-TRE MESI DOPO-
PETRA'S POV
"Petra la bambina piange!" Urlò Levi vedendomi entrare dalla porta con le buste in mano ,che gettai a terra,e lui che teneva la bambina per le braccia come se fosse un panno sporco "Levi è ovvio che piange se tu la tieni così! Guarda che le fai male!" Dissi io prendendo la bambina dalle grinfie del suo papà. Iniziai a dondolarla e a farle il solletico al pancino, cosa che lei adorava. "Sono stanco morto" disse lui buttandosi a peso morto sul divano "È stancante tenerla in braccio" disse di nuovo Levi "Lo so ed è proprio per questo motivo che ho comprato..." dissi per poi prendere un oggetto dalla busta e mostrarglielo "un marsupio per bambini!" Dissi io "A che serve questa roba?" Domandò lui "Devi indossare il marsupio e poi devi metterci il bambino dentro, così puoi camminare e fare i servizi per la casa senza dover stancarti a tenere in braccio il bambino" dissi mentre eseguivo tutte le azione da me citate "È imbarazzante" aggiunse lui "Non lo è affatto! E poi la terrò io per la maggior parte del tempo quindi quando sarà il tuo turno non voglio lamentere!" Dissi avvicinandomi al lavello della cucina. "Continuo a ripetere che è imbarazzante" insistette lui "Ma non ti vedrà nessu-" non riuscì a finire la frase che iniziai a tossire sempre più forte quindi presi un fazzoletto che era sul tavolo "Sangue?" Dissi guardando stranita l'oggetto da me impugnato "Sangue? Fai vedere" disse Levi alzandosi di scatto dal divano, io gli mostrai il fazzoletto "Andiamo dal dottore, ORA" disse lui afferrandomi il polso "Levi calmo va tutto bene! Sono in piena forza non ti preoccupare" dissi io ponendo resistenza "Perché sei così cocciuta?" Chiese Levi che mi spinse verso se stesso "E perché tu sei così maledettamente carino?" Domandai io e quando sembrava che ci stessimo per dare un bacio io gli presi il braccio e lo girai in modo da farlo cadere per terra "Sei così sciocco" affermai ridacchiando "Ah davvero?" Domandò lui, io rimasi confusa dalla sua frase quando nel mio momento di distrazione si alzò di scatto e mi spinse delicatamente ,ma molto velocemente, sul muro. La piccola Kuchel iniziò a ridere e io la seguì mentre Levi sospirò e si buttò di nuovo sul divano. Riniziai a tossire e a sputare sangue "Secondo me non stai tanto bene" disse Levi leggendo dei documenti, io lo guardai male "Zitto ti ho detto che sto benone" Esclamai io prendendo il giacchetto "Vai all'ospedale vero? Solo che a me non lo vuoi dire perché non vuoi mostrarti debole" affermò lui che continuò a leggere i suoi documenti "Non è vero! Vado da papà e non azzardarti a seguirmi" urlai io imbronciata "Non era mia intenzione farlo, comunque divertiti" disse lui "Lo farò!" Risposi io uscendo dalla porta. Levi aveva ragione, io stavo andando all'ospedale perché stavo male solo che non volevo darlo a vedere. Arrivai lì e mi feci visitare.
LEVI'S POV
"Certo che quella ragazzina è qualcosa di incredibile" dissi io alzandomi dal divano.
-DOPO 3 ORE-
PETRA'S POV
Entrata in casa non potetti non notare tutto quel pulito e ordine che regnava nella nostra abitazione. "Levi sono tornata!" Urlai io prendendo la bambina dal marsupio e adagiandola sul cuscino che c'era sul tavolo. Avevamo deciso che avremmo messo dei cuscini un po' per tutta la casa in modo da posare la bambina ogni volta che eravamo stanchi. Iniziai a cercare Levi ma non lo trovai da nessuna parte finché non mi sporgetti al divano per vedere se si era nascosto dietro ma qualcuno mi prese in braccio e mi ci gettò sopra per poi stendersi su di me bloccandomi i polsi, era Levi "Non sei andata da tuo padre, ci hai messo troppo tempo. Sei andata all'ospedale, dimmi che ti hanno detto" disse lui "Non sono andata all'ospedale ma da papà" risposi io. I nostri sguardi erano fissi sugli occhi dell'altro. "Sei proprio testarda eh? DIMMI SUBITO CHE TI HANNO DETTO I DOTTORI!" Urlò lui "Non urlare la bambina dorme!" Lo sgridai io "Rispondi" continuò lui "Non sono andata all'ospedale te lo vuoi infilare in quella zucca vuota sì o no!" Insistetti io "Quindi mi stai dicendo che non sei andata all'ospedale ma a casa di tuo padre giusto?" Chiese lui "esatto" risposi io "Va bene" disse lui per poi alzarsi da me e uscire dalla porta di casa sbattendola violentemente. "Perché è andata così?" Dissi io coprendomi il volto bagnato dalle mie lacrime.
LEVI'S POV
Stavo andando a casa di mio suocero e quando arrivai davanti alla porta bussai ma nessuno mi rispose e dopo vari tentativi bussai violentemente affinché quel sordo mi sentisse. La porta si aprì dopo 15 minuti che bussai "Buonasera Levi, che bello vederti! È da parecchio che tu e Petra non venite a farmi visita" disse lui "Ma come Petra non è venuta questo pomeriggio a farle visita?" Domandai io nonostante già sapessi la risposta "No non è venuta qui, perché è successo qualcosa?" Chiese lui preoccupato "Non si preoccupi Petra è a casa e sta benissimo ora mi scusi ma ho da fare ero solo passato per farle un saluto. Buona serata!" Dissi io per poi dirigermi verso casa. "Lo sapevo! Petra mi ha mentito!" Dissi tra me e me mentre tornavo a casa infuriato.
PETRA'S POV
Ero sul divano tranquilla con la bimba in braccio quando la porta si aprì violentemente e Kuchel si svegliò in lacrime "Levi ma sei impazzito hai svegliato la bambina!" Lo sgridai io ma lui non se ne importò minimamente infatti strappò la piccola dalle mie braccia e la mise sul tavolo per poi tornare da me prendendomi il mento fra le mani come fa di solito e urlarmi in faccia "Tuo padre ha detto che questo pomeriggio non sei andata da lui questo vuol dire che sei andata all'ospedale. Dimmi che ti hanno detto i dottori! E basta mentirmi!" Io iniziai a piangere "Smettila di piangere e rispondi!" Continuò ad urlarmi finché io stanca lo scaraventai a terra e misi le mani sulla mia testa "Petra..." disse lui vedendomi piangere "Non volevo è solo che" continuò lui "sono preoccupato per te" disse mettendo le sue mani sulle mie "Hanno detto che sto bene tranquillo" dissi io alzando la testa in modo da guardarlo in faccia e sorridergli "Sicura?" Chiese lui "Fidati di me" risposi io "Perché non me l'hai detto prima?" Domandò lui "Perché avevo paura che non ti saresti fidato di me e che mi avresti tartassato di domande" risposi io, poi ci sorridemmo e dopo 2 minuti di baci ci rendemmo conto che la bambina stava ancora piangendo.
-UN MESE DOPO-
PETRA'S POV
Levi stava dando da mangiare alla bimba mentre io preparavo il thè a lui "Petra oggi vieni con me" disse lui mentre lanciava la bambina in aria per poi riprenderla in caduta "La quattrocchi ha detto che vuole vedere la bambina perché è da un mese che non la vede e dice che sta impazzendo. Ti prego portiamogliela così dopo tace" disse mentre si rialzava dal divano per sedersi sulla sedia e bere il thè. "Ovvio che la vado a trovare tanto non ho nient'altro da fare" dissi io mentre posavo il vassoio sul tavolo, lui annuì mentre sedeva la bambina sulle sue gambe mantenendola con una mano. "Sei proprio un buon padre ma dalla a me la bambina così tu bevi il thè in tranquillità" dissi per poi prendere la piccolina dalle braccia del papà. "Guarda che non mi dà fastidio la posso tenere io, non è pesante" disse lui che sorseggiava il thè "La tengo io tranquillo" dissi facendogli la linguaccia e andando al piano di sopra a vestirmi. Quando arrivammo là Hanji mi saltò addosso alla velocità della luce. "Buongiono Petra, Levi dobbiamo parlare di una cosa importante" disse il com.Erwin. "Siamo a corto di soldati per le spedizioni" sussurrò Erwin all'orecchio di Levi io però ascoltai tutta la conversazione mentre Hanji faceva giochi strani con Kuchel e quest'ultima rideva. "Posso venire io" intervenni "Non se ne parla" rispose Levi che ricominciò a parlare con Erwin "Non sono stupida posso venirci in spedizione!" Esclamai "Ho detto che sei stupida e che per questo non puoi venire?" Chiese lui "N-no" risposi io "Bene allora se mi fai spiegare te lo dico" disse lui, io annuì "Non voglio che vieni perché abbiamo una bimba a cui badare, io starò bene tranquilla" disse lui per poi andare con Erwin nell'ufficio di quest'ultimo a parlare "Non ti preoccupare Petra, su andiamo a fare un giro ok?" Disse Hanji che si incamminò. "Petra domani parto per una spedizione" disse lui io annuì. Era notte fonda io e Levi eravamo accoccolati nel letto mentre la bimba dormiva tranquilla nella culla. "Levi sei ancora sveglio?" Chiesi io non essendo ancora riuscita ad addormentarmi "No sto dormendo" rispose lui, io risi "Stupido" esclamai io. Dopo cinque minuti gli richiesi "Levi sei ancora sveglio?" Giocando con un ciuffo ribelle dei suoi capelli "Me l'hai chiesto cinque minuti fa" disse lui "Lo so ma non riesco a dormire" dissi io "Magari se chiudi gli occhi e la smetti di parlare ci riesci, che ne dici" disse lui girandosi dall'altra parte. Io non risposi mi limitai ad imitare la sua azione. Ero nervosa perché domani sarebbe andato in spedizione e sentivo una strana sensazione a proposito. "Domani andrò con lui così starò più tranquilla. Mi infiltrerò e Kuchel la darò a papà." pensai fra me e me.
-IL GIORNO DOPO-
"Ciao Petra io vado" disse Levi che stava andando fuori "A che ora partite?" Chiesi io "Fra due ore dovremmo partire, perché?" Domandò lui "Che peccato non posso venire a salutarti ho la visita per la bambina" dissi facendo la finta dispiaciuta "La visita ma non me ne avevi parlato" disse lui "Ah no? E pure mi sembrava di avertelo detto comunque quando tornerai ti informerò di tutto" dissi io dandogli un bacio sulla guancia e uscendo prima che potesse farlo lui.
Arrivai a casa e gli diedi la bambina in affidazione dicendogli che sarei tornata fra qualche giorno ma che non si doveva preoccupare perché stavo da un'amica. Dopo ciò tornai velocemente a casa e mettendomi la divisa per poi andare al quartier generale del corpo di ricerca "Prendete un cavallo" urlò un sooldato e tutti fecero come gli era stato detto. Avvistai il mio cavallo e gli corsi incontro ricordandomi di ciò che Levi mi disse un giorno "Il tuo cavallo è vecchiotto quindi non serve a molto" sì disse proprio così quindi senza troppe precauzioni ci salì in groppa. Nessuno mi riconobbe grazie al cappuccio del mantello che tenevo in testa in modo da coprire la maggior parte del viso. Eravamo di fronte al cancello quando vidi , più avanti, mio padre con in braccio Kuchel che stava salutando Levi, sorrisi a quella scena tenerissima che però venne interrotta dalle urla di Erwin che urlava di avanzare insomma sempre la solita scena. C'erano un sacco di soldati che non conoscevo e questo mi turbò parecchio. Una di loro si avvicinò a me "Ciao! Non credo di conoscerti come ti chiami?" Mi chiese lei. Stavo pensando a che nome inventarmi quando passai vicino a dei fiori viola "Viola, mi chiamo Viola." Dissi io "E tu?" Domandai alla ragazza. Aveva i capelli neri raccolti in due chignon "Clara! Piacere di conoscerti Viola!" Disse lei tutta euforica "Non riesco a vederti in volto, è vero che non è bel tempo e che è probabile che piova ma non è ancora successo quindiiii perché non ti levi il cappuccio?" Domandò lei avvicinandosi a me "N-no" risposi io allontanandomi "Perché?" Chiese lei delusa io lo notai e quindi cercai una scusa "Sono brutta" dissi io "certo che una scusa migliore di questa no eh" pensai fra me e me "Voglio vederlo di mio" disse lei "N-n-n-no non ti piacerebbe fidati" dissi io balbettante per il nervosismo. Stavo anche perdendo di vista Levi e quella ragazza non poteva spezzare il mio piano. "Senti non siamo qui per fare conversazione quindi smettila di parlarmi e concentrati sui giganti" dissi io sperando che si sarebbe allontanata "Certo ma se usciremo entrambe vive da questa spedizione diventeremo amiche per la pelle" disse lei esaltata e io annuì. Il cielo si faceva sempre più scuro quando si sentì un urlo provenire da dietro, all'inizio non si capiva molto la ragione di quegli urli ma all'improvviso apparvero due giganti di classe 9m e 12m dietro di noi ed entrambi avevano un soldato morto fra i denti che sputarono poi. Tanti soldati iniziarono a morire, mi ero dimenticata del dolore che si prova a vedere delle persone morire. Stavo per andare a salvarli ma Clara mi fermò notando l'azione che stavo per compiere "Non lo fare" disse lei prendendomi la spalla "Perché?" Domandai, "cosa pensi che servirebbe attaccarli così? Lascia fare al cap.Levi" disse lei io rimasi stranita "Perché lo chiami capitano?" Domandai io "Beh perché faccio parte della sua nuova squadra perché quella vecchia è stata uccisa da dei titani tranne una ragazza che a quanto pare ha messo incinta e ora hanno una bambina ma non so il nome. Non ci è stato detto altro" disse lei, io rimasi sconvolta perché non me ne aveva parlato. All'improvviso vidi Clara che si buttò su di me facendomi cadere dal cavallo mentre una mano enorme afferrava lei. La teneva in mano e la avvicinava sempre di più alla sua bocca quando io riuscì ad alzarmi e con il movimento tridimensionale riuscì a tagliare la sua collottola e a prendere Clara prima che si schiantasse per terra. Lei era in lacrime mentre io cercavo di calmarla "Imbecilli! Non dovete distrarvi!" Urlò Levi che arrivò con il suo cavallo dal manto nero "Ci scusi capitano" dissi io tenendo lo sguardo basso e cambiando il mio tono di voce per camuffare quella reale "Tsk, riprenditi tu e vai sul carro sei ferita e non servi a molto mentre tu ehm come ti chiami?" Chiese indicandomi "V-Viola" risposi come mi era stato richiesto "cognome?" Domandò, io non sapevo che rispondere infatti rimasi zitta per un po' "Non ho un cognome capitano" dissi io sempre a sguardo basso "Va bene allora ti chiamo per nome" disse lui, io annuì "Viola tu sostituirai lei visto che si è distratta per colpa tua non puoi rufiutarti" disse lui io annuì un'altra volta e lui mi portò con sé. Ricominciammo ad avanzare ed il cielo si faceva sempre più cupo. Io iniziai a tossire sputando sangue e a sentire un forte dolore al cuore ma non mi feci tanti problemi e continuai tranquilla a sorvegliare Levi. Andava tutto bene finché non ci fermammo improvvisamente in un campo. Controllarono tutto e fummo costretti a fermarci lì per la notte. Alcuni dormivano, altri facevano la guardia e io avevo avuto il permesso di riposare ma non ci riuscivo perché continuavo a pensare a Kuchel. "Piccola mia, come stai?" Sussurrai "E tu Gabriel? Mi raccomando bada alla tua sorellina" dissi tra a me e me mentre delle lacrime mi scendevano, ero costretta a stare sempre con il cappuccio alzato e a stare il più lontano possibile dalle persone che mi conoscevano. Ero sola quando una persona si sedette accanto a me "Viola giusto?" Riconobbi subito quella voce, era Levi. Avrei voluto saltargli in braccio ma in quel momento non ero Petra ero soltanto Viola e sapevo che se avrebbe conosciuto la mia vera identità avrebbe fatto pazzie per proteggermi, quindi tenetti lo sguardo basso e annuì "Certo che sei proprio una chiacchierona" disse lui per prendermi in giro, una risata mi uscì "Senti stai lontana da Viola" disse lui, io sussultai "Non fraintendere babbea è solo che è un bravo soldato ma si distrae facilmente ed essendo sua amica se la farai distrare le causerai tutt'altro che piacere" affermò lui per poi alzarsi e incamminarsi verso le tende "Vai a dormire ORA" mi ordinò lui, io annuì e feci come mi era stato ordinato.
-IL GIORNO DOPO-
Era mattina presto e io stavo malissimo poi a peggiorare la situazione era il caos in cui mi svegliai. Era tutto buio e pioveva a dirotto, persone che urlavano, altre che piangevano, altre che scappavano e altre che venivano divorate dai titani. Vidi Clara che venne mangiata da uno di quegli essere senza alcuna pietà. Io accecata dalla rabbia urlai ed impugnai la prima cosa che mi capitò sott'occhio, in questo caso un ramo che era stato trasportato dal vento. Iniziai a correre pronta ad ucciderlo ma venni fermata da qualcuno, era Levi "Viola smettila è stata mangiata ormai non puoi fare niente e poi come pensi di vendicarti con un ramo" disse tirandomi quando il cappuccio cadde dalla mia testa e lui riuscì a vedermi in viso "Petra?!" Urlò ed iniziammo a lottare. Lui si butto su di me cercando di farmi cadere sprecciando la sua gamba destra sulla mia sinistra ma io saltai e riuscì ad evitarlo mentre cercai di attaccarlo con il ramo che lui evitò. Levi uccideva i giganti che ci capitavano davanti e combattevamo tra di noi finché io non presi il primo cavallo che mi capitò dinnanzi e scappai, Levi fece lo stesso per inseguirmi. La pioggia era asfissiante, mi sentivo sempre peggio e non riuscivo a respirare bene "Petra! Petra! Smettila e fermati!" Urlò Levi che cercava di avvicinarsi a me il più possibile "No" risposi io con un filo di voce. "Petra smettila!" Urlava lui sempre più forte ma la mia risposta non cambiava. Stavamo ancora correndo quando io caddi dal cavallo. "PETRA!" Urlò Levi che si gettò dal cavallo non appena mi vide per terra. "Petra! Petra rispondi!" Urlava lui, io riuscì ad aprire gli occhi
LEVI'S POV
"Che stupida che sono, se te l'avrei detto non sarebbe andata così" disse Petra in preda alle lacrime "Cosa, cosa devi dirmi?" Domandai io "Non era vero che stavo bene, ho una rara malattia che presto mi avrebbe portato alla morte" disse lei, io spalancai gli occhi all'udire di quelle parole "Però i dottori dissero che se avrei fatto delle cure ,costose, sarei potuta vivere per qualche anno in più" disse lei singhiozzante. "N-no non è vero! Non puoi morire! Te le pagherò io le cure per curarti farò di tutto m-ma tu non puoi morire!" Urlai io, le lacrime iniziarono a scendere anche sul mio volto che il più delle volte era impassibile. "Piangi? Per me?" Disse ridacchiando, io non risposi la guardavo soltanto e la stringevo fra le mie mani "Levi dici qualcosa" disse lei "Ti amo" risposi io, lei assumette un'espressione quasi terrorizzata "Sono felice di aver potuto sentire queste parole provenire dalla tua bocca almeno per una volta" disse Petra che aumentò il pianto "Non morire ti prego!" Dissi io avvicinando il suo corpo a me "Avrei voluto sentirmi dire anche 'mamma' per una volta" disse accarezzando la mia guancia quando il suo braccio cadde a terra e i suoi occhi si chiusero, per sempre. "PETRA! PETRAAAAA!" Urlai in preda al panico e alle lacrime che scendevano sul mio volto come una cascata. Quando mi resi conto che mi aveva abbandonato avvicinai il suo corpo a me e iniziai ad urlare e piangere come mai avevo fatto in vita mia. Hanji e gli altri sopravvissuti mi raggiunsero dopo e rabbrividirono al solo pensiero del perché io stessi piangendo in quel modo.
-IL GIORNO DOPO-
Il giorno dopo rientrammo nelle mura, io camminavo a sguardo basso quando il padre di Petra si avvicinò a me "Levi so che sei appena tornato ma vedi potresti andare a prendere Petra a casa di quella sua amica sai è per questo che mi ha lasciato la bambina in affidazione" disse il vecchio mostrandomi la bimba che però io non guardai per evitare di ricordare Petra "E così Petra a voi ha detto che andava a casa di un'amica?" Chiesi io, il vecchio annuì "Portate il mio cavallo nella stanza io devo informare il signore" dissi dandogli il cavallo. Eravamo seduti uno di fronte all'altro, regnava il silenzio quando io gli dissi la frase "Petra è morta, si è infiltrata nel corpo di ricerca e nessuno l'aveva notato" dissi secco per poi alzarmi dalla sedia, recuperare la bambina e uscire dalla porta dicendo solo "Condoglianze".
Era notte e la bambina piangeva continuamente nella sua culla e io ero nel letto da solo, senza Petra che piangeva o che non riusciva a dormire. Divenni arrabbiato e triste solo al pensiero di quello che era successo e la bambina che continuava a piangere di certo non migliorava la situazione. "BASTA! NE HO ABBASTANZA DI TE PIDOCCHIO!" Urlai dando un calcio alla culla poi mi resi conto di ciò che avevo fatto "Scusa Kuchel, scusa Petra" dissi piangendo perché gli uomini che ti sembrano senza cuore in realtà sono quelli che soffrono di più di tutti ma che non lo mostrano.
ANGOLO AUTRICE
Non uccidetemi! So che avevo detto sotto alcuni commenti che Petra non sarebbe morta ma io non posso dirvi di sì altrimenti è spoiler! La storia va avanti ancora per molto quindi non è finita o quasi perché ci manca ancora un bel po'.
-Mirai
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Cherry tree《Rivetra》Snk
Fanfiction{COMPLETATA} Petra Ral è una giovane cadetta che deve passare il diploma insieme ai suoi amici ma succederà qualcosa che cambierà il futuro della ragazza in meglio o in peggio...