facendo tardi è meglio che torniamo a casa, buonanotte Petra" dissi io per poi alzarmi, raccogliere la stoffa da terra e mandare un bacio alle lapidi di Petra e Gabriel.
Kuchel quella notte non faceva che piangere, non voleva proprio addormentarsi. Quando finalmente, dopo tre ore che la dondolavo e che l'accarezzavo, si addormentò fra le mie braccia e io senza nemmeno accorgermene mi addormentai con lei.
PETRA'S SPIRIT
"Che carini, questo è proprio l'inizio di una nuova vita. Non trovi anche tu Gabriel?"
ANGOLO AUTRICE
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto❤ vi ringrazio infinitamente per le 646 visualizzazione😱 e chi se le aspettava così tante davvero vi ringrazio con tutto il cuoreeee❤❤❤❤ ne approfitto per fare pubblicità ad una mia amica Federica_Pastore che sta scrivendo una storia bellissima! ♡ mi raccomando dateci uno sguardo😉 un bacioneee😘
-Mirai

Cherry tree《Rivetra》SnkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora