"Non vorrei essere crudele, ma stai sfociando nel patetico" sospira Clarissa, osservandomi dall'altra parte del tavolo della biblioteca, ma io la ignoro, continuando nella mia ricerca matta e disperatissima.
"Inoltre, tra due giorni abbiamo l'intercorso di tedesco, te lo ricordi, vero? E non so te ma io per ora so dire solo patata e wurstel" aggiunge, e a quelle parole sposto per un secondo gli occhi dallo schermo.
"Credo siano le uniche due parole nel vocabolario di quella zoccola bionda" commento, inarcando un sopracciglio, tornando poi al mio computer cercando di portare avanti la mia operazione di stalking.
Sono tre giorni che sono più arida del Sahara in estate, e sfortunatamente neanche Matty fragola e -peggio- Abel zucchero riescono a smuovere il mar Rosso dei paesi bassi, il che delinea una situazione critica.
"Credo mi si siano rotte le ovaie. O gli ormoni, o le ghiandole del bagnume" annuncio con tono da lutto, facendo alzare gli occhi al cielo a Clarissa.
"Giá, me ne sono accorta. Ho dovuto addirittura chiudere in un cassetto tutti i miei cataloghi di motoscafi, barche e gommoni di lusso" risponde, puntandomi la matita contro.
Ma non capisce la gravità del problema?
"Clarissa, stai parlando con me! Andiamo, io che creo uno Tsunami in Giappone vedendo una semplice foto profilo, che creo il Rio Delle Bagnate guardando solo Abel zucchero in televisione... Sono venuta nel bel mezzo di un concerto! Non sei preoccupata?" Domando, scioccata dal disinteresse di Clarissa nei confronti del livello del mio fiume, quando lei sorride, chiudendo così il libro di tedesco ancora aperto a pagina uno.
"Non lo sono perchè so a cosa è dovuta questo problema, e so anche qual é il modo per rimediare" sentenzia, continuando a ricordarmi il papa che recita l'Angelus, anche se credo che non esista niente di più opposto a Clarissa del papa.
È la blasfemia su due gambe, per intenderci.
"Andare a letto con Abel zucchero, vero? Guarda, ci ho pensato anche io, è solo che adesso che c'è l'Homo Homini Lupus Gomez è più difficile da rapire... Ma io, te e Calum saremmo in grado di rapire anche la regina Elisabetta, quindi abbiamo qualche possibilitá" esclamo, venendo bloccata all'improvviso da una palla di carta contro il viso.
"No, deficiente, lascia per un attimo da parte il criceto agonizzante con l'erezione perenne. Il tuo problema é Luke" ribatte Clarissa, e alle sue parole ammutolisco.
Sono perfettamente cosciente che Luke non abbia aiutato la situazione, ma andiamo, lo conosco da un mese.
Non puó essere lui la causa della siccitá in cui sono piombata.
"Ma per favore. Quel ragazzo non mi fa nè caldo nè freddo" commento, distogliendo gli occhi da quelli della bionda per tornare alla mia ricerca, sentendomi per la prima volta da tre giorni incredibilmente cretina.
"Certo, ed io non ho un altarino in camera dedicato a Brendon Banana".
Un leggero broncio curva le mie labbra a quelle parole, ma Clarissa non finisce mai in maniera così pacifica: "andiamo, Terry, sii obiettiva. Quel ragazzo fa piangere la tua vagina con la sua sola esistenza. Ha pomiciato con te, oserei dire violentemente, e poco dopo hai scoperto che ha come ragazza una Barbie che sembra appena uscita dal mondo delle fiabe. Non puoi dirmi che tutto questo non ti tocca minimamente".
"Non mi tocca minimamente" affermo, cercando quasi di convincere me stessa, ma Clarissa non si fa ingannare anche se decide di mollare la presa.
"Come vuoi... Ora peró sono curiosa di sapere cosa farà il nostro Starboy per riconquistarti" sospira, e guardando con estremo disgusto il libro di tedesco lo riapre, leggendo la prima frase.
"Sapevo di dover scegliere lo spagnolo. Le spagnole sono anche delle gnocche da far paura" borbotta, e solo a quelle parole ricordo un piccolo dettaglio lilla.
"E con Michelle? Quando Hemmings ha deciso di intrecciare la sua lingua con la mia voi eravate sparite" domando, curiosa come una faina, notando poi un rossore traditore sulle guance di Clarissa.
Questa ragazza ha un problema con i rossori, ogni volta che qualcuno le dice qualcosa di carino finisce per diventare un pomodore con tanto di tette e gambe.
"Diciamo che le cose sono in fase di stallo" è tutto ció che dice, abbassando nuovamente lo sguardo come a lasciar intendere che l'argomento é tabù.
Ecco, dopo aver finito la mia ricerca matta e disperatissima, devo cercare la ragazza di Michelle e, casualmente, appenderla per i pollici sulla croce fluorescente di Abel che magari nel frattempo la arrostisce per bene.
Così, animata da un nuovo spirito combattivo, ricomincio a vagliare tutte le Valerie che Luke Hemmings ha tra gli amici di Facebook, come sto facendo da tre giorni senza interruzioni, senza contare l'album di Trilogy che ho avuto bisogno di riascoltare.
Abel zucchero mi dà la forza di fare meglio la stalker.
È impressionante il numero di amici che ha su Facebook questo ragazzo, ed è impressionante il numero di amiche che si chiamano Valerie che ho trovato.
Spero seriamente che non sia andato a letto con tutte queste ragazze, altrimenti avrei paura di prendermi qualche malattia venerea... Se mai quello Starboy da quattro soldi vedrà i miei bassifondi.
Valerie Davis è stata un altro fallimento, in quanto bionda e con l'aria da topo, completamente diversa dalla ragazza disinvolta dell'altro giorno, che andava in giro come se ce l'avesse d'oro.
Se lei ce l'ha d'oro, la mia è di platino ed è resistente all'acqua.
"Guai in arrivo" mormora Clarissa, e ho giusto il tempo di guardarla per mezzo secondo che dietro di me sento una voce familiare: "hey".
Sbam.
Certe volte dovrei ricordami che i computer della biblioteca non sono pc, e che tirare giù il monitor significa fare un pasticcio di proporzioni bibliche.
Ho appena tirato giù il monitor di un computer fisso, se il buongiorno si vede da mezzogiorno, questa sarà davvero una giornata di merda.
"Oh, hey" ricambio il saluto di Luke, mostrandomi al tempo stesso dura e disinvolta, appoggiandomi con le braccia al monitor sotto lo sguardo a dir poco divertito di Clarissa, quando Luke fa per sedersi accanto a me, ma lo fermo mettendo un piede sopra la sedia: "mi dispiace, ma é occupata da chiunque non sia una puttana, quindi direi che devi trovarti un altro posto".
"Dovevo aspettarmelo... Ma posso spiegarti, Terry".
Niente bel faccino, niente stargirl, niente occhiolino, niente toni ammiccanti.
Stanotte la cavallona d'oro deve averlo sfiancato per bene.
"Non ho bisogno di spiegazioni, ho bisogno di un accendino per darti fuoco" ribatto, guardandolo con la mia migliore occhiataccia, facendolo sospirare.
"Valerie non è la mia ragazza" comincia a parlare, ma lo interrompo subito: "oh, e lei lo sa? No perchè manca poco che cominci ad inviare a destra e manca gli inviti per il vostro matrimonio".
Non so perchè, ma tutta questa situazione in qualche modo riesce a farmi venire in mente Montreal di The Weeknd, e non riesco a frenare il mio cervello dal canticchiare la canzone.
"Oui j'ai pleuré mais ce jour là, non je ne pleurerai pas, non, je ne pleurerai pas, oui j'ai pleuré mais ce jour là, je ne pleurerai pas, je ne pleurerai pas".
Abel zucchero che canta in francese mi fa venire voglia di fare fin troppe cose con la sua baguette.
"Lo sa, perchè sa che io non ho ragazze, non sono da relazioni. Ma ho fatto l'errore di andare a letto con lei due volte invece di una e da allora mi tormenta... Ho cambiato università per colpa sua, ma a quanto pare ha deciso di seguirmi" continua, guardandomi dritta negli occhi e...
Maledizione.
Clarissa aveva ragione.
Il mio impianto d'irrigazione ha appena ripreso a funzionare.
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Starboy || Luke Hemmings
Fanfiction"Quante volte ancora devo dirtelo che non sei il mio tipo?". "Ma io sono il tipo di tutte! Smettila di mentire a te stessa e accetta di avere una cotta per te". "Solo quando ammetterai che ti piacciono le canzoni di The Weeknd". "Okay, rimani pure a...