Ci sono cose che accadono una volta ogni morte di papa.
Tra queste, c'è Calum che non parla di croci e del loro uso tutt'altro che religioso, Cindy che mi regala l'ultima fetta di pizza e le mie ovaie che stanno a cuccia senza esplodere fino a ricreare l'Isola Dei Famosi nel mio sottobosco.
Ma un'altra cosa accade una volta ogni morte di papa, e questa riguarda Clarissa che regala dei dolci.
Per questo rimango basita quando la bionda posa sul mio banco un muffin al cioccolato con tanto di gocce di cioccolato sopra, porgendone un altro a Calum che finalmente si stacca da Grindr per degnarci della sua presenza.
"Per te, Terry, con dentro la crema alle nocciole, per Cal con il cioccolato bianco... Visto che ti piacciono le cose bianche" esclama con un sorriso, sedendosi poi accanto a me nell'aula di tedesco insieme alla sua tazza di caffè che oggi non sembra turbarla più di tanto.
Forse aveva ragione a dire che non è caffè ma benzina, altrimenti non saprei spiegarmi questa sua generositá inaspettata.
Inoltre ieri sera siamo rimaste al telefono fino alle undici e mezza, quindi non è appena uscita da una notte di sesso selvaggio.
Magari Brendon banana ha fatto la sua magia.
"Oh, e per te ho un'altra cosa... L'ho molto discretamente rubata da mia madre, e vedendo cosa ho visto venendo qua posso dire di aver fatto più che bene" aggiunge, cominciando a rovistare nella sua borsa fino a tirarne fuori un panno di spugna giallo ancora inutilizzato.
"Oh... Grazie per Spongebob... Un pensiero davvero... Singolare" rispondo, guardando in imbarazzo il panno, quando lei alza gli occhi al cielo.
"Come al solito, non hai capito una fava. È un super panno asciugante che riesce a trattenere fino a due litri d'acqua. Sembra fatto apposta per te" spiega, facendomi arrossire veemente, quando Larry dal nulla si gira con un sorrisino perverso: "sapevo di farti qualche effetto, mia bella panterona".
Oh santo cielo.
"Quando la finirai di renderti ridicolo? Non te la darà mai, qualsiasi essere pluricellulare evoluto ti rifiuterebbe" lo rimbecca Grace con tanto di schiaffetto in testa, e vorrei trattenermi dal ridere, ma davvero non riesco.
Poverino, so come ci si senta ad essere sessualmente frustrati... Ma per questo di sicuro non sono ricorsa al self help con l'aiuto delle foto di un certo Starboy, no di certo.
Non sono ancora così disperata.
"Aspetta, cosa vuol dire che hai fatto più che bene a portarmi il parente prossimo di Spongebob?" Domando guardando la mia amica che si limita a distogliere lo sguardo, aprendo il suo manuale d'arte sulla pagina di Degas e delle sue ballerine sorseggiando il caffè benzina.
"Clarissa! Giuro che mi metto a cantare Secrets se non mi dici quello che mi nascondi!" Esclamo, minacciando la bionda che peró non soccombe, anzi nasconde un sorriso sotto i baffi.
"Va bene, l'hai voluto tu" aggiungo, e schiarendomi la gola comincio a pensare ad Abel zucchero, lasciandomi trasportare dalla sua immagine mentale e da tutte le meraviglie che farebbe al mio corpo.
Perchè la mia vita non puó essere come il video di Earned It?
Sono anche disposta a disegnarmi due croci sulle chiappe pur di stare vicino a quel creatore di oceani prima sconosciuti agli esseri umani.
Un giorno sono sicura che mi studieranno in geografia.
"Everybody here wants you my love, my love, and I know that you want him too, my love, my love, I ask you what your heart desires my love, my love, you tell me I'm the only one, my love, my love, it's a lie, a lie, I catch you every time in your lust, your lust, every time you close your eyes".
"Non di prima mattina, Terry, dai" protesta debolmente Clarissa, non staccando gli occhi dalla biografia di Degas, facendomi accigliare.
"Allora dimmi".
"No".
"I hear the secrets that you keep, when you're talkin' in your sleep, I hear the secrets that you keep, keep, keep, when you're talk, talkin', talkin', I hear the secrets that you keep, when you're talkin' in your sleep, I hear the secrets that you keep, keep, keep, when you're talk, talkin', talkin', you told me not to worry 'bout those guys, those guys, you told me that you left it all behind, behind".
"Guten morgen!" Esclama la professoressa decrepita vestita di verde pisello, ed immediatamente metto una mano sulla bocca di Calum per evitare che dica qualcosa di inopportuno, quando Clarissa sorride trionfante.
Vedrà quanto sorriderà una volta affogata nel mio oceano.
Di sicuro non la faró salire sulla mia barchetta insieme ad Abel zucchero.
Insieme, navigheremo verso una croce fluorescente e vivremo per sempre felici e contenti.***
"Giuro che ero ubriaco quando ho scelto tedesco" sospira Calum una volta usciti dall'aula di tedesco dopo tre ore più pesanti del polpettone natalizio di zia Petunia che, puntualmente, mangia solo il suo bulldog, una femminuccia di circa quindici chili chiamata come la sua proprietaria.
A volte non so se rivolgermi a mia zia o al cane, sono simili anche d'aspetto.
Sto per elencare tutti i motivi per cui in questo momento vorrei fuggire in Burundi a coltivare patate con Abel zucchero quando una mano sul mio braccio mi interrompe: "per tutte le vagine pioventi di Abel".
Guardo Clarissa con gli occhi fuori dalle orbite, completamente scioccata da questa sua affermazione di sgomento, ma quando vedo la sua mascella quasi sul pavimento punto lo sguardo verso la direzione in cui sta guardando, e porca miseria.
Belli e fatti di skinny jeans, Luke Hemmings e Michelle Clifford avanzano senza accorgersi quasi di lasciare dietro di loro una scia di cuori infranti e pozzanghere con tanto di pesci agonizzanti, parlottando fitto fitto, quando Luke -ahimè- posa lo sguardo su di me, sorridendo malizioso subito dopo, e solo allora noto un piccolo dettaglio per nulla insignificante.
Indossa una canottiera nera che mette in evidenza le sue spalle e soprattutto le sue braccia.
Mia madre potrebbe usare il mio downtown come lavatrice in questo momento.
"Santa madre divina di tutti i mari, mi sento Poseidone, soltanto che io i mari non li controllo" mormoro, facendo in modo che solo Calum e Clarissa possano sentirmi quando una voce mi spinge a tornare sull'attenti.
"Mi piace come mi guardi, sembra sempre che tu voglia mangiarmi con gli occhi" commenta Luke, esattamente davanti a me, e per un secondo, per un solo secondo, mi incanto a guardare quegli occhi azzurri che fanno invidia a qualsiasi oceano esistente o da me creato, quando torno in me, ricordandomi che davanti a me ho un tizio mezzo ninfomane che mi ha lasciata da sola fradicia e imbarazzante senza neanche baciarmi.
Bagnatore seriale dei miei stivali.
"Semmai cerco di fulminarti, Luke. Peccato che non abbia ancora sviluppato questo superpotere" ribatto, e lui, sapendo perfettamente il suo potere su di me, si passa con lentezza estenuante la lingua sulle labbra, facendomi quasi gemere alla sola vista.
In questo momento credo che potrei essere usata come sistema d'irrigazione.
Mi toccano e spruzzo.
"Mh, qualcuno qui non è proprio in grado di dire le bugie, stargirl" sorride, beffardo, e decidendo di chiedere l'ausilio dei miei amici mi giro, trovando peró sia Calum che Clarissa scomparsi, così come Michelle.
Traditori della regina delle acque!
Niente barchetta per loro!
Luke sembra notare il mio disagio, sorridendo leggermente prima di prendermi per mano, e completamente assuefatta mi lascia trascinare poco lontano nella tromba delle scale.
"Adoro avere questo ascendente su di te, Terry. Ma adoro ancora di più il modo in cui il tuo corpo risponde ad ogni mio singolo tocco. Mi basta guardarti per renderti cera tra le dita" mormora bloccandomi contro il muro, esattamente come tre sere fa alla festa, e nuovamente mi sento come ipnotizzata dai suoi occhi, dalle sue parole, dal suo tocco.
Mi stringo alle sue braccia, sentendo la pelle bruciare sotto il mio tocco, quando Luke si abbassa, arrivando a pochi millimetri dal mio viso: "hai un qualcosa che mi fa impazzire, stargirl. E non ho intenzione di lasciarti andare tanto presto".
Lo osservo, completamente spiazzata dalle sue parole, sentendomi incredibilmente accaldata, quando lui -oserei dire finalmente- fa qualcosa che parte di me aspetta da troppo tempo e che fa stappare lo champagne ai miei ormoni che cominciano a darsi ai balli irlandesi nelle mie vene.
Le labbra di Luke si posano con forza sulle mie, non lasciandomi tempo di ritirarmi, e anche le sue braccia mi stringono attirandomi a sè con egoismo, quasi volesse possedermi, volesse dimostrarmi che il mio corpo è suo, ed io non posso che soccombere al suo bacio, maledicendomi nel notare la morbidezza delle sue labbra e l'esperienza della sua lingua.
Non ho mai pensato che un giorno mi sarei paragonata ad una lumaca bavosa ma in questo momento, con il corpo premuto contro quello di Luke Hemmings e con la lingua intrecciata alla sua in un bacio che sarebbe sconcio persino per Christian e Anastasia, non riesco a non sentirmi bavosa al massimo.
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Starboy || Luke Hemmings
Fanfiction"Quante volte ancora devo dirtelo che non sei il mio tipo?". "Ma io sono il tipo di tutte! Smettila di mentire a te stessa e accetta di avere una cotta per te". "Solo quando ammetterai che ti piacciono le canzoni di The Weeknd". "Okay, rimani pure a...