Twenty four.

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-"Esca da qua" disse uno dei tanti infermieri che era entrato per soccorrere il piccolo Federico.
-"No, voglio restare con lui, salvatelo, vi prego, sta morendo" urlò il moro mentre molte lacrime uscivano dai suoi occhi.
-"Se non esce non possono procedere."
Si sentiva ancora quel bip continuo, segno che il suo cuore non batteva.
Uscì.
Sì sedette a terra in un angolo non lontano dalla stanza e scoppiò in un pianto isterico.
Il suo Federico stava morendo.
Il suo cuore non stava battendo più e sentiva che anche il suo era debole.
Stava per perderlo.
Non avrebbe sopportato la sua mancanza, avrebbe finito per uccidere anche lui.
Rimase così per ore, finché non si addormentò sfinito dai singhiozzi.

-"Signore" lo chiamò un infermiere, quello di prima.
Benjamin si svegliò di colpo e dopo che realizzò il tutto si alzò in piedi di scatto.
-"È vivo," disse, sicuro di sé "vero?"
-"È vivo." rispose il ragazzo accennando un sorriso.
Il moro tirò un sospiro di sollievo. "Ma sta male. Molto male. Il dottore è riuscito a salvarlo per un soffio, se non fosse stato per lui ora sarebbe morto." spiegò.
Benjamin annuì.
-"È sveglio?"
-"È cosciente, ma sta dormendo."
-"Poss-"
-"No, non può. Deve riposare." disse fermamente il ragazzo castano.
-"Ma-"
-"Niente ma, vada a casa che sta qua da un giorno e torni tra un po' "
-"No, resto qua con lui. Mi faccia entrare la prego!" chiese piangendo.
-"Mh, e va bene, però se non si sveglia da solo, non lo svegli"
-"Perfetto" disse iniziando a correre verso la stanza.

La scena di qualche ora prima gli ritornò alla mente, pensava di trovare Federico peggio di prima e così fú. Ma era almeno cosciente.
Sì sedette di nuovo sulla sedia bianca e iniziò ad accarezzargli i capelli piangendo.
-"Te ne stavi andando eh, ma che mi combini?" disse accennando un sorriso tra le lacrime e prese la sua mano.
Sorrise mentre altre lacrime di gioia uscirono quando sentì che la presa venne ricambiata.
-"Ben" lo chiamò con un filo di voce girandosi verso di lui.
Era un angelo.
I capelli scompigliati a causa dell'accaduto di poche ore prima, gli occhi rossi dalla stanchezza e le labbra socchiuse.
-"Si, piccolino, sono qui con te" disse abbracciandolo leggermente.
-"Ti amo"
-"Shh, non è il momento"
Una lacrima scese dagli occhi color cielo del biondo.
-"No non piangere ti prego, voglio solo parlarne a casa, okay?" rispose il maggiore, prendendo il suo viso tra le mani e gli lasciò un bacio a fior di labbra.
Il più piccolo annuì.
-"Che mi è successo?" chiese, confuso, il biondo.
-"Bhe... Avevamo litigato, tu sei uscito di casa e non rispondevi al telefono, a un certo punto ho sentito un rumore provenire da fuori e sono uscito, ricordo ancora la scena: eri a terra in una pozza di sangue e -un singhiozzo interruppe il suo discorso- pensavo di averti perso" spiegò.
-"Tranquillo, sono qua con te, non me ne andrò mica tanto presto, mi dovrai sopportare ancora un po'" rise.
-"Scemo" il moro sorrise "non è finita qui, comunque, prima hai avuto una specie di attacco cardiaco, il tuo cuoricino i era fermato, e anche il mio." continuò e prese la mano destra del biondo per metterla sul suo cuore.
-"Dovrò rimanere qua per molto?"
-"No, voglio portarti a casa il più presto possibile per prendermi cura di te."
Il fastidioso suono del cellulare di Benjamin interruppe il loro discorso.
-"Pronto?"
-"Benjamin sono Zambo, perché non sei venuto a lavorare? Mi ha detto Yuri che neanche Federico è andato" spiegò il ragazzo al telefono.
Il moro spiegò tutto l'accaduto.
-"Oh, mi dispiace tantissimo, ora avverto Yuri. Stai pure quanto vuoi e credo valga lo stesso per Federico. Prenditi cura di lui!"
-"Lo farò"
-"Ben chi era?" chiese il biondo, con voce flebile.
-"Zambo, ma ora riposa cucciolo" rispose l'altro.
-"Vieni qua con me" lo invitò il più piccolo.
Il moro si sedette sulla sedia bianca posta vicino al letto e gli circondò il bacino con un braccio, per poi iniziare ad accarezzargli i capelli.
Lo guardava e vedeva ferite, solo ferite.
Ne aveva tante sulla faccia.
È tutta colpa mia pensò.

*Angolo autrice*
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I Will Always Love You || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora