La lezione finì e i due ragazzi decisero di andare a casa del moro. Dopo pochissimo tempo arrivarono, naturalmente dopo aver avvertito la madre del biondo. Entrarono.
-"Ben, preparo il pranzo!" disse Federico, entusiasta.
-"Non ci provare! Il medico ti ha detto di stare al riposo e così farai, mettiti sul divano, preparo io il pranzo" rispose il più grande.
-"Ma..."
-"Niente ma."
Così fece come gli era stato detto, si sedette sul divano e accese la tv, mentre l'altro preparava da mangiare. Quando Benjamin finì andò in salotto dal biondo e gli allacciò le braccia al collo da dietro, facendolo sobbalzare, dopo iniziò a lasciargli dolci baci sulla guancia.
-"Questi ti sembrano baci?" disse il più piccolo.
-"Perché cosa vuoi?" chiese, retorico, il maggiore iniziando a martorargli il collo. Federico stava per rispondere ma quando sentì le labbra dell'altro sul suo collo una scia di brividi invase la sua schiena e chiuse gli occhi per godersi al meglio quel momento. -"Baciami tu, fammi vedere" continuò il più grande ridendo.
Il biondo non se lo fece ripetere due volte e posò le sue labbra su quelle del ragazzo dietro di lui, che ancora non aveva slacciato le braccia dal suo collo.
Ogni volta era come la prima, ogni bacio era come il primo, un'emozione che partiva dalla testa e finiva... No, non finiva.
Quella posizione stava diventando sempre più scomoda e il bacio sempre più passionale, quindi il moro prese in braccio il ragazzo davanti a lui e si sedette sul divano, col più piccolo in braccio. Dopo non pochi minuti si staccarono.
-"Intendevi questi baci?" chiese il più grande tracciando il contorno delle labbra dell'altro col pollice, che annuì, ricominciando a baciarlo ancora e ancora.
-"Sì ma ora il pranzo si fredda" disse, ridendo, il maggiore.
-"Mi porti in braccio?" chiese Federico facendo il labruccio.
-"Sei bellissimo quando fai il bimbo" disse Benjamin lasciandogli un bacio casto, per poi alzarsi col più piccolo in braccio e portarlo in cucina, mentre quest'ultimo gli lasciava dolci e piccoli baci sul collo.
Loro erano diventati così, dipendenti dall'altro e dalle loro labbra. Una cosa sola, forse.*Angolo autrice*
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-Sara🌹