capitolo 20

493 51 0
                                    

Da quando i miei cugini andarono a chiedere aiuto al vecchio branco della zia Chris passarono due giorni... Due giorni passati a tremare dal freddo, ad evitare di congelare... Allenarci era fuori discussione, non senza vestiti adatti al combattimento al freddo. Avevo paura che non ci aiutassero, che dovessimo andare a chiedere a più branchi o che chiedessero qualcosa in cambio, qualcosa che non potevamo dar loro. I nostri soldi erano finiti, li avevano Aiden e Renèe per viaggiare, le scorte di cibo iniziavano a scarseggiare ed era sempre più difficile trovare selvaggina da cacciare... Era pieno inverno, ormai non avremmo trovato più niente. Passati quei due giorni, mi misi ad aspettare davanti la grotta... Avevamo dei telefoni che usavamo solo per le emergenze, li avevamo recuperati dopo il rapimento del branco, nessuno sapeva di quei telefoni... Tutti pensavano che li avessimo persi durante l'attacco... In realtà se ne sono salvati un paio, li abbiamo tenuti nascosti per evitare che si rompessero o che si scaricassero del tutto... Quei due giorni di attesa furono i primi in cui li usammo da dopo l'attacco, speravo in una chiamata che non arrivò mai... Se in quei due giorni avevano chiamato, se non ci avevano avvisati di iniziare a spostarci verso il branco, significava che non stava andando bene. Passai tutta la notte del secondo giorno ad aspettare, ero disposto a congelare pur di ricevere una chiamata... Altrimenti li avrei aspettati per il loro ritorno. Era quasi mattina quando vidi Renèe camminare verso la grotta con Aiden sulle spalle... Era palese che qualcosa non andasse, così li raggiunsi per aiutare mia cugina. <<Cosa è successo?>> chiesi dopo averli raggiunti... Aiden tremava sulla spalla della sorella, era sudato e pallido. <<E' svenuto sul treno... Credo abbia la febbre, non sono riuscita a svegliarlo... Ho finto che stesse semplicemente dormendo, ma non è stato facile portarlo fuori dalla stazione>> rispose mia cugina mentre prendevo Aiden e me lo caricavo sulla spalla... Dovevo portarlo subito alla grotta e chiamare aiuto... Dopo mesi avevamo bisogno dell'aiuto di qualcuno, di un dottore e anche urgentemente. <<Nathan dove sei?>> urlai una volta entrato dentro la grotta... Mi diressi verso l'interno della grotta, la dove avevamo acceso un fuoco... Mio cugino doveva restare al caldo mentre aspettavamo il medico... Nathan spuntò non appena poggiai Aiden a terra. <<Cosa succede?>> chiese preoccupato. <<Corri in città e porta qui un medico... Non importa cosa gli dirai, deve venire qui e ricordati che non possiamo andare in ospedale, non se mancano medici licantropi che possono coprire le alterazioni del nostro sangue>> dissi io... Non appena finii di parlare, Nathan corse via... Dovevamo solo aspettare, ma non riuscivo a restare fermo. <<Non appena arriverà il medico ci creerà problemi... Lo sai perfettamente>> disse Sharon avvicinandosi a noi. <<Lo so... E' per questo che, dopo la visita, dovremo andare via... Iniziate a prendere le vostre cose, voglio essere pronto a partire una volta che il dottore sarà andato via>> risposi... Iniziai a guardarmi intorno, eravamo tutti stanchi e, probabilmente, non avremmo avuto modo di sopravvivere a più viaggi... Non potevo permettere che succedesse loro qualcosa. <<Preferite viaggiare in forma di lupo?>> chiesi dopo minuti di silenzio... In molti si girarono a guardarmi, non capivano cosa volessi dire. <<I bambini non possono ancora mutare, noi si... Dobbiamo allontanarci in fretta ma senza congelare... Come lupi possiamo viaggiare più velocemente, come abbiamo sempre fatto, ma c'è la possibilità di prendere freddo più facilmente... Se ci mettiamo in cammino così, possiamo coprirci con tutti i vestiti pesanti che abbiamo ma saremo più lenti>> mi affrettai ad aggiungere. <<Aiden non è in grado di trasformarsi, non in queste condizioni>> disse Renèe stanca. <<Neanche Sharon sa trasformarsi... Li copriremo con le nostre giacche e li porteremo noi sulla schiena... Per i bambini la stessa cosa, li copriremo il più possibile e li porteremo sulla schiena come abbiamo sempre fatto>> risposi io. Sembrarono pensarci un po' su, ma alla fine decidemmo di muoverci come lupi per essere più veloci.

Quando il medico che Nathan era andato a chiamare arrivò, noi avevamo già sistemato tutte le nostre cose, eravamo già pronti a partire. Mi avvicinai a Nathan, sperando che quell'uomo non sentisse. <<Sai che se la situazione fosse stata più grave lui sarebbe già morto? Se mai ci sarà una prossima volta devi essere molto più veloce>> gli dissi... Ma l'uomo sembrava avermi sentito vista l'occhiataccia che mi lanciò... Rimasi a parlare con Nathan sul motivo del suo ritardo, mentre il medico si avvicinava ad Aiden e chiedeva a Renèe cosa fosse successo... Aveva gli occhi di tutti puntati addosso, lui si guardava intorno confuso ma iniziò a visitare mio cugino. <<Perché siete qui?>> chiese lui... Sembrava essere confuso, ma continuava a lavorare senza mai alzare gli occhi da mio cugino. <<Viviamo qui>> rispose mia sorella... Una risposta secca, nella speranza che smettesse di fare domande, ma non accadde. <<Siete soli? Dove sono i vostri genitori?>> chiese. <<Sono morti>> risposi io... Avevamo concordato questa versione, avevamo spiegato ai bambini che erano ancora vivi ma che lui non doveva sapere cosa ci fosse successo. <<Non potete vivere qui, il ragazzo è una prova evidente che avete bisogno di una casa in cui vivere... Venite con me, vi porterò in ospedale per delle visite, poi vi troveremo delle famiglie>> disse lui... Era convinto di quello che diceva, ma non sapeva che noi saremmo andati via di li a poco. <<Non abbiamo bisogno di nessuno... La sua febbre è un caso isolato, sappiamo cavarcela da soli>>risposi io... Leiz si avvicinò a me e mi strinse la mano... Da quando eravamo arrivati in quella grotta, mi aveva evitato... Preferiva stare con Kira, Lola e Lexi piuttosto che con noi... Era strano vederla così vicina a me in quel momento. <<Non potete vivere qui, non lascerò che viviate in questo modo... Sappiate che tornerò con chi di dovere e vi porteranno al sicuro... Magari adesso non volete separarvi, ma è la cosa migliore per tutti voi>> disse l'uomo finendo di visitare Aiden... Sapevo cosa voleva fare, non ci avrebbe detto niente sulle sue condizioni finché non fossimo andati con lui... Avremmo chiesto a Rose di visitarlo, lei era la nostra prima tappa. Se ne andò furioso, ma sarebbe tornato presto con altri adulti... Per quel momento dovevamo sparire. <<Cosa ha detto tuo nonno?>> chiesi a Renèe una volta che l'uomo se ne andò. <<Mio nonno è morto... Ci ha accolti uno dei beta, ci ha detto che quel branco è destinato alla rovina... Stanno combattendo per il posto di Alpha>> rispose mia cugina, non era ciò che speravamo. <<Ma non possono prendere il posto di Alpha... Devi nascere con quella condizione>> dissi io. <<Oppure diventarlo perché lo erano i propri genitori, come è successo a tuo padre>> rispose Renèe. <<Cosa facciamo?>> chiese preoccupata mia sorella. <<Sapete già cosa faremo... Preparate Aiden e i bambini, partiremo fra cinque minuti... Il branco di Rose è la nostra prima tappa>> dissi iniziando a prendere ciò che era mio e di Sharon. <<Pensi che ci accoglierà?>> chiese Nathan. <<Lei è famosa ovunque per aver ospitato e protetto i bambini di vari branchi... Abbiamo una possibilità di superare l'inverno nel suo branco>> risposi per poi trasformarmi... Non dovevamo perdere tempo, dovevamo andare via da li il prima possibile... Dopo aver preparato tutti i bambini, anche gli altri si trasformarono. Renèe portava Aiden, io Sharon... Nonostante il peso delle persone che trasportavamo e delle borse che contenevano quel poco che ci restava, iniziammo a correre il più velocemente possibile.

Un Branco Da SalvareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora