Cassie.

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Luke's pov.
Mi do una sistemata allo specchio e noto con stupore come una doccia fresca e degli abiti decenti possano cambiare così tanto una persona. Indosso jeans neri, scarpe nere e camicia a pois sbottonata fino a metà petto e un giubbotto di pelle nera. Capelli ricci come sempre e il piercing che brilla alla luce, prendo le chiavi della machina e il cellulare e scendo fino ad arrivare alla porta d'ingresso. Salgo sul Range Rover e mi dirigo in centro, ci impiego più del previsto dato il traffico che non pensavo ci fosse. Parcheggio la macchina nel primo posto vicino al ritrovo dove di solito ci aspettiamo io e Cassie. Mi sudano le mani, non so cosa possa succedere e non vorrei che litigassimo di nuovo solo perché io sono un coglione. Percorro la via e riesco già a vederla davanti alla nostra panchina, in piedi che giocherella con quel maledetto anello al pollice. I capelli dritti tinti di un rosso fuoco che sfuma in biondo, una volta castani e più lunghi ora arrivano al collo più lunghi davanti e più corti dietro, infine una frangia incornicia il suo volto fine. Indossa una felpa lunga che le fa da vestito color cipria e una pelliccia grigia abbinata alle scarpe con tacco non troppo alto e alla borsa. Appena si accorge di me alza lo sguardo e rivedo quegli occhi che tanto mi hanno fatto dannare. Quel color caramello che cambia in base al tempo e al suo umore. È truccata quanto serve, cioè il minimo indispensabile come suo solito. Sorride "Ciao straniero." Io ricambio il sorriso. "Buon pomeriggio signorina." A quel punto entrambi scoppiamo a ridere e ci abbracciamo, baciandoci sulle guance. "Allora cosa mi racconti Hemmings?" Mentre parla noto che il piercing alla lingua è sempre al suo posto, non è cambiata per niente. Ci sediamo sulla panchina e tra risate e ricordi le racconto le mie ultime vicende, e le spiego il mio piano che dopo un po' di timore sembra accettare molto volentieri. D'altronde ci siamo sempre aiutati, anche su queste cose. La vendetta sarà messa in atto proprio questa sera.




Metto uno degli smoking che ho nell'armadio, decido di indossare quello tutto nero con una camicia militare al di sotto come faccio sempre la sbottono e sistemo i capelli. Recupero ciò che mi serve ed esco, la limousine mi aspetta già così salgo e mando un messaggio a Cassie dicendole che sto partendo di farsi trovare pronta. Una volta sotto casa sua sale in macchina e mi sorride. "Buonasera." "Quando intendevo di far capire alla mia ex che sono passato anche io oltre non intendevo che tu fossi così elegante, wow." Lei ride. "Avevo capito che volevi farle rodere, ma se non va bene mi cambio." Io scuoto la testa, sempre la solita. "Nono, va più che bene così." Lei ride ancora, il rossetto rosso fuoco opaco in sintonia con i capelli le fa sembrare le labbra ancora più carnose mentre il trucco degli occhi è semplice ma li rende ancora più belli. Indossa una tuta intera da sera, blu che cade suoi punti giusti cosparsa di brillantini con uno scollo vertiginoso che non lascia nulla all'immaginazione e le arriva fino allo stomaco senza reggiseno al di sotto, ovviamente. Pelliccia, pochette e scarpe col tacco abbinate come sempre, di un color cipria simile all'abito del pomeriggio. L'autista guida secondo le indicazione che gli ho dato poco prima, mentre noi spiccichiamo qualche parola forse un po' in imbarazzo per questa situazione. Arriviamo al ristorante e ci sediamo, ordinando qualcosa di semplice e buono. Chiacchieriamo tutta la cena di quello che ci siamo persi l'uno dell'altra nel periodo di lontananza. Pago il conto per entrambi, ed usciamo dopo aver rimesso le giacche. La prendo per mano e lei mi sorride scoccandomi un occhiolino. Appena varchiamo la soglia i flash ci abbagliano e camminiamo veloci sempre tenendoci per mano, interpretando la coppietta felice. Giriamo per le strade, e raggiungiamo la fontana. Proprio quella fontana, mia e di Eve. Non so nemmeno se chiamarla così o con quale altro suo nome. Dopo essermi assicurato che fosse pieno di paparazzi dietro i cespugli, sfioro la guancia di Cassie con la mia mano. "Se vuoi sei ancora in tempo per tirarti indietro." Lei fa di no con la testa e sorride. "Sai che farei tutto per te, e questo ne fa parte." Sussurra. Io sorrido cercando di essere naturale e mi avvicino al suo viso baciandola. Lei ricambia come  d'accordo, ed io sento il vuoto più totale dentro di me. Sento come se avessi una voragine nel petto perché quelle che sto baciando non sono le labbra che vorrei baciare, perché quando riapro gli occhi non vedo quel viso sfacciato pieno di lentiggini. Cassie sorride imbarazzata e poi mi sussurra un "Sei sicuro?" sorridendo per non far capire nulla. "Certo, sai che quando mi fisso nulla mi può fermare." Lei sorride accarezzandomi capelli ed io testardo, intraprendo il piano di cui sicuramente mi pentirò. Ormai non importa più nulla perché lei non c'è, non fa più parte di me.

•••
Hi people!
Todo bien?
Io sono a casa malata, perciò se volete farmi compagnia siete ben accetti!
Cosa ne pensate di Cassie? Secondo voi come reagirà Mathilda al comportamento di Luke?
SCUSATE PER L'ASSENZA.
Vi amo.
With love,
-Mat.

Double life. || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora