"Così presto?" Chiedo "Certamente figliuola, prenditi il giorno libero usando la scusa di una visita." Mi rispondo i miei genitori, che si sono riuniti nello studio di mio padre per telefonarmi. Non li sentivo da un po' con la scusa della copertura, ma mi ha fatto piacere che mi abbiano contattata. Devono presenziare ad una delle tante stupide invenzioni dei ricchi per passare il tempo, ossia un ballo in maschera proprio qui in Australia, di conseguenza esigono che ci sia anche io per non sfigurare. Speriamo che la Signora Hemmings mi lasci il giorno libero. "D'accordo, chiederò il permesso e vi farò sapere al più presto." Rispondo sapendo di non poter fare altro, mi costringerebbero comunque. "Meraviglioso, cara." Risponde mio padre "Mi raccomando non stregarne troppi anche in Australia Eve!" Scherza mia madre. È sempre stata quella con cui ho un rapporto migliore ed anche l'unica che usa anche il mio terzo nome. "Promesso, ci sentiamo." Metto giù la chiamata e bussano alla porta della mia stanza. Apro e trovo Harriet e Anne "Ciao, bella addormentata!" Dopo ieri mattina che sono dovute venire in camera a svegliarmi dato che non avevo sentito la sveglia mi chiamano così. "Ero solo stanca, quante volte ve lo devo dire?" Dico sarcastica. "Sisi, certo." Borbottano. Scendiamo fino in cucina, quando mi ricordo di dover chiedere la giornata libera. Congedo le mie amiche che mi hanno detto di raggiungerle al secondo piano dopo aver parlato con 'il dittatore'. Arrivo davanti allo studio della Signora Hemmings e busso. "Avanti" si sente una voce ovattata dall'interno "Permesso?" Chiedo cortesemente ed entro "Ah ma allora sai essere educata quando vuoi." Oh, no. Non di nuovo. Entro e trovo il biondino cafone dell'altro giorno seduto sulla sedia di sua madre e altri due ragazzi a fargli compagnia. Uno sembra cinese o giù di lì, mentre l'altro ha i capelli rossi. Mah, se li sceglie bene gli amici, devo dire. "Non ancora tu. Devo parlare con tua madre aka il dittatore, sai dove si è cacciata?" Di solito non parlo così, ma con lui non ci riesco, tira fuori il peggio di me. I due ragazzi iniziano a ridere fino alle lacrime e tra gli spasmi riescono a dire cose tipo "Questa si che ha le palle!" "Ha capito tutto dalla vita!" "Chiama tua madre nello stesso modo in cui la chiamiamo noi!" "Ti fai dare del tu da una domestica?" Sorvolo sui commenti e faccio per ricominciare a parlare ma una ragazza dai capelli biondi e abbastanza alta entra interrompendomi. "Lasciali perdere. Piacere Mali-koa Hood." Mi allunga la mano, che afferro prontamente. "Mathilda Cooper." Rispondo. "Ah, quello con i capelli rossi è Michael Clifford e l'altro e mio fratello, Calum. Hood, Ovviamente." Mi informa. "Finalmente qualcuno di cortese e intelligente." Replico, la ragazza ride guardando i tre ragazzi. "Sono solo stupidi, davvero." "Se lo dici tu." Sta volta rido io. "Ehi, noi siamo qui!" Ci ricorda quello che penso sia Calum. "Sisi." Lo zittisco con una mano e mi giro verso sua sorella. "Sai per caso dove è finta la Signora Hemmings?" Il ragazzo dai capelli rossi, Michael se non sbaglio, si intromette. "Ti prego, ripeti come l'hai chiamata prima!" "Il dittatore." Replico con nonchalance. Mali-koa si fa una grossa risata ma mentre sta per rispondere entra la diretta interessata. "Ragazzi che ci fate qui? Soprattutto lei signorina Cooper." "Noi siamo solo passati per chiederti una cosa, ma svolgi prima il lavoro con la domestica. A dopo." Risponde Lucas che senza guardarmi esce, seguito dagli altri che a turno mi fanno un gesto di saluto o di incoraggiamento per parlare con la Signora Hemmings. Ogni tanto questa donna mi ricorda mio padre: è di animo molto buono, ma non è propenso all'affetto e tiene un sacco all'apparenza. "Buongiorno Signora. Volevo chiederle se cortesemente mi potrebbe lasciare un giorno libero per una visita che devo fare domani. Mi scuso in anticipo per il poco preavviso." "Non c'è problema, tanto domani tutti noi non saremo a casa quindi non ci saranno problemi se c'è una domestica in meno." Risponde dopo aver ragionato qualche secondo. "Grazie infinite. Con permesso..." mi avvicino alla porta per uscire aspettando il suo consenso "Oh, certo. Vai pure." Risponde facendo un gesto poco interessato con la mano andando avanti a leggere dei documenti. Esco dalla stanza, tirando un sospiro di sollievo e raggiungo Harriet e Anne dove mi avevano detto prima. Una volta arrivata, le aiuto nelle pulizie e a sistemare le stanze. "Ragazze domani io non ci sarò, ho una visita." Le informo mentre pulisco l'ennesima vetrata "E la Signora lo sa?" Chiede Anne allibita lasciando cadere per terra lo straccio che aveva in mano "Certo, ho appena finito di parlarle." "Ti ha lasciato il giorno libero quindi?" Chiede Harriet con gli occhi spalancati. "Ma vi siete rincitrullite o cosa? Mi ha detto che dato che domani tutta la famiglia non ci sarà non cambia nulla se c'è una domestica in più o in meno." Spiego, anche se loro sono ancora incredule. "Non è mai successo che la Signora Hemmings lasciasse un giorno libero con così poco preavviso. Solitamente bisogna chiederglielo molto tempo prima presentando il foglio del dottore in questione." Spiega Anne. "Stai simpatica ai vecchi, questo è poco ma sicuro." Conclude Harriet. "Ma smettetela, probabilmente non le servivo domani e mi ha lasciata andare. O semplicemente essendo nuova non mi ha fatto storie." Replico anche se mille dubbi mi frullano per la testa. Non posso permettermi di perdere la copertura o le conseguenze saranno disastrose, i miei genitori l'hanno detto chiaramente. Che quella donna avesse intuito qualcosa? Che suo figlio avesse indagato su di me? E se lei avesse già capito tutto? Devo capirne sicuramente di più.
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INTONSOOOO, altra parola che adoro dire. Non prendetemi per spastica, please!
Hi, people!
Sto cercando di studiare Economia e come potete immaginare sto fallendo miseramente.
Quiiindi, questo è un capitolo di passaggio e non c'è granché oltre alla presentazione di altri personaggi ma nel prossimo penso ci sarà il ballo in maschera.
Che qualcuno abbia già scoperto Mathilda? Quali sono le conseguenze disastrose di cui parla?
Mah, vedremo!
Se vi va passate dalla storia di itsmendeszone 🖤
Alla prossima!
With love,
-Mat.
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Double life. || Luke Hemmings.
FanfictionMathilda Charlotte Eve Cooper Richardson, figlia dei sovrani dell'Alaska per punizione è costretta dai suoi genitori ad andare in Australia sotto copertura al servizio della famiglia più prestigiosa di quel continente. Riuscirà a sopportare la puniz...