Chapter 5: Attention

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È stata un'impresa titanica che nè io nè tantomeno Clarissa pensavamo di riuscire a portare a termine, eppure eccoci qui davanti a casa Irwin, sentendo la musica fin da fuori, circondate da fanciulle in gonnella e ragazzi con nelle tasche più erba di un giardino botanico, trattenendo Calum una per un braccio e l'altra per l'altro.
"Non ho bisogno di essere trattenuto, ragazze. Davvero, sono dotato di autocontrollo" sbuffa il moro, ottenendo un'occhiataccia da parte di Clarissa mentre io osservo un ragazzo dare fuoco alle sue puzzette.
L'universo maschile è davvero un ammasso di punti interrogativi e neuroni buttati a casaccio.
"Sicuro, lo stesso autocontrollo che Terry ha sulle sue ovaie davanti a Matty fragola, vero?" Ribatte Clarissa, inarcando un sopracciglio, quando io interviengo: "hey!".
"Scusami, sai che ti voglio bene, ma è la veritá, e ora entriamo in questo nido di serpi che ho bisogno di bere e di ammirare belle ragazze".
Annuisco vigorosamente alla parola 'bere', ed esattamente come nei film in cui le Barbie entrano a schieramento come se ce l'avessero d'oro, io, Calum e Clarissa facciamo il nostro ingresso trionfale, venendo accolti da due tizi che si avvicinano con fare sospetto.
"Fumo, fumo?" Mi domanda il primo, rivelando un sacchettino trasparente, e nonostante l'idea di utilizzare un accendino mi alletti alquanto, tengo troppo ai miei pochi neuroni sani per fare una cosa del genere.
Cosí scuoto la testa, perdendo immediatamente successo agli occhi dei due spacciatori che adocchiano una nuova preda, quando Calum urla: "oh Dio, ha una croce al collo! Mi stanno esplodendo i testicoli!".
Non ho bisogno di pensarci due volte per sapere di chi sta parlando, e non appena alzo lo sguardo vedo il padrone di casa giocherellare con il rosario d'argento al suo collo, posato sul petto mostrato dalla camicia lasciata praticamente del tutto aperta.
Ma allora che te la metti a fare la camicia?
"Give me head all night, cum four times" comincia a canticchiare Calum, e lanciandoci un ultimo saluto furtivo con tanto di movimento di bacino si allontana verso la sua preda, lasciando me e Clarissa a guardarci esterrefatte.
"Spero davvero che non abbia messo quelle mutande" sospira lei, ma io scuoto la testa, sapendo perfettamente quali ha messo dato che potrei, e dico potrei, avergliele suggerite io.
"Ha messo quelle con scritto sul sedere 'It's Always Open'" confesso, prendendo poi due bicchieri rossi da una ragazza che circola con un vassoio in mano, passandone uno a Clarissa che per la disperazione ne tracanna la metà.
"Vado a cercare altro alcol, tu cerca Hemmings, piuttosto" urla nel mio orecchio, cercando di superare un remix di Starving che mi spinge a dondolarmi leggermente.
"Qualcosa di forte... E niente Hemmings, ho giá visto abbastanza coglioni di stasera" rispondo nel suo orecchio, facendola sorridere maliziosa prima che si allontani, scuotendo i fianchi in modo a dir poco imbarazzante.
"I didn't know that I was starving until I tasted you" mormoro tra me e me, tamburellando le dita contro il bicchiere di plastica rossa quando, finalmente o purtroppo, dipende dai punti di vista, vedo dei capelli mossi leggermente lunghi e biondi che riconosco immediatamente.
Ma non è tanto questo il problema.
Si è rasato.
Luke Hemmings è senza barba ed io sento le mie ovaie farsi lentamente gelatina, ma se aggiungiamo il fatto che indossa una camicia bianca semi aperta ed un paio di jeans scuri che gli fanno un culo che neanche Abel zucchero ha cosí angelico si fanno direttamente acqua.
Luke Hemmings ha ridotto ad acqua le mie ovaie.
"Oh per tutto l'album di Starboy" borbotto, girandomi di scatto per evitare di vedere ancora quell'essere bello quanto montato peggio di un mobile dell'Ikea, quando noto una ragazza fare il suo ingresso, i capelli lilla lunghi fino a metá schiena leggermente mossi ed un vestito di pelle nera addosso che contrastano con la pelle quasi bianca e le labbra rosse naturalmente.
Tutte le ragazze hanno delle labbra naturali fantastiche e poi ci sono io.
Meglio bere per dimenticare.
"A me stessa" mormoro, buttando giú un altro sorso, quando sento una mano afferrarmi per un fianco ed una risata dietro di me prima che venga girata dall'altra parte, ritrovandomi davanti gli occhi blu di Luke.
Ma io dico, non poteva andare fuori a farsi una canna? A rotolarsi nell'erba come i maiali in primavera? A fare qualsiasi altra cosa invece di venire da me con la sua perfetta aria da egocentrico montato che sembra un dio greco e che sa perfettamente di esserlo?
"Una bella ragazza come te non dovrebbe stare da sola ad una festa" sorride, lanciandomi un occhiolino malizioso, facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Con quante ragazze hai usato questa frase da rimorchio stasera, Hemmings? Due? Tre?" Domando, inarcando un sopracciglio, facendo solo aumentare il sorriso bastardo sulle sue labbra.
"Nessuna. Sei l'unica che voglio stasera. E che avró" mormora avvicinandosi al mio orecchio, sfiorandolo con le labbra, e cerco con tutta me stessa di ignorare i brividi, nonostante senta i miei ormoni gridare di strappargli addosso i vestiti e seguire i consigli di Abel zucchero in fatto di sesso.
"Contaci. Credo che preferirei limonare con quella lampada piuttosto che fare qualsiasi cosa con te. Non vado con la merce usata da tutte" ribatto, quando la canzone improvvisamente cambia, ed un remix piú ritmato di Attention parte, facendomi sorridere e tremare allo stesso tempo.
Finalmente una canzone di Abel zucchero, ma proprio quella che sembra descrivere Luke alla perfezione no.
L'ironia gioca contro di me.
"Baby, you are so strong, baby, you are calm, you are so calm, yeah, tell me where it went wrong, tell me how to love, it's been so long, when a call's not enough, and you just need to touch, thinking twice on my one, but you just need to trust" canta Abel zucchero, facendomi muovere istintivamente i fianchi, quando le mani di Luke mi afferrano, facendo scontrare i nostri bacini che si incastrano quasi come due pezzi dello stesso puzzle, e senza pensarci due volte comincia a ballare, strusciandosi su di me, guardandomi con quegli occhi in grado di ammaliare chiunque, di far trasalire anche un cuore di pietra, e quasi sotto incantesimo mi muovo, lasciandomi andare alla canzone dall'alta carica erotica che sembra parlare si Luke in tutto e per tutto.
Le sue mani risalgono piano, toccandomi la schiena con forza delicata, portandomi maggiormente contro di lui, quando si abbassa al livello del mio orecchio: "mi basta averti per questo ballo, stasera, ma sappi che da domani non sarai così fortunata. Ottengo sempre ció che voglio".
"What do you expect now?Only thing left is the sex now, 'cause baby, too vexed now, only see me on the TV or the bed now, when a touch not enough, you were more than a fuck, thinking twice on a one, but you just need to trust. You're only looking for attention, you only notice it cause I'm never around, you're only looking for attention, you're only looking for attention, the only problem is you'll never get enough, you're only looking for attention".
Continuo a guardarlo, ballando in maniera sensuale sulle note della canzone, godendomi fino all'ultimo la canzone di The Weeknd, prima di afferrarlo per il colletto della camicia, portandolo maggiormente vicino a me prima di farlo abbassare, fermandomi a distanza di sicurezza dalle mie labbra.
"Il problema, mio caro starboy, è proprio questo: pensi di ottenere sempre ció che vuoi, ma è arrivato il momento che qualcuno ti dica di no. E questo qualcuno sembra che sia proprio io. Torna dai tuoi Blink-182, tanto non sapresti far venire una ragazza come Abel", e con queste parole mi allontano, lasciando dietro di me un Luke basito che sembra abbia appena visto un fantasma.
"Terry, credo di essermi innamorata".
Mi giro non appena sento la voce quasi tremante di Clarissa, che tiene in mano due bicchierini di shot prima che ne butti giù uno, arricciando leggermente il naso prima di scuotere la testa.
"Aspetta, che?" Domando, prendendola per un gomito prima di portarla in corridoio, che sembra essere momentaneamente piú tranquilla prima di prendere il secondo shottino dalle sue mani, buttandolo giù velocemente.
Ho rifiutato Luke Hemmings che voleva fare cose ben lungi dall'essere caste con me, e anche se so di averlo fatto per una buona causa ho bisogno di bere per dimenticare di essere una persona con dei saldi principi morali.
O almeno così mi piace dire in giro.
"Ho visto la ragazza più bella del mondo. Mi ha passato una bottiglia di vodka alla pesca e... No, Terry, mi sono innamorata. Aveva i capelli lilla e gli occhi verdi più belli di qualsiasi dipinto di Monet, e sai quanto ami Monet. E la sua voce... Credo di aver emesso un gemito quando mi ha parlato" comincia a straparlare, gesticolando velocemente come ogni volta quando è alticcia prima che la afferri per le spalle, facendola placare per un secondo.
"Le hai chiesto il numero?".
"No".
"Almeno come si chiama?".
"Ehm... No?".
Sospiro, e afferrando due bicchieri abbandonati a loro stessi nonostante sappia non sia la cosa più saggia da fare ne passo uno a Clarissa, avvicinandoli poi per un brindisi.
"Io ho rifiutato di dare sollievo alle mie ovaie e tu non hai chiesto ad una bella ragazza le sue generalità. Brindiamo alla sfiga!".

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