dimenticare per non soffrire

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  • Dedicata a francesca coppini
                                    

era ormai mezzo giono, il sole era arrivato al centro del cielo e i sui raggi riuscivano ora, anche se con fatica, a illuminare leggermente la sala dove stavano dormendo i ragazzi.

un raggio si posò sugli occhi di Valentina , svegliandola ; primi istanti dopo il risveglio furono strani, era abbituata orami a quell'enorme casa dai soffidi decorati e dalle stanze che venivano colmate dalla luce , ora invece vedeva un soffitto in legno e la stanza era tutt'altro che illuminata .

Immediatamente si alzò dal letto si sfregò gli occhi e guardò l'orologio sul braccio di Flavio , quando vide che ora era fece un balzo e si alzò dal letto , era tardissimo dovevano andare a caccia lei è Francesca per far mangiare qualcosa ai compagni , ma di solito andavano verso le cinque perché i cacciatori della zona non le vedessero ; Valentina si affretto a svegliare l amica che era ancora un po' ammaccata dalla serata precedente , ma nemmeno quello la fermava , era instancabile , poi quando le si dava un compio lei non sgarrava mai .

Le due ragazze uscirono lasciando la " nuova casa" immersa nel sonno. Uscirono ripercorrendo le scale , una volta fuori la " porta" si chiuse dietro di loro.

Era una casa sotto all'albero , una tana che Ludovico aveva progettato in caso di emergenza ,

Le due ragazze presero la strada verso il bosco, Francesca racconto all'amica quello che era successo, tralasciando il bacio ovviamente .

Valentina racconto che una volta arrivati nel albero Filippo mentre Ludovico la medicava le aveva raccontato per distrarla tutta la storia di quella casa , il perché era nata , il perché erano scappati e le altre faccende che non avevano ancora chiarito per il poco tempo.

Iniziò raccontando il perché erano scappati ... Erano stati costretti, tutto era iniziato quando degli uomini subito dopo la scuola mettere i ragazzi stavano ritornando a casa , degli uomini gli avevano fermati e minacciandoli di uccidere tutte le persone a cui tenevano,costretti a scappare e a lasciare la città e la normale vita umana .

I ragazzi riuscirono a scappare e Ludovico che aveva un intelletto molto sviluppato per la sua età aveva progettato quella cosa come rifugio ,ma non riuscirono a dimenticare le due ragazze , loro non le lasciarono mai completamente , ogni giorno le sorvegliavano a volte riuscivano a farsi vedere e a parlarci come estrani , solo con Valentina riuscivano perché la ragazza era a differenza dell amica , che ricordava il dolore proprio perché credeva che un giorno l avrebbe potuto utilizzare come punto di forza , Valentina invece dimenticava rimuoveva chi gli faceva del male era il suo modo per non soffrire .

I quarto ragazzi raccontava Filippo che non tentarono mai di ricucire i rapporti e non provarono mai a dire la loro vera identità , solo quando ci fu veramente bisogno furono costretti a rivelar si alle ragazze .

Quando Valentina finì di raccontare erano oramai arrivate davanti al bosco Francesca si guardò in tornò con area seria poi vedendo che non c era nessuno sorrise e guardando il bosco disse " divertiamoci " un battito di ciglio gli occhi diventarono rosso sangue con riflessi dorati e Francesca parti sfrecciando tra gli alberi, dietro di lei con gli occhi rossi l amica che si faceva strada per cercare dolci prede .

La caccia durò al incirca una mezz'ora le ragazze uscirono entrambe con le prede in mano abbastanza grosse per sfamare tutti .

Francesca sorrise e disse " come è andata ?"

Valentina " bene, molto bene dire!! Ora ritorniamo a casa "

Francesca annui , stava per parlare ma il suo orecchio percepì uno sparo e delle urla , i suoi occhi neri ritornarono rossi e oro, la sua espressione ritornò seria .. Valentina si accorse che qualcosa non andava e disse" cosa c è?"

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