"Clarissa".
"Clarissa".
"Regina degli inferi".
"Qualcuno ha fatto il mio nome?" Domanda la bionda, alzando finalmente la faccia dal manuale di arte, facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Non rispondi neanche più al tuo vero nome, adesso?".
"No, è che regina degli inferi mi si addice di più... Specie dopo quello che ho fatto stamattina" risponde lei, scrollando le spalle prima di allungarsi per prendere un'altra patatina, stavolta non facendo alcun commento perverso.
In genere mangiare patatine con lei è pericoloso, visto che non smette un secondo di fare allusioni puramente sessuali.
È una cultrice della patata, in tutti i sensi possibili.
"Ti prego, dimmi che non hai mandato un tweet a Brendon banana minacciando la sua fronte paurosamente alta se non torna a Los Angeles" sospiro, guardandola rassegnata, sentendomi stranamente fiera di essere io per una volta in questa condizione con lei e non viceversa.
Clarissa sorride angelicamente, scuotendo poi la testa: "ricordi la testimonial di cibo per cani fidanzata con Michelle?".
Annuisco, ricordando la ragazza di cui mi ha parlato che ho stabilito di voler buttare nell'Arno insieme a Selena Gomez e Valerie, perchè di creare un fiume tutto per loro non se me parla proprio.
L'unico che può affogare nei miei fiumi è Abel zucchero... Se mi sento buona anche Luke Hemmings.
"Ecco, quella ragazza adorabile stamattina ha accompagnato Michelle a scuola in macchina, e quando si sono allontanate potrei aver lasciato un ricordino lungo la fiancata dela macchina" spiega, e a quelle parole non trattengo la mia preoccupazione.
"Ti prego, dimmi che non le hai scritto 'cagna' sulla macchina, perchè potrei amarti a dismisura dopo questo" la prego, prendendo una manciata di patatatine, quando Clarissa sorride, tirando fuori il suo cellulare.
"Un vero lavoro da artista" esclama, passandomi il cellulare, e non appena vedo la foto di un'utilitaria blu con un lungo graffio che percorre tutta la fiancata mi alzo in piedi per un applauso.
"Ecco perchè siamo amiche" annuncio, sull'orlo della commozione, facendole alzare gli occhi al cielo prima che prenda un'altra patatina.
Che gusto c'è a mangiare le patatine una ad una quando puoi ficcarti in bocca un'intera manciata?
"Per questo e perchè hai bisogno di qualcuno che abbia una scorta illimitata di fazzoletti e passi asciuganti oltre che un mocio Vileda portatile" mi rimbecca lei, facendomi arrossire leggermente.
"Non è colpa mia se sono di ovaie fragili!" Protesto, piccata, quando Clarissa tira fuori dalla borsa un paio di cataloghi.
"E guarda le conseguenze" ribatte, indicandomi i cataloghi di barche a motore e motoscafi, facendomene notare uno blu davvero carino.
"A proposito, cosa hai intenzione di fare con Luke?" Aggiunge, prendendo l'ennesima patatina, quando scrollo le spalle.
"Esattamente quello che facevo prima: ignorarlo".
"Certo, l'hai ignorato mentre ti ficcava la lingua nelle tonsille, vero?".
"Quello è stato... Un contrattempo, un momento di debolezza" tento di giusitificarmi, ma Clarissa inarca un sopracciglio, pronta a controbattere.
"Terry, un momento di debolezza è finire il barattolo nuovo di Nutella, non pomiciare selvaggiamente contro un muro nella tromba delle scale con un tizio che vuole soltanto arrivare in terza base" spiega, con tono fittiziamente dolce, ma io scuoto la testa, imperterrita.
"Momento di debolezza. A me non interessa per niente Hemmings".
"Certo, e Michelle si chiama in realtà Michael. Non mentire con me, e soprattutto con te stessa" ribatte, e a quelle parole non riesco a non sbuffare.
"Okay, ammetto che è praticamente il sesso su due gambe davvero lunghe che mi fanno sperare che la sua terza gamba sia altrettanto lunga, sí, mi fa venire voglia di inginocchiarmi e pregare davanti alla sua cappella, ma questo è quanto. Non mi piace se non in senso puramente fisico" confesso, facendo comparire un primo sorrisetto glorioso sulle labbra di Clarissa.
"Grazie a Dio l'hai ammesso, mi domandavo quanti altri stati d'allerta dovessi mandare a Calum per alluvioni improvvisi a causa tua. Ma allora, se ti attrae semplicemente, perchè non ci vai a letto insieme? Voglio dire, lui sembra non vedere l'ora e tu crei un nuovo oceano ogni volta che questo ragazzo respira, cosa aspettate a darvi alle acrobazie in camera da letto?" Domanda, incalzandomi, ma questa volta non cedo, alzandomi per mettere invece un po' di musica.
"Perchè per principio non ho intenzione di andare a letto con lui! Cambia ragazza con la stessa facilità con cui io cambio le mutande".
"Beh, tu sei un caso a parte, le cambi qualcosa come sei volte al giorno a causa dei tuoi problemi idrici... Comunque sia, non è per quello che non vuoi andare a letto con lui, e credo che tu non te ne sia ancora resa conto" conclude Clarissa, e sentenziando come sempre come il papa che dice la messa la domenica che zia Petunia segue con grande fervore torna al suo manuale d'arte, lasciandomi a mettere Trilogy di Abel zucchero e con mille domande per la testa.
Ora chissà cosa intendeva dire.
Scrollo le spalle, decidendo di lasciar perdere, e faccio partire la riproduzione casuale che, caso vuole per ironia, fa partire The Knowing.
A volte odio la mia riproduzione casuale.
"I know what you did, I know, so I'ma let you taste her, I ain't washing my sins, I ain't washing my sins, now we're lying about the nights, hiding it all behind the smiles, take a look at what you did, you probably thought that you'd break my heart, you probably thought that you'd make me cry, but baby it's okay, I swear it's okay".
Ecco, lui parla dei suoi peccati ed io mi ritrovo a pensare ai miei e a quanto, mio malgrado, vorrei baciare nuovamente Luke.
Avrà l'anima di un diavolo, ma bacia come un angelo.
In realtà non è del tutto vero, perchè il nostro bacio è stato tutto meno che casto, ma la morbidezza delle sue labbra sulle mie ha lasciato un tale impatto che ora, nella creazione di una nuova rete fluviale, mi ritrovo a volere senza ritegno.
Luke Hemmings mi ha reso una depravata sessualmente frustrata più di quanto già non fossi.
Sto per tornare a studiare tedesco (o, per meglio dire, fissare le figure del libro chiedendomi come diamine sia possibile essere felici di essere su un libro di grammatica tedesca), quando il campanello suona, facendomi emettere un verso di fastidio.
"Devo davvero camminare fino alla porta?" Domando ad alta voce, facendo alzare gli occhi a Clarissa che risponde, senza staccare gli occhi dal libro: "potrebbe essere tua sorella".
"Oh, giuro che se è lei la rendo ragù d'oca, tanto oca già lo è" sbuffo, camminando a grandi falcate fino alla porta, ma quando la apro non trovo niente e nessuno davanti a me, almeno finchè non abbasso lo sguardo, notando davanti a me un mazzo di rose rosse finemente incartate con tanto di bigliettino rosso in cima.
Le raccolgo piano, confusa, prima di rientrare in casa, guardando il mazzo di rose come se si trattasse di un alieno, quando sfilo lentamente il biglietto per paura di rovinarle.
Se è uno spasimante di Cindy, ho intenzione di darle il biglietto e tenermi le rose.
Ma quando lo apro, la mia espressione diventa di puro stupore.
'Forse con te, mia dolce stargirl, ci vuole un corteggiamento più romantico. Non credere che abbia rinunciato, ho appena cominciato. Il tuo Starboy'.
E naufragar m'è dolce in questo mare.
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Starboy || Luke Hemmings
Fanfiction"Quante volte ancora devo dirtelo che non sei il mio tipo?". "Ma io sono il tipo di tutte! Smettila di mentire a te stessa e accetta di avere una cotta per te". "Solo quando ammetterai che ti piacciono le canzoni di The Weeknd". "Okay, rimani pure a...