Papà ti voglio bene💕

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"Papà!" Urlai avvicinandomi al corpo del mio papino. Aveva un coltello conficcato nel fianco e da quella ferita stava uscendo un sacco di sangue. La casa era piena di sangue, sul muro, sul tavolo, sul soffitto, ovunque. Avevo paura. Il mio papà era steso ,privo di sensi, sul pavimento e io non sapevo che fare. Ero nel panico e non sapendo cosa fare continuavo ad urlare 'papà' inconsapevole che se non avrei fatto qualcosa il mio papino non sarebbe più tornato. Dopo pochi secondi arrivarono tutti gli zietti che corsero subito ad aiutarci. La zietta Zoe e lo zietto Armin presero il papà per le gambe e lo portarono in ospedale accompagnati da Jean mentre le ziette Mikasa e Sasha e lo zietto Eren mi portavano al quartier generale del corpo di ricerca. Ero seduta su una sedia con la testa dentro le gambe e le mani che le stringevano. Piangevo, piangevo mentre i miei zietti cercavano di consolarmi in ogni modo, inutile dire che in quel momento il loro conforto non mi serviva a molto anzi non mi serviva a niente. "Ehi ragazzi, venite con me" disse lo zietto Jean che arrivò con faccia preoccupata. "Zietto Jean! Papà sta bene, vero?" Chiesi lanciandomi su di lui e tirandogli ripetutamente la maglietta. Jean alzò lo sguardo su gli altri zietti per poi riguardarmi negli occhi e sorridere "Sta benissimo,tranquilla" mi tranquillizzò accarezzandomi la testa. "Senti Kuchel noi dobbiamo andare via" disse Mikasa camminando "Dove? Da papà?!" Domandai io "Sì, non ti preoccupare sta benone e quando torneremo porteremo anche te da lui" rispose la zietta Sasha dandomi una carezza sulla guancia "Sì stai tranquilla Levi è un uomo forte non può certo morire in questo modo" si intromise lo zietto Eren che mi contaggiò con la sua felicità e positività. "Va bene tornate in fretta" Dissi salutandoli con la mano mentre anche loro se ne andavano. Rimasi da sola allora iniziai a curiosare un po' dappertutto. Entrai in quasi tutte le stanze e trovai cose che sono inimmaginabili. Passai davanti ad una porta che mi incuriosì parecchio. Aprì la porta, era una camera da letto molto pulita ed ordinata. Non c'era niente quindi pensai che era la stanza di qualche soldato che non era tornato vivo da una spedizione. Iniziai a curiosare anche nei cassetti e nell'armadio. L'armadio era vuoto ma trovai qualcosa in un cassetto che non mi sarei mai immaginata. Presi l'oggetto in mano, era una lettera. Aprì la busta nel quale era rinchiusa la lettera, ma non sapendo leggere rimasi parecchio confusa, allora la misi in tasca "La conserverò finché non sarò grande e saprò leggere!" Dopo detto ciò uscì dalla stanza. Ricominciai a camminare senza una meta. Alla fine decisi di sostare vicino alla porta, rimasi là ferma a guardare le gocce di pioggia che cadevano sulla finestra e appena ne scendevano due le facevo fare a gara ma puntualmente quella che speravo che vincesse partiva un quarto d'ora dopo che aveva vinto l'altra.
Dopo ore e ore rimasta lì ad aspettare che il mio papà tornasse mi addormentai sul freddo pavimento sperando che al mio risveglio papino fosse vicino a me sgridandomi per non essermi svegliata prima, volevo che tutto tornasse come qualche giorno fa, volevo che quello fosse solo un brutto sogno come quelli che facevo io.
KUCHEL'S DREAM
Mi svegliai dentro una cupola fatta di ghiaccio. C'erano due uscite, una a destra e una a sinistra. A destra c'era la mia mammina, bellissima, elegante con delle enormi ali bianche dietro la schiena e un'altra figura ,nera e più bassa di lei mentre alla mia sinistra c'era papà, basso, raffinato e pulito. Tutti e tre mi tendevano la mano "Mamma! Papà!" Urlai ma erano distanti l'uno dall'altra e non sapevo dove andare "Scegli" dissero insieme "Scegliere?" Chiesi spaesata "Scegli se andare da tua madre o da tuo padre" disse la figura nera e minuta accanto a mamma "Ma non posso decidere!" Urlai "Scegli..." continuarono a dire all'unisono tutti e tre. Mi stava esplodendo la testa, mi coprì le orecchie con le mani ma fu poco utile. "Basta!" Urlai, ma non servì a nulla "Basta..." dissi con un filo di voce mentre gli altri continuavano a parlarmi nell'orecchie.
KUCHEL'S POV
Mi risvegliai in piena notte nel posto in cui mi ero addormentata la sera prima, tutta sudata e con il cuore che batteva a mille "Era solo un brutto sogno, quanto vorrei che papà fosse qui con me, sarei sicuramente andata da lui" dissi piangendo. Passai la notte in bianco.
Era mattina ed ero seduta sul pavimento a fare la bicicletta da sola quando vidi le ziette Sasha e Mikasa aprire la porta. Mi ci gettai addosso "Papà?!" Domandai "Ma Kuchel hai dell'occhiaie enormi, hai dormito, vero?" Chiese la zietta Mikasa toccandomi gli occhi "Non molto perché ho fatto un brutto sogno e visto che papino non c'era non sono riuscita a riaddormentarmi. Comunque sta bene papino?" Risposi strofinandomi gli occhi, le due si guardarono per un secondo "Sì, su vieni che ti portiamo da lui" disse la zietta Sasha, io feci i salti di gioia. Stavamo camminando e loro mi facevano saltare come se fossi sopra ad un'altalena. "Senti Kuchel, tu sai cos'è successo a casa, vero? Eri insieme a Levi quando lui si è ferito?" Mi domandò la zietta Mikasa "No, eravamo andati a trovare la mamma ma avevamo litigato e papino mi ha abbandonata là. Poi ho incontrato Gabriel, il mio migliore amico. Abbiamo passato la giornata insieme e poi mi ha accomopagnato a casa e quando sono entrata ho trovato papà steso per terra" risposi smettendo immediatamente di saltellare per il brutto ricordo che mi era tornato in mente. "Che dolore!" Dissi toccandomi la testa per il forte dolore provato "Ziette mi fa male la testa!" Esclamai piangendo "Siamo arrivate all'ospedale tranquilla, adesso ti facciamo visitare" rispose la zietta Mikasa. Entrammo nell'ospedale e la zietta Mikasa se ne andò con la scusa che doveva vedere in che stanza era ricoverato papà quindi io rimasi con la zietta Sasha che mi diede un panino come colazione. Dopo una mezz'oretta la zietta Mikasa tornò e tutte insieme ci dirigemmo da papà. Gli altri zietti erano fuori alla porta tutti con un'aria triste e preoccupata. Le ziette mi affidarono alla zietta Zoe che mi portò dove stava papà. Lui era steso sul letto con degli strani tubicini nelle narici e una gamba fasciata che si trovava fuori dalle coperte. "Papà..." pronunciai avvicinandomi a lui. "Papà...?" Dissi piangendo "Papà?!" Urlai poggiandomi sul letto bagnando le lenzuola con le mie lacrime "Kuchel non voglio dirti bugie, il tuo papà è ancora vivo ma non sappiamo se supererà la notte" all'udire di quelle parole mi girai verso la zietta Zoe smettendo immediatamente di piangere e di urlare "Papà, io so che ce la puoi fare! Resisti fallo per me!" Dissi riuscendo a curvare le labbra per formare un sorriso. "Ti voglio bene, papà" aggiunsi dandogli un bacio sulla fronte.
ANGOLO AUTRICE
Questo capitolo è corto ma oggi ne pubblico due💕 chissà se Levi sopravviverà o morirà. Spero vi sia piaciuto ci vediamo dopo ciauuu😘
-Mirai

Cherry tree《Rivetra》SnkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora