Erano passsate circa due settimane dal giorno in cui Federico si era levato il gesso ed entrambi avevano ripreso regolarmente il loro lavoro.
Andava tutto bene, tranne il fatto che avevano pochissimo tempo a disposizione per loro due, riuscivano solo a ritagliarsi piccoli momenti, come la pausa pranzo e la notte.
Ecco, la notte, la loro preferita.
Durante quest'ultima si dimostravano il loro amore a pieno. Si donavano tutto, dal corpo al cuore, dal cuore alla mente, dalla mente all'anima.Era proprio uno di quei momenti, avevano appena finito di fare l'amore e stavano abbracciati sul letto, Federico dormiva da tempo, invece Benjamin aveva deciso di restare a contemplarlo. Lo guardava come se fosse la cosa più bella del mondo, e lo era. Aveva gli occhi chiusi e le labbra socchiuse, il petto che faceva su e giù a ritmo del suo respiro.
Il suono di un fastidioso messaggio interruppe quel momento.
"chi è a quest'ora?" pensò il moro.
Messaggio da: Sconosciuto
"Ci vediamo domani alle 10:00 al bar vicino al negozio di musica dove lavori, non tardare ma soprattutto non mancare, tesoro, ti devo parlare.
-G"
-"Ben chi è?" chiese il biondo assonnato.
-"Gabriel, credo."
Il minore strinse i pugni.
-"Cosa vuole ancora?"
-"Vuole vedermi domani al bar" rispose tranquillo il moro.
-"Non ci andrai, vero?" chiese ridendo.
-"Sì che ci andrò, dobbiamo chiudere una volta per tutte."
-"Vengo con te" decretò il minore.
-"Neanche per sogno."
-"Ma..."
-"Niente ma, dormi" il maggiore si girò dalla parte opposta e il biondo lo abbracciò da dietro.
-"Amore non fare cazzate" disse mentre un singhiozzo mal trattenuto uscì dalle sue labbra "ti prego"
Il moro si girò di nuovo dalla sua parte e gli prese il viso tra le mani.
-"Ti fidi di me piccolo?"
-"Mi fido di te, ma non di lui"
-"Sh, stai tranquillo." disse il più grande abbracciandolo e cullandolo fra le sue braccia.Erano le 9:45 del mattino seguente e Benjamin si stava incamminando per andare al bar da Gabriel indicato.
Prima di andare via, il biondo si era raccomandato di stare attento, gli aveva detto di chiamarlo nel caso in cui vedesse comportamenti o parole sospetti nei confronti del riccio.
L'aveva lasciato con un dolce bacio sulle labbra e con un "ti amo" sussurrato.
Arrivò poco dopo nel bar. Gabriel era già lì.
-"Hey tesoro, mi sei mancato" disse avvicinandosi.
-"A me no, e non chiamarmi tesoro" rispose deciso il moro e si sedette su una delle sedie intorno al tavolo.
-"Hai tanta fretta?" chiese ridendo il riccio e si sedette.
-"Si, quindi ti dico tutto subito. Non voglio più vederti nella mia vita, non ti voglio più vedere, vattene, io non ti amo e non potrò mai farlo, rassegnati." disse tutto d'un fiato.
-"Meglio se usciamo, la gente ci guarda male" decretò il riccio.
Benjamin, anche se insicuro, uscì seguito dall'altro e si sedettero su una panchina dietro al bar, un vicolo isolato.
Il più alto sì avvicinò prontamente al moro.
-"Benjamin, quando capirai che io ti amo veramente e non quel ragazzino? Vuoi rovinare la tua vita? Beh, se vuoi si, vai con lui, ma se vuoi essere felice vieni con me"
-"Non ti permetto di parlare così di lui" il loro strinse i pugni.
-"Okay, okay, ma ora vieni via con me, io ti amo Benjamin." disse avvicinando le sue labbra a quelle dell'altro fino a sfiorarle.
-"No, Gabriel, lasciami" quel riccio gli faceva uno strano effetto, quando le loro labbra si toccavano non riusciva a staccarsi, erano come due calamite.
Il riccio, ormai lo stava baciando con passione, si era messo a cavalcioni su di lui.
Baciare un paio di labbra che non si vogliono è una sensazione bruttissima.
Gabriel lo stava toccando, lo stava baciando e il moro non riusciva a staccarsi, la presa del riccio era troppo salda.*Angolo autrice*
Ah, io ve l'avevo detto...
Oggi aggiornerò anche alle 18:00!
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-Sara🌹