Vendetta.

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Questo capitolo è per FuckIwantahug, chiedo perdono per la mia assenza ultimamente.
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Luke's pov.
Spengo l'aggeggio infernale e mi giro dall'altra parte anche se sono consapevole che non riuscirò più a prendere sonno. Tutte le notti da quando lei se n'è andata faccio fatica a dormire, se mi addormento lo faccio all'alba e poi dopo qualche ora suona la sveglia. Rassegnato mi alzo, vado in bagno e mi faccio una doccia veloce. Mi asciugo e torno in camera, indosso un paio di boxer puliti, dei jeans neri e una maglia grigia. Non mi guardo nemmeno allo specchio, tanto sono sempre più bianco e con più occhiaie. Recupero il cellulare ed esco dalla stanza. Scendo fino ad arrivare in sala da pranzo dove è rimasto apparecchiato solo il mio posto, segno che i miei famigliari sono già tutti svegli ed hanno fatto tutti colazione. Di sicuro e meglio così almeno posso rimanere in pace da solo. Dall'umiliazione con i Richardson i miei genitori sono molto più generosi con le persone al loro servizio, forse è servito a qualcosa. Appena mi siedo una domestica mi porta la mia colazione che tocco a malapena. Tutte le volte che vedo una persona con quella divisa mi viene la nausea perché la associo a lei. La associo a tutte le volte che gliel'ho tolta. La associo al suo profumo. Poi mi ricordo di quanto stata perfida e cerco di scacciare tutto dalla mente, ma è troppo complicato. Sto cercando di convincere mia madre a cambiarle con la scusa che sono troppo scomode e che se vuole il bene dei suoi dipendenti deve fare anche quello, ci sto riuscendo. Spero di non vedere più gente con addosso quegli abiti. Rispondo a Mike che li raggiungerò dopo pranzo e poi prendo il solito quotidiano dal posto di mio padre per leggere le novità del giorno.
Appena lo apro rimango sconvolto. Solo due settimane e lei mi ripaga così, avrei dovuto immaginarlo. In prima pagina un titolo a caratteri cubitali mi sorprende.

"La principessa dell'Alaska avrà messo la testa a posto?" 

Sotto diverse foto sue con un ragazzo, in un locale molto rinomato. Prima per mano per strada, poi a chiacchierare nel ristorante ed infine mentre salgono in limousine. Sempre più senza parole continuo a leggere.

"Paparazzata ieri notte l'incantevole principessa dell'Alaska con il coetaneo Albert William Thompson. Il giovane, figlio di aristocratici immigrati in Alaska diverse generazioni fa è sempre stato ben accolto dalla famiglia reale in quanto anche i suoi genitori hanno buoni rapporti con i Richardson. I due hanno raggiunto il locale più importante della città a bordo di una lussuosa limousine per un aperitivo, poi prolungato in cena. Dopo essere rimasti a chiacchierare a lungo il gentiluomo ha accompagnato a casa l'erede al trono, completando così un appuntamento romantico che sembra essere andato a gonfie vele. Di certo non si fanno mancare nulla e sembrano davvero affiatati. Auguriamo tutto il meglio alla nuova coppia che si sta formando e a quella che tra poco si sposerà! Che la futura sovrana sia finalmente riuscita a mettere la testa a posto, soprattutto dopo la non tanto lontana scappatella in compagnia del ribelle di casa Hemmings avvenuta qualche mese fa? Sicuramente vi terremo aggiornati, sia sulla nuova coppia sia sulle celebrazioni del futuro ed imminente re."

Cerco di riprendermi ma tutto quello che riesco a fare è fissare quelle fottute fotografie, fino ad osservarne ogni minimo particolare. Lei è tanto splendida quanto cattiva e io che tutti i giorni mi maledico perché ci sono cascato. Tiro un pugno sul tavolo per che rimbomba per tutta la stanza e poi appoggio la testa sul legno freddo chiudendo gli occhi. La rialzo di scatto quando mi viene un illuminazione, sgranando gli occhi e sorridendo sentendo già il sapore dolce della vendetta in bocca. Be' se vuole far capire al mondo che mi ha dimenticato, allora lo farò anche io. Scrivo subito a Mike che purtroppo ho avuto un contrattempo e non posso andare da loro dopo pranzo. Poi apro quel contatto, quel maledetto contatto che tanto volte ho voluto cancellare ma non ci sono riuscito. Premo il tasto delle chiamate e porto il cellulare all'orecchio, sentendo i 'bip' c'è segnano la chiamata in corso. La sua voce, che da troppo tempo non sentivo risponde. "Pronto?" Posso immaginarla mentre giocherella con l'anello che porta sempre sul pollice. Io mi schiarisco la gola e prendo un respiro. "Ehi, Cassie! Ti disturbo? Tutto bene?" Lei risponde subito. "Certo che non mi disturbi! Tutto a meraviglia, tu?" Io colgo l'occasione raccattando tutto il coraggio e la dignità rimasta. "Tutto nella norma, diciamo. Ascolta devo chiederti un favore. So che sei l'unica che può darmi una mano, e giuro che ormai la cotta per te mi è passata." La sento ridere e sorrido anche io. "Okay, Luke. Non c'è problema, sai che farei di tutto per il mio migliore amico anche se non ci sentiamo da diverso tempo." Io sorrido, raddrizzandomi sulla sedia. "Perfetto, ti adoro lo sai vero? Facciamo uno dei nostri giri in centro oggi dopo pranzo?" La sento sorridere mentre parla. "Ti adoro anche io, e poi sono curiosa di sentire cosa hai bisogno!" A quel punto sorrido io. "Sei sempre la solita, a dopo Cass!" "A dopo Lukey!" Rilascio tutta l"aria che ho in corpo e sorrido, speriamo almeno che il piano che ho in mente funzioni. Mi è sembrato strano parlarle dopo tutto questo tempo. Anche se ormai anche io la vedo solo come un'amica e una sorella, non è sempre stato così.

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Hi, peopleee!
Chi sarà mai Cassie? Cosa vorrà Luke da lei?
Aspetto stelline e commenti, come sempre!
With love,
-Mat.

Double life. || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora