Prologo.

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Mathilda's pov.
"Venga, si accomodi pure qui" mi informa quella che penso sia una delle domestiche della casa.
Indossa una divisa, un classico vestito nero fino a sopra il ginocchio, un grembiule bianco, ed in testa una coroncina sempre bianca come ornamento ai capelli raccolti in un elegante chignon basso. La classica divisa delle domestiche dei film, penso. Avrà sui quarant'anni, capelli castani, portamento elegante e si vede che è madre di famiglia. Mentre ragiono su queste cose mi sento chiamare da un maggiordomo, questo avrà all'incirca la mia età e non è nemmeno brutto, basta devo concentrarmi "Signorina Cooper, potrebbe seguirmi? La Signora la aspetta nella sala accanto." Mentre raggiungo la porta in legno massiccio nel corridoio alla mia destra penso: Pronta per la nuova vita cara Mathilda? No, certo che no. La porta si apre, entro nella stanza.
3,2,1... Si va in scena. Mi siedo e inizio a parlare "Piacere Mathilda Cooper, sono qui per il posto di lavoro come domestica." La signora dai capelli biondi e il tailleur blu elettrico dall'altra parte della scrivania mi squadra dalla testa ai piedi e poi mi risponde con tono gentile ma severo "E' un piacere conoscerla Signora Cooper..." "Signorina" la interrompo io "Oh mi perdoni, Signorina Cooper. Tornando a noi: perché pensa di essere adatta per questo lavoro?" "Be' ho lavorato nelle casate più prestigiose del mondo, e nessuno è rimasto insoddisfatto del mio lavoro. Anche se purtroppo mi sono dovuta trasferire qui in Australia per motivi di famiglia che non starò a dirvi, i sovrani dell'Alaska per cui lavoravo ci hanno tenuto a scrivere questa lettera di raccomandazioni da farle avere, sicuri che lei mi avrebbe potuto assumere, Signora Hemmings." Concludo il mio discorso passandole la lettera chiusa con il timbro della famiglia reale certa che mi avrebbe assunta, in quanto il Re e la Regina dell'Alaska (seppur uno stato lontano) hanno molta influenza sul resto del mondo. La padrona di casa mi fa accomodare di nuovo nella stanza di prima, dove aspetto per venti minuti buoni quando lei mi raggiunge "Perfetto, dopo aver letto le sue referenze che credo siano più che valide ho deciso insieme a mio marito di assumerla. Comincerà domani alle 8.00 precise. Ora può tornare in albergo e domattina porterà tutti i suoi effetti personali qui. Troverà un'altra domestica che le spiegherà tutto. Grazie, a domani Signorina Cooper." "Grazie a lei, arrivederci." Rispondo cortesemente per poi essere accompagnata fuori dalla reggia e prendere un taxi per l'albergo. Appena entrata in camera faccio una doccia veloce metto una tuta al posto di quello stupido vestito elegante con i tacchi infernali (ammetto che sono belli ed eleganti ma niente batte le mie vans) che ho dovuto mettere al colloquio, lego i miei capelli rossi, lunghi e abbastanza ricci, come sempre indomabili, in una crocchia disordinata (dato che faccio fatica a riposare con i capelli slegati) mi fiondo nel letto cercando di dormire anche se mille pensieri riguardo al nuovo lavoro che inizierò proprio domani mi frullano in testa.

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Hi, people.
È la prima storia che pubblico e spero vi piaccia.
La ragazza sopra in foto è come ho immaginato io Mathilda.
Fatemi sapere i vostri pareri commentando e mettete tante stelline!
With love,
-Mat. 🖤

Double life. || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora