Fourteen.

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L'aveva fatto.
Ancora una volta.
Aveva sbagliato, ancora.
Aveva tradito Federico, ma "tradito" è la parola giusta?
Non erano fidanzati.
Ma aveva tradito il suo cuore, per l'ennesima volta.

Una nuova mattina era arrivata, ma il tempo era brutto: pioveva, dei grandi nuvoloni grigi ricoprivano il cielo di Londra.
Fu proprio uno dei tanti tuoni a svegliare Benjamin.
Piano aprì gli occhi e ciò che si ritrovò davanti lo fece sobbalzare.
Aveva la testa poggiata sul petto di un ragazzo, ma non era Federico, non era il suo Federico.
Solo dopo realizzò ciò che era successo la sera precedente col riccio e una lacrima solitaria rigò il suo viso.
Non voleva farlo.
Non doveva farlo.
Aveva perso Federico ancora una volta?
Gabriel si svegliò sentendo il moro muoversi, e lo strinse a lui.
-"Buongiorno raggio di sole" disse sorridendo.
-"Gabriel te ne devi andare." rispose, freddo, Benjamin alzandosi dal divano.
-"Cosa?"
-"Hai capito bene, vattene, abbiamo solo fatto sesso, non amore. Vattene." ripeté il moro.
Fece come gli era stato detto, si vestì e se ne andò, lasciando sfuggire una risatina sarcastica.
Appena la porta sbattè, segno che se n'era andato, Benjamin prese il cellulare e compose il numero di Federico.
Non rispose per diverse volte, finché non si arrese.
-"Che vuoi?" disse acido "devo entrare a scuola, non ho tempo di stare a parlare con te."
-"Federico devi venire a casa mia."
-"Non ci penso nemmeno. Ciao Benjamin."
-"Fe ti prego, salta la scuola oggi, è urgente" disse lasciando che un singhiozzo uscisse dalla sua bocca.
Federico sentendolo cosi si preoccupò e non poco, in fondo era innamorato di lui, come poteva non farlo?
-"Arrivo."

Dopo una mezz'oretta arrivò a casa del più grande e suonò il campanello.
-"Chi è?" chiese il più basso.
-"Apri." rispose, freddo, il minore.
Benjamin aprì la porta e la scena che vide Federico gli ha fatto, a dir poco, spezzare il cuore.
Il maggiore era stretto nel maglione che il biondo stesso aveva dimenticato lì l'ultima volta che erano stati insieme, alcune lacrime a rigargli il viso, gli occhi stanchi e rossi, le guance arrossate, tutto a causa del pianto incessante.
Prima che Federico potesse realizzare tutto, Benjamin chiuse la porta prima di crollare completamente nelle sue braccia, dove scoppiò in un pianto disperato.
-"Hey, amore, stai tranquillo, ora ci sono io qui con te, shh" se possibile il pianto aumentò, si sentiva terribilmente in colpa.
Dopo non poco sciolsero l'abbraccio andando a sedersi sul divano dopo l'invito del moro.
-"Fe devo parlarti..." disse il maggiore abbassando lo sguardo.
Federico prese le sue mani.
-"Dimmi piccolino" disse avvicinandosi.

*Angolo autrice*
Per qualsiasi cosa potete trovarmi su twitter come @federicoseyess oppure su instagram @saraiisheree.
-Sara🌹

I Will Always Love You || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora