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Il mattino dopo mi svegliai sul divano, ero nuda, i miei capelli erano spettinati, sporchi, Alex, anche lui nudo stava dormendo sulla poltrona, mi passai una mano sulla fonte dopo di che mi diressi in bagno per fare una doccia.

Scesi in salotto in accappatoio, avevo preso dei vestiti per Alex, infondo ci tenevo a lui, alla nostra amicizia che c'era stata molti anni prima.

Lo scrollai leggermente, lui si svegliò.

"Ehi ti ho portato dei vestiti" gli sussurrai.

"Grazie" disse prendendoli.

Andai in cucina, in quel momento la mia fame era pari a zero, così ritornai in salotto e mi sedetti sul divano dove adesso c'era anche Alex, appoggiai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi.

"Mi dispiace, mi sono comportato così male nei tuoi confronti, tu ci sei sempre stata per me" disse sincero.

"Alex, è okay" dissi lasciandogli un soffice bacio sulle labbra.

"Ti voglio bene" mi disse lui stringendomi.

"Anche io te ne voglio" gli sorrisi.

"Devo andare non so quando tornerò" dissi.

"Posso venire con te?" chiese.

"Non lo so..." ribadì insicura.

"Ti potrei far conoscere Oliver, l'ho conosciuto in discoteca è un ragazzo davvero dolce" dissi consapevole del fatto che anche Ethan era lì ed era per questo che ero insicura sul fatto di portare Alex con me.

Uscimmo di casa e ci dirigemmo verso l'appartamento di Oliver, avevo riallacciato il legame che avevo con Alex così facilmente, l'avevo perdonato così facilmente, ma da come lo conoscevo sapevo che adesso sarebbe stato più attento, attento a non ferirmi.

Mise una mano sul mio sedere ed io misi un braccio dietro la sua schiena, dopo vari minuti arrivammo e lui si staccò da me per salire le scale, arrivati al primo piano suonai il campanello.

"Skye, sei arrivata! Ti ho aspettato tutta la notte insieme ad Ethan" disse con il respiro irregolare.

"Non mi avevi detto che c'era anche Ethan" mi sussurrò all'orecchio Alex.

"E lui è.." disse Oliver indicando Alex.

"Oh lui è un mio amico" dissi girandomi verso Alex e sorridendogli.

Ethan era sul divano, stava guardando la scena, i suoi occhi erano puntati su di me, si passo il pollice sul labbro umido e si sistemò sul divano.

"Oliver, io starò da Alex per un po', okay? Verrò a trovarti ogni tanto" dissi avvicinandomi a lui.

"Oh okay" disse lui, sembrò rimanerci male.

"Volete stare un po' qua? Magari prendere un caffè" chiese Ethan con tono di sfida guardando Alex, era estremamente geloso si poteva vedere da un kilometro di distanza.

"No, siamo apposto" dissi secca, aprii la porta, però prima mi girai ed abbracciai Oliver.

Alex ed io tornammo a casa, lui andò in bagno per farsi una doccia, io andai in camera e mi sdraiai sul suo grande letto.

Lui arrivò in camera, aveva un asciugamano legato in vita, i suoi capelli bagnati ricadevano sul suo volto e delle goccioline coprivano il suo corpo.

"Dove sono andati a finire tutti? Intendo tutte quelle ragazzi e ragazze che avevi ospitato" domandai.

"Sono partiti, restavano qui temporaneamente, ma adesso non è importante" disse lui con un sorrisetto ed io mi morsi il labbro.

Si avvicinò me infilando una mano sotto al mio maglione.

"Tu lo sai che esistono i reggiseni?" disse lui con un sorrisetto, quasi una risata.

"Mh" mugolai, presa troppo dalla sua mano sul mio petto.

Mi sfilò il maglione e la canottiera, dopo di che i pantaloni e le mutande, le sue mani toccavano il mio corpo, gli levai l'asciugamano, poi mi bloccai.

"Non ti sembra sbagliato, sento che questa situazione è fottutamente sbagliata" dissi con l'ansia nelle nelle vene e l'angoscia che cresceva dentro di me.

"Nei confronti di Ethan? No, quello che ti ha fatto è una cosa orribile, oltre averti picchiata per oltre tre anni è anche andata a letto con un'altra ragazza, mentre diceva di amarti" disse lui sicuro.

"Hai ragione, però provo qualcosa per lui.." dissi i miei occhi si inumidirono.

"Skye" mi richiamò passando una mano sulla mia guancia, si levò dal letto è si andò a mettere dei boxer, mi rinfilai il maglione e i leggings e mi misi sotto alle coperte dopo qualche secondo Alex venne lì con me e mi abbracciò, iniziai a piangere e lui iniziò a confortarmi, nonostante tutto lui si era fermato, aveva capito che avevo bisogno di una spalla su cui piangere e ora ero nel letto abbracciato a lui mentre lacrime amare piovevano dai miei occhi.

Take me away - E.D.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora