Albert.

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Quello sopra non è lui ma era la foto che più si avvicinava.
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Charlotte's pov.
Dopo aver finito di lavorare, aver sistemato tutte le scartoffie e avvisato i miei che mon ci sarei stata per cena mi dirigo nelle mie stanze e decido di farmi un bagno rilassante. Me lo faccio preparare ed una volta pronto mi ci immergo subito dentro. Una delle poche cose che adoro di essere ricca sono questi bagni bollenti pieni di bagnoschiuma super costosi e petali di fiori che riescono sempre a lasciarmi un po' andare, a farmi rilassare veramente. A volte ci passo i pomeriggi e a volte mi ci addormento fino a che qualche domestica non bussa alla porta per assicurarsi che sia tutto a posto. Controllo l'ora sul cellulare appoggiato sul marmo vicino e noto di avere solo un'ora per prepararmi, così un po' scoraggiata per il poco relax esco dalla vasca. Non mi preoccupo di non bagnare in giro perché ormai non è più mio compito pulire, sto diventando apatica man mano che passano i giorni. Non mi importa più di niente, come se il mio cuore non fosse più dentro di me ma fosse rimasto da qualche parte. Ho anche qualche idea di dove possa essersi cacciato. Indosso l'accappatoio morbidissimo ed esco dal bagno dirigendomi in camera e poi nella mia cabina armadio. Indosso reggiseno e mutandine abbinate. Faccio scorrere tutti i miei abiti cercandone uno adatto per l'occasione, opto per un vestito blu con il corpetto e le maniche in pizzo, la schiena per metà scoperta con la gonna più corta davanti e più lunga dietro. Abbino delle scarpe con il tacco bianche e la pochette dello stesso tono. Una collana fine e degli orecchini abbinati, un anello in una mano e due braccialetti nel polso opposto. Mi trucco coprendo in gran parte le lentiggini, una linea di eye-liner, tanto mascara e un rossetto nude. Mi sono fatta lisciare i capelli raccogliendoli poi in una coda alta. Recupero le chiavi di casa, il portafoglio e infilo tutto nella borsa. Indosso la mia pelliccia bianca corta al di sopra dell'abito, uno spruzzo di profumo ed esco dalla camera. Raggiungo i miei e li saluto, insieme a mio fratello. Mia madre e mio padre sono davvero felici che qualcuno come Albert mi abbia chiesto di uscire, al contrario di mio fratello a cui quel ragazzo non piace proprio.
Esco e appena scendo il primo gradino della scalinata vedo arrivare una limousine nera, molto lunga. Esce quello che credo sia l'autista e apre la portiera in fondo, da lì scende il sogno di tutte le donne o almeno il mio (prima di conoscere Luke, ovviamente). Occhi verdi penetranti, capelli biondo scuro portati in un ciuffo all'indietro, sorriso smagliante, fisico mozzafiato. Indossa un completo spezzato con i pantaloni e scarpe nere, la camicia bianca e la giacca grigia chiara, al di sopra un cappotto lungo aperto grigio scuro. Il cellulare in mano e il classico orologio da milioni al polso. Appena mi raggiunge mi prende la mano e ne bacia il dorso, io sorrido imbarazzata. "Ti trovo divinamente, Charlotte." Esclama osservandomi da capo a piedi. "Grazie mille, anche tu non sei da meno. Anche se sembri sempre il piccolo bambino che mi rubava sempre le caramelle." Sono ancora arrabbiata per questo. "E tu sembri sempre la piccola bambina che adora mangiare qualsiasi cosa, e si arrabbia se qualcuno vuole assaggiarne un pezzettino." Ridiamo ricordando gli aneddoti passati, mi accompagna in macchina e mi fa entrare per prima.
"Per una donna della tua classe, ci vuole qualcosa alla sua altezza." sorride alludendo alla limousine e a quello che verrà dopo. Io mi limito a sorridere e annuire, mentre il mio cervello è soprattutto il mio cuore tornano al più bell'appuntamento che io abbia mai avuto: scappare da un ristorante per andare a mangiare cibo spazzatura sotto il cielo stellato. Niente di più bello. La limousine si ferma, noto già paparazzi posizionati ovunque e l'autista si avvicina alla nostra portiera per farci scendere. Albert mi tende una mano e mi fa da appoggio dati i tacchi. Camminiamo per strada sovrastati da flash e accompagnati dall'autista che cerca di farci strada per entrare nel locale da cocktail più rinomato di tutta la città, se non della nazione. Un cameriere ci raggiunge subito, prendendo le nostre giacche e facendoci sedere ad un tavolo abbastanza appartato. Io ordino un daiquiri, drink che amo da quando l'ho provato ai Caraibi, mentre lui prende un negroni sbagliato. Il tutto accompagnato da stuzzichini che fanno molta scena ma senza sostanza. Chiacchieriamo del più e del meno, e devo ammettere che è anche un ragazzo d'oro oltre ad essere davvero bello. "E così ti sei fatta quasi un anno sabbatico in Australia." Esclama. "Le spiagge devono essere favolose." Io annuisco mentre prendo un sorso dal mio bicchiere. "Si, sono stupende. Anche le persone sono davvero cordiali." Rispondo sorridendo, sulle spiagge ho mentito anche perché non ci sono nemmeno una volta ma sulle persone assolutamente no. "Immagino, il mio prossimo viaggio voglio farlo lì. È da un po' che ci penso." Io annuisco. "Dovresti proprio andarci, te lo consiglio. Se poi non ti piace allora darai la colpa a me." Aggiungo ridendo "Puoi contarci!" Continuiamo l'aperitivo prolungandolo anche come cena e poi si offre di accompagnarmi a casa, senza far scomodare il mio autista. Ripercorriamo il tratto di strada, ora con meno paparazzi e risaliamo in macchina. Una volta seduto appoggia la sua mano sulla mia coscia e so volta verso di me. "Sai mi sono sempre chiesto come sarebbe stato baciare una vera principessa." Sussurra a pochi centimetri da me. Io frastornata da tutto il vino super pregiato che ho bevuto sorrido. "Provaci allora." Dopo pochi secondi le sue labbra sono sulle mie, ed io ricambio il bacio lasciandogli libero accesso. Eppure quando riapro gli occhi rimango delusa: ci sono due smeraldi a fissarmi, e non due cubetti di ghiaccio. "È stato molto meglio di come mi sarei mai immaginato." Come dirgli invece che io ho provato qualcosa semplicemente perché speravo che lui fosse un'altra persona?

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Hi peopleee,
Che ne dite?
#Chalbert? O rimanete fedeli a Luke?
Aspetto le stelline e i commenti!
With love,
-Mat.

Double life. || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora