Chapter 11: True Colors

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Io non vorrei dire che l'avevo detto, ma l'avevo detto.
"Hai tutta l'aria di chi si sta trattenendo dal dire o dal fare qualcosa" sorride con aria beffarda Luke, guidando la sua utilitaria verde limone su cui ho preferito non fare domande mentre io, una povera sfigata con un serio problema, accavallo maggiormente le gambe, passandomi lentamente la lingua sulle labbra.
"Dio, Terry, non farlo se tieni alla tua verginità" mormora poi, guardandomi come io guardo l'ultimo pezzo di pizza rimasto nel cartone, peggiorando solo la situazione.
Credevo di essere pronta a tutto dopo aver visto dal vivo Matty fragola cantare Robbers, ma quel disgraziato è ben inutile quando mi ritrovo in carne, ossa e presuntuosità Luke Hemmings accanto con una camicia nera aperta quel tanto che basta per mettere in moto la mia immaginazione (talmente fervida da farmi avere la vista a raggi X) e con i capelli ancora umidi per la doccia che non possono che farmi pensare a un eventuale post sesso con lui.
È il tipo che rimane a letto per qualche coccola dopo aver copulato o che corre a farsi la doccia per lasciar riposare la ragazza di turno?
O magari preferisce un secondo round nella doccia...
Tutto questo mi spinge a stringere ancora di più lo cosce, e se penso che sono solo le sette e venti e che siamo insieme da solo quindici minuti mi viene voglia di piangere.
Come arriveró integra e più o meno asciutta alla fine dell'appuntamento?
"Aspetta, che ne sai tu della mia presunta verginità?" Domando, girandomi di scatto verso il bastardo che sorride furtivamente.
"So riconoscere una verginella quando ne vedo una, bel faccino, e sono sicuro che tu lo sia. Altrimenti non ti scioglieresti ad ogni passo che faccio".
"Io non mi sciolgo ad ogni passo che fai" borbotto, incrociando le braccia al petto.
Maledizione, ma si vede così tanto?
Riesco a sentire fin da qui Clarissa urlare un sonoro 'sì' affiancata da mia sorella.
"Certo, continua a ripetertelo, magari te ne convinci, stargirl" conclude Luke prima di tornare a concentrarsi sulla strada, stringendo la lingua tra le labbra.
Sento le mie ovaie smuoversi come fanno le molecole eccitate per il calore.
Anche le mie ovaie sono eccitate, ma la causa non è il calore, bensì la maledetta lingua di Hemmings.
"Mi vuoi almeno dire dove stiamo andando?" Domando, cercando di mostrarmi più fredda di un ghiacciolo, ma la mia voce mostra soltanto il disagio che provo al momento.
Giuro che se mai mi ritroveró nuovamente chiusa in un trabiccolo a quattro ruote con Luke Hemmings metteró una guaina contenitiva e dei pantaloni lunghi.
Il biondo sorride, scuotendo la testa, continuando a sfrecciare con il suo bolide degno di mia nonna Carmen, finchè non accende la radio, probabilmente avendo pietà di una me che ormai non cerca neanche più di contenersi.
Sono convinta che questo ragazzo abbia dei superpoteri, gli basta respirare per far venire le ragazze.
Anche solo esistere.
Immediatamente riconosco le note della canzone, e quando vedo la mano di Luke tentare di cambiare stazione gliela schiaffeggio, facendolo imbronciare.
"Lascia questa canzone e ti scaravento fuori dal finestrino" esclamo, ormai completamente entrata nella modalità Abel zucchero.
Perchè se alla radio parte True Colors, non puoi cambiare stazione per nessun motivo al mondo.
"Tell me the truth baby girl, who else been with you, it's gon' come to my attention either way, yeah, and I understand, baby girl, we all had a past, I'd much rather hear the truth come straight from you, so if I love you, it'd be just for you, so when I'm touching you, can I trust in you? Can I trust in you, oh baby?".
Un sorriso leggermente sporco di malizia fa la sua comparsa sulle labbra di Luke mentre canticchio, ormai completamente rapita da Abel zucchero che è in grado di calmare la mia mente e far sudare i miei ormoni già troppo accaldati, quando, tutto d'un tratto, la sua mano si posa sul mio ginocchio scoperto.
"When I'm touching you, can I trust in you?" Mormora, la sua voce morbida ma allo stesso tempo pungente, e porca miseria.
Piove.
Lo guardo con gli occhi sbarrati, sentendo la sua mano bruciare sul mio ginocchio, un tocco all'apparenza innocente ma che in realtà d'innocente non ha proprio nulla, impossibilitata a parlare dalla secchezza che sento in bocca dato che tutti i miei fluidi corporei sembrano aver traslocato verso posti più remoti del mio corpo.
"Siamo arrivati, stargirl" sorride dopo qualche secondo, togliendo -purtroppo e finalmente- la sua mano dalla mia gamba, quando mi giro per guardare fuori dal finestrino, trattenendo a stento uno sbuffo.
Ma certo.
"Sai, credo che tu sia un clichè ambulante... E detesto i clichè" commento, guardando lo schermo del cinema all'aperto e le altre macchine posteggiate tutt'intorno, quando Luke sorride, lasciandomi un veloce bacio sulla guancia che ha comunque effetti disastrosi sulla mia condizione biologica.
"Ma non detesti me. Inutile negarlo" mormora poi nel mio orecchio, lasciando un altro bacio più leggero appena sotto, facendomi annaspare, e sto per rispondergli male quando esce dalla macchina, affacciandosi poi dalla portiera: "vado a prendere qualcosa da mangiare... Ti vanno bene i pop corn?".
Annuisco, sapendo che se soltanto aprissi bocca direi cose imbarazzanti come 'potrei mangiare te', e non appena si allontana afferro il cellulare, digitando velocemente un numero familiare.
"Ti prego, fa che non stia facendo cose strane con le croci" mormoro tra me e me, mordendomi per il nervoso un'unghia, quando all'improvviso sento dall'altra parte della linea The Hills, facendomi sorridere leggermente.
"Terry! Lo senti? Abel zucchero è così figo in questo video, non hai idea di cosa mi farei fare da lui e dalle sue croci" esclama Calum, tutto entusiasta, e riesco quasi ad immaginarlo mentre si struscia addosso al muro per allenarsi a farlo in discoteca, e lo dico perchè l'ho visto dal vivo.
Ovviamente ho provato anche io, sotto lo sguardo attonito di Clarissa, finché non siamo riusciti a persuaderla e... Ha delle doti nascoste che spero vivamente che Michelle arrivi a conoscere.
"Lo sento, lo sento... Ma ho un altro tipo di problema al momento, quindi abbassa il volume e concentrati su di me!" Esclamo, e Calum, nonostante uno sbuffo iniziale, obbedisce, tornando poi da me.
"Dimmi".
"Dammi un buon motivo per non saltare addosso a Luke e ripassare con lui il kamasutra in macchina fino a scrivere il karmasutra".
Alle mie parole sento un silenzio inquietante dall'altra parte della linea, finchè Calum non parla nuovamente: "hai intenzione di preservare la tua verginitá per uno che ha intenzione di rimanere dopo aver colto il tuo fiore, o di darla a un tizio che domani starà già inseguendo qualche nuova ragazza? Hai una grande forza d'animo, Terry, non cedere a un coglione dagli occhi azzurri".
Sì, avró anche un'immensa forza di volontà, ma le mie paludi preferirebbero sperimentare un po' di meritata siccità che non sembrano più conoscere da quando Luke Hemmings ha fatto il suo sfavillante ingresso nella mia vita.

Oggi una personcina adorabile mi ha fatto notare che questa storia è 284 in fanfiction, e non potrei esserne più felice, quindi... Duecentottantaquattro volte grazie a voi che leggete, stellinate e commentate!💖

Starboy || Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora