Chapter 9: Die For You

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"Ho intenzione di prenderti a calci nel culo a ritmo di Die For You se non le vai a parlare" minaccio Clarissa con la mia peggior occhiataccia che risulta peró dannatamente simile a quella di una psicopatica in procinto di violentare qualcuno, e sono piuttosto sicura che guarderei in questo modo Marty fragola o Abel zucchero se me li ritrovassi davanti in questo momento, ma con aria meno minacciosa.
Certo, anche un gattino indifeso sarebbe più minaccioso di me, ma questi sono dettagli.
"Ma... Non posso uscirmene così a caso! E lei mi parla poco o niente! Cosa dovrei dirle? Sai che finirei per dire qualcosa di imbarazzante come 'hai le dita davvero lunghe', e sai che è giá successo" ribatte lei, cercando di non farsi sentire dalla ragazza dai capelli lilla davanti a noi che sembra stranamente interessata nella lezione di tedesco.
L'unica. A quanto sembra, Larry e Grace sono troppo impegnati nei loro battibecchi che sicuramente verteranno sulla ricerca agognata di mitande in cui infilarsi del ragazzo, Calum è occupato a chattare con quel ragazzo di Grindr che sembra avere strani fetish a letto su cui non voglio davvero sapere nulla (ma so che riguardano le croci, me lo sento nelle vene) mentre io e Clarissa discutiamo su come farle venire un po' di finto coraggio per parlare con Michelle.
"Non parlarle di dita, vagine e oggetti dalla forma fallica e vedrai che andrà tutto bene... Che ne so, chiedile consiglio sulle tinte per capelli!" Propongo, facendo sospirare sconsolata la bionda che prende un sorso di caffè prima di guardarlo disgustata.
"Fa davvero cagare le papere questo intruglio" sbuffa, facendomi sorridere leggermente prima che qualcuno dall'altra parte mi richiami.
"Mi ha mandato una frase di The Weeknd. Io lo sposo, Terry, giuro che lo trovo, lo sfondo e poi lo sposo" esclama Calum, cercando di contenere la voce, ma Clarissa sembra sentirlo dato che si affaccia: "quando hai finito di fingere di essere attivo, fammi un fischio".
"Taci, tu che non vedi del sesso da sette mesi".
"Sei mesi e ventidue giorni!" Sbuffa stizzita Clarissa, tornando poi al libro di tedesco dall'aria triste aperto davanti a lei, quasi nascosto dal manuale di arte, quando strappo con violenza il cellulare dalle mani di Calum.
In poche occasioni sono violenta: quando si tratta di canzoni di Abel zucchero, quando c'è Matty fragola senza maglietta e quando trovo foto su Instagram di completini intimi in pizzo.
Sono le mie debolezze, che posso farci?
"You know what I'm thinkin', see it in your eyes, you hate that you want me" leggo sottovoce, intonando la canzone prima di alzare lo sguardo su Calum, e abbiamo bisogno solo di uno sguardo prima di cominciare a cantare il resto della canzone insieme.
"Hate it when you cry, you're scared to be lonely, 'specially in the night, I'm scared that I'll miss you, happens every time, I don't want this feelin', I can't afford love, I try to find reason to pull us apart, it ain't workin' 'cause you're perfect, and I know that you're worth it, I can't walk away".
"State molestando me e Degas, se proprio dovete cantare qualcosa, che siano i Panic!At The Disco! Non vi ho fatto sentire tutto Death Of A Bachelor per nulla" sbuffa Clarissa, guardandoci malissimo, quasi quanto guarda male il caffè che fa cagare le papere la mattina alle sette, quando una voce la fa girare di scatto.
"Mi piace quella canzone, è la suoneria del mio cellulare" sorride piano Michelle, e a quelle parole mi giro verso Clarissa che sembra essere in pura adorazione.
Sí, ora sembra tanto un angelo, voglio poi sentire quando saremo solo noi tre cosa non dirà, peccatrice com'è.
Ma Michelle ha Die For You come suoneria, quindi ha la mia benedizione ed il mio benestare, può accedere alle zone vietate di Clarissa.
"Davvero? Io ho Starboy, che sembra ironicamente rappresentare la mia vita in questo momento... E tu, Clarissa, che canzone hai come suoneria?" Domando, cercando di far parlare la bionda con la sua cotta mica tanto segreta, quando lei mormora, con le guance rosse: "Chocolate dei The 1975".
A quelle parole Michelle si illumina, sorridendo radiosa: "ti piacciono i The 1975? Sei andata al concerto ad aprile?".
Clarissa annuisce, leggermente più a suo agio prima di rivolgermi un'occhiataccia a cui rispondo con un sorriso angelico.
Le mie ovaie sono divergenti, non possono essere controllate.
"Sí, sono andata con Terry, è stato bellissimo... Tu c'eri?" Domanda Clarissa, quando Michelle annuisce, e facendo attenzione a non essere beccate dalla professoressa cominciano a parlare di musica, lasciandomi libera di fantasticare sulla loro relazione.
Già il fatto che Michelle abbia Die For You come suoneria e che le piacciano i The 1975 la rendono un ottimo partito.
Sospiro, decidendo di fingere almeno di star ascoltando qualcosa della lezione, quando il cellulare vibra nella mia tasca, facendomi alzare gli occhi al cielo.
Tranne il gestore telefonico solo un'altra persona mi contatta, e sia io che i miei ormoni preferiremmo che questo messaggio fosse del gestore telefonico, ma a quanto pare la fortuna non è dalla mia parte (tutta colpa di Goethe il bastardo) e il pallino di Messenger compare sullo schermo con prepotenza.
Porca miseria, se avesse una foto profilo in cui non sembra un modello i miei ormoni sarebbero più quieti invece di ribollire continuamente come una pentola di fagioli.
'Buongiorno, Stargirl. Questa canzone mi fa pensare a te... E direi che il titolo dice tutto'.
Chissà perchè non mi stupisce che mi abbia mandato Sex dei The 1975.
E chissà perchè non mi stupisce che la sola idea che lui pensi a fare sesso con me crei foreste pluviali in posti in cui le foreste pluviali non dovrebbero esserci.
Credo che in questo momento il Rio delle Amazzoni mi faccia un baffo.

Starboy || Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora