Finalmente dopo giorni che dovetti rimanere in ospedale per fare dei controlli a me e alla piccola uscì da quella piccola stanzetta per dirigermi a casa insieme alla mia famiglia.
LEVI'S POV
Petra era appena entrata in casa con la bambina in braccio e un'aria nostalgica "Vedi Kuchel,questa è casa tua. Adesso andiamo a vedere anche la cameretta in cui dormiremo insieme." Disse lei che accarezzava la guancia della bimba. "Ehi Petra non correre per le scale con la bambina in braccio!" La sgridai io, a volte mi sembra di urlare ad una bambina più che ad un'adulta ma infondo è bella perché è così. All'improvviso sentì un tonfo provenire dal piano superiore quindi preoccupato salì di sopra a controllare. Trovai la bambina sul letto a guardare il nulla e Petra seduta a terra con la testa sul letto che piangeva. "Petra..." dissi io avvicinandomi a lei. La strinsi a me accarezzandole la schiena sperando di soffocare il suo pianto. "È colpa mia... se non fosse stato per me Gabriel-Gabriel sarebbe ancora vivo e starebbe giocando con la sua sorellina" disse Petra che strusciava i suoi occhi sulla mia maglietta. "La bambina ha solo quattro giorni di vita non penso che starebbe giocando con Gabriel" dissi io. Petra si staccò da me con sguardo arrabbiato e con le lacrime che le rigavano il volto "Così non sei d'aiuto stupido!" Disse lei che iniziò a prendermi a pugni. In altre circostanze l'avrei fermata ma in quel momento non né avevo il coraggio. "Petra, forse non puoi essere la mamma di Gabriel ma di Kuchel lo sei di certo quindi adesso scoraggiarti in questo modo non aiuterà né te né me né la bambina. Gabriel è qui accanto a noi e ci sarà per sempre perché tu sei la sua mamma" dissi io afferrandole i pugni dolcemente cercando di non ferirla "Grazie Levi, ci sei sempre per me. Hai ragione Gabriel è qui accanto a noi" disse lei appoggiando la testa sulla mia spalla "E io lo crescerò e lo educherò perché sono la sua mamma" disse per poi alzarsi lentamente e prendere la piccola fra le sue braccia "Io sono la loro mamma ma tu sei il suo papà. Devi imparare a prenderti cura di loro" disse lei che si avvicinò a me "Iniziamo con imparare a prenderli in braccio" disse lei insistente mentre mi dava la bimba in braccio. "Petra ma non lo so fare" dissi io traballante con la bambina in braccio che rideva e che mi tirava i capelli "Petra questa cosa mi tira i capelli! Falla smettere" dissi io mentre cercavo di dargliela ma lei rideva mentre indietreggiava "Non posso dirle di smetterla è piccola e i piccoli adorano tirare i capelli! E comunque devi imparare quindi non ridarmela indietro perché non la prendo!" Disse lei che fece il giro per sbucare dietro le mie spalle e tenere le mie braccia ferme "Non tremare stai tranquillo, non ti mangia mica" disse lei ridacchiando e facendo dondolare le mie braccia "Stupida! Ho paura di farla cadere" dissi io che guardavo la bambina mentre continuava a ridere a crepapelle mentre mi tirava le guance "Lo so" disse lei poggiando la testa sulla mia spalla. "Sei proprio bravo lo sai, devi solo stare più calmo" esclamò lei che mi fissava, io ricambiai il suo sguardo e in un mini secondo le nostre labbra si toccarono. Il bacio non durò molto perché Kuchel iniziò a piangere e Petra in seguito rise. Era notte fonda e io e Petra dormivamo beatamente quando un pianto a me conosciuto mi svegliò. Era Petra. Ormai il suo pianto lo potevo riconoscere fra mille per tutte le volte in cui l'ho ascoltato. "Petra non dovresti essere tu quella che piange a quest'ora" dissi io fissando lei che era girata dall'altra parte e che si nascondeva sotto le coperte "Lasciami stare! Va tutto bene, scusami se ti ho svegliato" disse lei che si girò verso di me e mi sorrise tornando a dormire. Io le accarezzai la chioma "Non devi fingere con me, so che stai piangendo per Gabriel" dissi io, lei riaprì gli occhi e ricominciò a piangere mentre la bambina dormiva tranquilla nella sua culla.
-DOPO UN MESE-
Era mattina scesi le scale e vidi Petra seduta sul divano ,con la bambina inginocchiata sulle sue gambe, che le faceva la linguaccia. "Buongiorno papino!" Disse Petra muovendo le braccia della bambina come se fosse lei a parlare "Buongiorno piccole" dissi io "Guarda che Gabriel è maschio" mi rimproverò lei, io la guardai stranito all'inizio ma poi decisi di assecondarla. Era da un po' che si comportava come se Gabriel non fosse mai morto.
-DOPO DUE MESI-
Ero nell'ufficio di Erwin e stavamo parlando di affari "Come sta Petra?" Disse lui all'improvviso cambiando discorso "Non tanto" risposi io "Come mai?" Domandò lui "Si comporta come se Gabriel fosse ancora vivo e questo è preoccupante" dissi io "Che ne dici di fare una festa?" disse la quattrocchi che entrò dalla porta urlando "Stavi origliando?" Le chiesi io, lei si grattò la nuca "Comunqueeeee allora che ne dici della festa" cambiò il discorso e continuò ad insistere "Mi dici una festa a che dovrebbe servire?" Le chiesi io "Beh possiamo fare una festa per i primi due mesi di nascita di Kuchel però specificheremo che sono solo di Kuchel così tornerà alla realtà!" Disse lei con gli occhi pieni di speranza "Così la farai solo stare peggio e io non voglio questo" le dissi io, il suo sguardo diventò triste e deluso "Beh di certo è meglio farla soffrire per la realtà che farla pensare che Gabriel sia ancora vivo" si intromise Erwin e lo sguardo di Hanji si riaccese. Entrambi mi guardavano speranzosi e quindi fui costretto ad accettare. Da quel giorno passò una settimana e finalmente era tutto pronto per la festa. Petra era uscita con la bambina per fare visita al nonno. Dopo un'ora finalmente tornò e tutti le saltarono addosso mentre io le diedi un bacio sulla guancia appena tutti si allontanarono. Lei posò gli occhi sullo striscione "Perché sullo striscione non c'è scritto anche Gabriel?" Domandò lei guardandomi. Gli sguardi di tutti gli ospiti la guardarono sbalordita, finalmente quegli stupidi avevano capito che veramente la situazione di Petra era preoccupante. "Petra" disse suo padre che si tappò la bocca per non piangere "Papà?" Chiese lei confusa dalla situazione "Petra" dissi avvicinandomi a lei per poi mettergli le mani sulle sue spalle "Gabriel è morto" dissi secco senza troppi giri di parole, ero stanco di quella situazione perché soffriva dentro di sé e io lo capivo "Ma che dici! Non vedi che Kuchel e Gabriel sono entrambi in braccio a me" disse mostrandomi Kuchel, io in quel momento capì. Lei vedeva Gabriel in Kuchel. "Petra smettila!" Le gridai in faccia "Lo sai benissimo che Gabriel è morto! Smettila di vivere nel mondo dei sogni!" Continuai ad urlarle in faccia. Lei scoppiò a piangere. "È-è-è-è..." non riusciva a parlare. "Tu odio! Tu stanotte dormi sul divano!" Disse lei che mi gettò la bambina in braccio e se ne ando. La festa si era trasformata in una tortura. Era notte e io ero sul divano con la bambina messa tra due sedie. Petra scese le scale e si fermò davanti a me con le braccia incrociate dietro la sua schiena che mi guardava agitata "Scusa per questo pomeriggio, avevi ragione" disse lei che si sedette sulle sue inginocchia "Meno male che l'hai capito" dissi io e lei rise mentre la guardavo che riprendeva la bambina "Adesso devo solo prendermi cura di lei" disse mentre le diede un bacio sulla fronte "Ti prometto che non scenderà mai più una lacrima per Gabriel perché non è questo che vuole!" Disse lei che mi afferrò il braccio "Su torna a letto" disse lei che mi tirò.
ANGOLO AUTRICE
Ciauuuu! Questo capitolo non è bellissimo quindi spero di non aver deluso nessuno però io prossimo capitolo sarà qualcosa di devastante quindi iniziate a prepararvi psicologicamente! Adesso basta con gli spoileeeeer! Comunque ho deciso che mi firmerò -Mirai perché mi và! Un bacioneeee😘 Ps: scusatemi se ho fatto errori ortografici.
-Mirai
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Cherry tree《Rivetra》Snk
Fanfiction{COMPLETATA} Petra Ral è una giovane cadetta che deve passare il diploma insieme ai suoi amici ma succederà qualcosa che cambierà il futuro della ragazza in meglio o in peggio...