Mathilda's pov.
Inizio a sistemare in modo ordinato tutte le mie cose nelle varie valigie che mi ero portata, prendo anche tutto quello che avevo messo negli altri mobili e la camera ora sembra quasi senza vita. Lascio nell'armadio solo le divise. Lascio fuori solo le cose che mi serviranno per vestirmi dopo un bel bagno. Chiudo a chiave la porta della camera, non voglio essere disturbata fino all'arrivo dei miei genitori. Entro in bagno, riempio la vasca, entro e mi godo quel momento. Quando esco dalla vasca mi asciugo, liscio i capelli come mi è stato insegnato e li lego in una coda alta, mi trucco con una base per coprire in parte le lentiggini, una riga di eye-liner, un po' di mascara e del rossetto nude. Esco dal bagno e prendo i vestiti lasciati fuori prima. Indosso il vestito color corallo, aderente a tubino che arriva sotto al ginocchio che mi aveva regalato la mamma di Celeste e dei tacchi a spillo molto alti neri. Aggiungo l'orologio e la parure d'oro che si addice di più all'outfit. Prendo il cellulare e controllo l'ora, i miei non dovrebbero metterci ancora molto. Ricontrollo un attimo di aver preso tutto e mi sale un po' di malinconia, lascerò un pezzo del mio cuore qui anche se non voglio ammetterlo. Mi arriva un messaggio da Mark, gli manca poco. Perfetto, prendo la pelliccia nera lasciata fuori per il freddo dell'Alaska e me la adagio sulle spalle. Lascio le valigie in camera, me le verranno a prendere. Apro la porta e faccio un respiro profondo. Si va in scena. Esco e tutte le persone che incontro mi guardano, stranite e stupefatte parlottando tra loro. Scendo le scalinate con il rimbombo dei miei tacchi per tutta la villa. Cammino piano cercando di attirare più occhi possibili. Una domestica che probabilmente ha creduto a quello che ho detto prima mi apre il portone e io arrivo fuori appena in tempo per l'arrivo del jet dei miei. Sorrido istintivamente, sentendomi protetta. Atterrano e il portellone si apre facendo uscire gli assistenti dei miei e i bodyguard seguiti dalla mia famiglia tutta in tiro per l'occasione. Mio padre in un completo blu, mio fratello con una camicia grigio chiaro e dei pantaloni grigio più scuro e mia madre con un tailleur pesca e delle scarpe bianche che si abbinano alla camicetta che porta. Avanzano in linea con il vento addosso come nei film. Tutto il rumore ha radunato le persone che c'erano anche prima, compresa la famiglia Hemmings. Le mie guardie del corpo arrivano e si posizionano dietro di me, salutandomi come sempre con un 'Salve signorina.' E io gli sorrido. La mia famiglia mi raggiunge seguita dalle scorte. Ci salutiamo abbracciandoci anche se sappiamo che gli affetti saranno per dopo. Mia madre si gira verso la famiglia Australiana, ma prima mi lascia un occhiolino. "Buongiorno a tutti." Sorridendo alla schiera di lavoratori in divisa, loro non abituati a ricevere queste attenzioni dai padroni rimangono un po' impauriti e non rispondono limitandosi a stare in silenzio e ad osservare la scena. "Sono venuta a sapere che la mia figliuola ha accidentalmente rotto un pezzo di un tuo lampadario, cara Liz." Lei subito si guarda intorno, capendo di essere nei guai. Quello che non sa è che stiamo solo facendo scena per fare abbassare la cresta a tutta la sua stirpe e che di solito non ci abbassiamo a questi livelli. "Non c'è alcun problema Signora Richardson, lo aggiusteranno i maggiordomi." Mia madre fa un gesto con la mano e gli assistenti si dirigono verso il jet, tirando fuori un carico abbastanza fragile. "Mi permetta di regalarle 50 pezzi di ricambio per il vostro lampadario. Sa a quanto pare mia figlia non conosce il valore di quell'oggetto non essendo importante o ricca." Liz, sempre più imbarazzata e umiliata cerca di difendersi. "Non intendevo dire quello Signora, davvero." Mio padre prende la parola. "Non importa quello che volevate dire, avreste potuto dirlo a qualsiasi altra domestica o maggiordomo e non sarebbe andato comunque bene. Tutti hanno diritto a essere trattati con dignità." I maggiordomi e le domestiche iniziano a sorridere e annuire mentre la Signora Hemmings annuisce poco convinta e il marito sta in silenzio consapevole che qualsiasi cosa dica sarebbe inutile e i figli mi guardano, mentre io faccio finta di nulla. Celeste mi sorride e io ricambio. "Spero che siate talmente gentili da far accompagnare George a prendere gli effetti personali di mia figlia, verrà a casa con noi." "Lo capisco perfettamente." Interviene il Signor Hemmings e manda una domestica ad aiutarlo. Mia mamma decide di essere ancora più sfacciata ed esclama. "Celeste! Tesoro, tutto bene? Come stanno i tuoi? Spero passiate presto a trovarci!" Lei sorride, conoscendo mia madre e le regge il gioco mentre Liz si fa sempre più piccola nel suo tailleur. "Molto bene grazie, sono davvero felici per il matrimonio." Mio fratello sorride. "Come lo sono tutti, vi aspettiamo Signori Hemmings. Nonostante tutto, siete stati invitati prima di questo disguido." Lascio uno sguardo a mia mamma che capisce al volo e mi da il consenso, mi avvicino a Harriet, Anne, Dominique e Ashton che sono tutti vicini a guardare la scena sbalorditi. "So che sarete arrabbiati con me, ma se l'ho fatto un motivo c'è. Vorrei che veniate al matrimonio di Mark, potrò spiegarvi tutto meglio. Vi voglio bene, grazie di tutto." Loro sorridono e annuiscono, anche se ancora straniti sonno comprensivi e accettano l'offerta. George ha finito di caricare tutto e i miei si dirigono verso il jet, io guardo per un secondo tutte le persone con cui ho avuto l'onore di lavorare e gli sorrido. Alcuni ricambiano altri no, non mi importa fa parte del mio compito. Non posso piacere a tutti. Abbraccio Celeste e lascio uno sguardo a Luke, sorridendo amaramente. Liz non mi guarda neanche, mi giro e mi incammino verso il jet a testa alta, cercando di fare bella figura, anche io circondata dalle guardie del corpo e dal mio assistente che mi aiuta a salire. La copertura è ufficialmente finita. Ora di tornare ala mia solita vita, sperando sia un bene.•••
Hi peopleee
Spero vi piaccia il capitolo, aspetto stelline e commenti!
Poor Luke :(
With love,
-Mat.
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Double life. || Luke Hemmings.
FanfictionMathilda Charlotte Eve Cooper Richardson, figlia dei sovrani dell'Alaska per punizione è costretta dai suoi genitori ad andare in Australia sotto copertura al servizio della famiglia più prestigiosa di quel continente. Riuscirà a sopportare la puniz...