Mathilda's pov.
Faccio un respiro profondo, per poi girarmi e sembrare impassibile. "Grazie. Anche tu sei davvero elegante." Esclamo sorridendo. Indossa uno smoking completamente nero con papillon grigio. Sorride, con quella dannata fossetta. "Grazie, come procede il tutto?" Chiede come se nulla fosse. "Nella norma, anche se i piedi iniziano a fare male." Lui sta per rispondere quando sentiamo una voce. "Altezza reale, su un sorriso per una bella foto con il damerino più richiesto del mondo!" Uno dei fotografi, un classico. Se possono dare uno scoop lo fanno volentieri. Io e Luke ci guardiamo e per qualche secondo scatta la complicità che avevamo perso. Ci spostiamo un po' dal tavolo e ci mettiamo dove dice il fotografo. Mi avvolge con il braccio sulla vita e mentre lui mi bacia sulla guancia io faccio la linguaccia, il flash della fotocamera e poi come se niente fosse. "Be' sono venuto a dirti che la festa è davvero bella, so che hai contribuito." Dice grattandosi la testa, nemmeno il tempo di ringraziarlo che scompare. Il ricevimento continua tra immensi discorsi, portate infinite, balli nei momenti vuoti e complimenti da parte delle persone che mi incrociano. Sto andando a controllare il trucco in bagno, quando passando davanti ad una porta socchiusa sento delle voci. "Non posso farlo, mi serve quell'eredità!" Una voce conosciuta. Metto una mano sulla bocca, sconvolta. Mi avvicino. Mi affretto a prendere il cellulare dalla borsa. "Ma hai detto di amarmi." Una donna. Faccio partire la registrazione. "È vero, ti amo Kathy, ma ho bisogno di abbindolarla e sposarla o la mia famiglia andrà in bancarotta. Capisci, lei è la futura regina e ho bisogno della sua ricchezza. Ho bisogno della sua fama, dei suoi soldi. Non mi frega niente di lei." Mi giro per scappare in bagno a piangere, sono abituata ad essere usata per quello che possiedo ma tutte le volte mi distrugge. Con gli occhi appannati, stoppo il cellulare e lo blocco. Aumento il passo mentre le lacrime iniziano a scendere e mi scontro con qualcuno. Mi aspetto di sentire uno 'Scusi vostra altezza' seguito da un inchino ma sento solo uno "Ehi, stai bene?" Passo la mano sulla guancia e raddrizzo la schiena. "Certamente, Lucas." Sorrido tirata. "Davvero, è successo qualcosa?" Io risblocco il telefono, e faccio partire la registrazione di poco prima. Risentirlo mi fa stare ancora più male. "Adesso lo uccido!" Fa per partire, ma lo ferma un mio singhiozzo. "Nono, non fare così." Faccio di no con la testa. "S-sto bene." "Si come no e io sono moro." Sorrido. "Mi dispiace. Davvero, mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto passare." Singhiozzo di nuovo. "Non sono proprio capace di fare ne la domestica e nemmeno la principessa in modo dignitoso." Mette due dita sotto il mio mento e mi solleva la testa. "Sei perfetta in entrambi i modi, okay? Ora fai un respiro profondo, raddrizza le spalle e fai vedere a quello stronzo del tuo ormai ex ragazzo cosa si è perso." Lo ringrazio e faccio ciò che mi dice, passo dal bagno a sistemarmi ed esco di nuovo nella sala principale. Tocca a me fare il discorso. Ritorno al mio posto e mi alzo battendo il cucchiaino sul bicchiere di cristallo. Tutti si zittiscono e la musica di abbassa notevolmente. "Buonasera a tutti! Non voglio fare discorsi su come siano importanti i matrimoni o cose del genere. Voglio solo dire quanto io sia felice per mio fratello, il fratello maggiore che tutti desidererebbero, quello che quando da piccolina ti cacciavi nei guai ti proteggeva con papà e mamma, quello che quando facevi il maschiaccio ti toglieva la terra dalla faccia al posto di rimproverarti perché saresti dovuta essere in casa ad imparare come si cammina sui tacchi con i libri sulla testa, quello che quando da adolescente stavi male era sempre pronto ad aiutarti. Auguro a tutti un fratello come il mio, e un' amore come quello suo e di Mali-Koa. Auguro a tutti di essere felici come lo sono loro, perché il loro amore va al di sopra della ricchezza e dei beni materiali. Va al di sopra di ogni cosa. Che non si basa su quanto una persona possiede ma sulla complicità che si ha." Incrocio lo sguardo di Albert che sembra aver intuito qualcosa, appena sarà finito tutto mi sentirà per bene. "Qualche tempo fa i miei genitori, a causa dei miei comportamenti che tutti ricordate e di cui vado ancora fiera.." Risata generale, dalle cameriere ai lords. "..mi hanno spedito dall'altra parte del mondo in incognito come domestica. E lo so che state pensando quanto questo sia un oltraggio, ma io non potrei essere più grata al Re e alla Regina. Grazie alla loro punizione ho imparato che non importa a quale rango di appartiene, che lavoro si svolge, da che paese si proviene. Ho conosciuto persone a dir poco stupende." Faccio scorrere lo sguardo lungo i tavoli australiani, ogni singola persona che mi sorride con gli occhi lucidi come i miei. "E persone che non mi hanno trattata granché ma che ora hanno capito anche loro quanto il rango non sia importante. Auguro a tutti voi un'esperienza così, degli amici così, una famiglia così. Non giudicate un libro leggendo solo le prime due righe, ha tutta una storia da raccontare." Tutti si alzano in piedi applaudendo, io sorrido come non mai. Luke alza il calice con lo champagne e urla "Lunga vita alla principessa!" Seguito da tutto il salone. "Lunga vita alla principessa!" Scoppio a ridere e lui con me. Anche se a metri di distanza capisco che quello che voglio, in fondo, non è solo un amore come quello dei due sposini. Voglio l'amore di Luke. Solo il suo, per sempre. Voglio essere io quella con il vestito bianco e lui al mio fianco.•••
Hi people!
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento nonostante la mia assenza.
Aspetto le stelline e i commenti!
With love,
-Mat.
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Double life. || Luke Hemmings.
FanfictionMathilda Charlotte Eve Cooper Richardson, figlia dei sovrani dell'Alaska per punizione è costretta dai suoi genitori ad andare in Australia sotto copertura al servizio della famiglia più prestigiosa di quel continente. Riuscirà a sopportare la puniz...