-"Amore mi prude la gamba" piagnucola il biondo.
-"Tranquillo piccolo, domani andiamo a togliere il gesso e non farà più male" rispose l'altro abbracciandolo.
Erano sul letto, il moro era rientrato da poco a casa dal lavoro che aveva ripreso.
Ormai, erano fidanzati da un mese e mezzo ed andava tutto bene, erano molto affiatati e non perdevano neanche un momento per scambiarsi dolci baci e carezze.
La gamba di Federico andava sempre meglio, a volta aveva un po' di dolore ma nulla di preoccupante, il giorno successivo dovevano andare a togliere il gesso ed erano felici.
-"Amore mi aiuti a fare la doccia?" chiese il minore.
-"Certo bimbo" rispose l'altro lasciandogli un piccolo bacio sulla fronte.
Lo prese in braccio e piano lo adagiò dentro la vasca da bagno.
Lo spogliò e riempì la vasca.
Quando fu abbastanza piena, prese la spugna e iniziò a toccarlo dappertutto, lavandolo, facendo ben attenzione a non bagnare la gamba.
Finito il bagno lo portò di nuovo sul letto mettendosi a cavalcioni su di lui.
-"Ti faccio male?"
-"No, amore, tranquillo" rispose il biondo. "me lo dai un bacio?" continuò.
-"Devi chiederlo?" chiese retorico il moro e iniziò a baciarlo con tutta la passione che aveva in corpo.
-"Ti amo" disse il più piccolo mentre gli passava una mano fra i capelli scompigliati.
-"Anch'io piccolino" rispose l'altro lasciandogli un dolce bacio sulle labbra.
Era ormai iniziato un nuovo giorno, era mattina presto e i due fidanzati erano andati a far togliere il gesso a Federico.
Siccome ancora non camminava benissimo, il dottore si è raccomandato di stare attento e non fare sforzi, quindi erano subito tornati a casa.
-"Amore ti fa male?" chiese il moro preoccupato, vedendo il biondo sdraiarsi sul divano.
-"Sì un po'" rispose l'altro facendo una smorfia di dolore.
-"Ti faccio un po' di coccole?"
-"Sii" disse eccitato come un bambino davanti a un negozio di caramelle.
Il maggiore annuì e si sedette accanto a lui, iniziando ad accarezzargli i capelli.
-"Sei così bello, amore mio"
Il più piccolo abbassò la testa. "Piccolo che succede?" una lacrima rigó il suo viso.
Benjamin gli alzò delicatamente la testa "Amore che hai?" chiese ancora una volta.
-"Mi hai fatto ricordare i tempi della scuola.
Prima che arrivassi tu i ragazzi mi picchiavano perché sono gay, e mentre lo facevano mi dicevano quasi sempre che sono brutto quanto una scimmia, che dovrei mettere una maschera in faccia e io... -un singhiozzo interruppe il suo discorso- ...io mi tagliavo per questo"
-"Tu cosa facevi Federico?" il moro spera di aver capito male.
-"Non rendere tutto più complicato, ti prego, non dovevo dirtelo."
-"Piccolo, no, dovevi dirmelo prima. Quegli stronzi, io li uccido. Federico, tu sei la persona più bella dell'universo e credimi, basta essere speciali per una persona che essere belli per tutti, e tu sei speciale per me, anche troppo. Sei un angelo e io, davvero, non so come abbiano fatto a picchiarti. Ora capisco cosa sono quelli -indicó dei segni sulle braccia- non sei caduto da piccolo."
-"Già, ma ora è passato, tranquillo, ci sei tu ora a proteggermi" disse il minore sfregando la testa sul suo petto.
-"Certo amore, spero solo che non si presentino davanti a me quei mostri perché, davvero, non risponderò delle mie azioni."
-"Io-un singhiozzo fuoriuscì dalle due labbra- io ti amo così tanto Ben, ti prego non te ne andare, non lasciarmi solo"
-"Non lo farò mai, amore mio, mai."
*Angolo autrice*
Resterà tutto così? Cambierà qualcosa? Succederà l'irrimediabile? Voi che dite?
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