capitolo 17

588 57 0
                                    

La mattina successiva, Sharon si mise in disparte... Scelse un posto isolato, a fianco al fiume, aveva bisogno di entrare in contatto con il suo lupo, aveva bisogno che smettesse di ringhiarle contro prima di tentare qualsiasi altra cosa... Era quello il suo addestramento, era quello che doveva fare... Ma sapevo che nessuno le avrebbe dato vita facile in quel momento, sapevo che avrebbero cercato in tutti i modi di disturbarla durante la meditazione... Era una distrazione sia per lei che per il suo lupo, che vedeva potenziali pericoli ovunque per non essere ancora uscito allo scoperto... L'odore di mia sorella, fin dalla nascita, era quello umano proprio come era successo a nostra madre e, proprio come lei, aveva bisogno di tempo per avvicinarsi al suo lupo e tentare una trasformazione... I suoi sensi erano sviluppati più dei miei, la sua capacità di guarigione era migliore della mia, ma il lupo non si fidava ancora di lei ed era una chiara dimostrazione l'aria frustrata di mia sorella durante tutto il corso della giornata. Durante la pausa pranzo, lei decise di non unirsi a noi, di continuare la meditazione... Rimasi nelle vicinanze per assicurarmi che non corresse pericoli, ma anche per tenere lontani i ragazzi che cercavano di discutere riguardo il suo mancato allenamento della giornata. Mentre mangiavo, infatti, Oliver e Lola si avvicinarono a noi pronti a fare una scenata, alle loro spalle Nathan cercava di fermarli avendo capito ciò che stava facendo realmente mia sorella. <<Si può sapere perché quella non si è allenata oggi?>> chiese Oliver furioso una volta che bloccai loro la strada verso Sharon. <<Quella è mia sorella ed ha ricevuto un mio chiaro ordine... Non riprenderà gli allenamenti finché non risolverà un problema>> risposi io... Non era necessario che capissero adesso ciò che stava facendo mia sorella, aveva bisogno di pace e un branco che le stava con il fiato sul collo non era il modo migliore per avvicinarsi al proprio lupo... Io so cosa significa. <<Scusa amico, ho cercato di fermarli>> rispose invece Nathan visibilmente dispiaciuto per la situazione. <<Lei è piena di problemi, prima fra tutte la mutazione che ha mancato... Se non si allena come pensa di esserci di aiuto per liberare i nostri genitori?>> chiese Lola... Il suo viso non lasciava trasparire alcuna emozione, sapevo cosa non mi stava dicendo, sapevo che non voleva aggiungere il fatto che avremmo dovuto abbandonarla anni fa, che avrei dovuto abbandonarla. <<Che lo vogliate o no, è la mia beta... Se non sapete pazientare adesso, come pensate di poter salvare i nostri genitori?>> chiesi alla fine io... Ero stanco, tutti ci attaccavano come se fossimo noi ad essere sbagliati... Forse lo eravamo, ma doveva essere mio padre a toglierci dai nostri ruoli di Alpha e beta, doveva essere lui a lasciare ai miei cugini l'eredità del branco. Entrambi stavano per rispondere, quando qualcosa cambiò intorno a noi... Fu solo per pochi istanti, ma lo percepimmo tutti... Subito dopo l'ennesimo sospiro frustrato di Sharon che aveva confermato i miei sospetti. Mi allontanati da loro e mi avvicinai a mia sorella, che intanto si era alzata per bere dal fiume. <<Cosa è successo?>> le chiesi preoccupato... Se era riuscita ad avvicinarsi anche solo per poco al lupo, era possibile che la sua mutazione non fosse poi così lontana. <<Vi sentivo... Sentivo ciò che hanno detto... Ho fatto leva sul suo orgoglio che ho scoperto essere fondamentale per quella stronza>> rispose subito dopo lei. <<Modera il linguaggio, è pur sempre la tua lupa>> la ammonii io. <<Lei ha fatto di peggio>> si giustificò lei. <<Sai che non devi dirmi cosa vi dite se siete riuscite ad entrare in contatto... Deve fidarsi e dirmi dei vostri litigi non ti aiuterà>> risposi io... Mi dimenticai dei ragazzi che avevo lasciato dietro di me, che intanto si erano avvicinati. <<Mi ha chiesto di dirti una cosa>> ammise dopo minuti di silenzio... Come se volesse valutare la situazione. <<Perché ho la sensazione di non volerlo sapere?>> chiesi io sperando di non ricevere risposta, ma venni ignorato da mia sorella. <<Dice che sei totalmente fuori di testa... E che questo è un piano ancora più folle>> aggiunse subito dopo... La guardai scioccato. <<Da quando dai retta a qualcuno?>> chiesi io, riferendomi al fatto che non aveva mai consegnato a nessuno un mio messaggio. <<Mi hai detto che si doveva fidare di me... E poi volevo vedere la tua reazione>> ammise ridendo. <<Si può sapere cosa diavolo sta succedendo?>> chiese Lola irritata capendo che ormai non avevo più intenzione di riprendere il discorso con loro. Nathan mi guardò in un modo che non seppi decifrare, ma sapevo che ormai non lo potevo più tenere nascosto... Non con Oliver e Lola che avevano sentito quel cambio di odore e quello scambio di battute tra me e Sharon. <<Credo che dovremmo dire al branco del nostro piccolo esperimento>> ammise Sharon capendo i miei pensieri. <<Allora rientriamo... Per oggi basta meditazione, si è divertita abbastanza... Tu, invece, hai altro da fare>> le dissi alla fine... Per quanto fosse essenziale che si avvicinasse al lupo, non poteva saltare il resto degli allenamenti. <<Andiamo... Avevi detto che->> disse, ma non le lasciai tempo di finire. <<So cosa ho detto... Ma sto iniziando a pensare che forzare quella stronza non sia esattamente la cosa migliore da fare>> risposi io, ricevendo un pugno da mia sorella. <<Quella stronza è il mio lupo... Io posso insultarla, a te non è concesso>> disse allontanandosi da noi e tornando alla grotta... Sapevo che sarebbe stata dura. <<Aspetta un attimo... Il suo lupo?>> chiese Lola scioccata. Annuii con la testa, promisi che avrei spiegato tutto davanti a tutti, che era meglio rientrare prima che gli altri si preoccupassero.

Rientrati alla grotta, fu Oliver a riprendere il discorso impedendomi di nascondere agli altri ciò che era successo... Non che avessi ancora intenzione di farlo, ormai... Quel cambio di odore è stato così forte che dubito fortemente che gli altri non lo abbiano sentito... Ne ebbi la conferma quando Renèe e Aiden mi guardarono preoccupati. <<Abbiamo sentito tutti quell'odore strano, anche se per pochi secondi... Cosa è successo li fuori?>> chiese Kira preoccupata... Quella fu l'ennesima conferma che ormai dovevano sapere. <<Ieri sera io e Sharon abbiamo fatto un esperimento... Secondo i nostri standard, lei ha mancato la trasformazione, non dovrebbe avere dentro di se un lupo... Ma, ogni volta che ci pensavo, mi veniva in mente la mia prima mutazione e quella di mia madre... Lei si è trasformata per la prima volta a diciassette anni, nostro nonno l'ha aiutata, l'ha guidata durante ogni passo in avanti che riusciva a fare>> spiegai alla fine io... Ero solo all'inizio di quel folle piano... Si, il lupo di Sharon aveva ragione. <<Secondo mio padre, la lupa di tua madre era troppo forte per lei, non si fidava di lei>> commentò Kira... Lo zio Stefano le aveva spiegato ogni cosa anni prima. <<Esatto... I miei pensieri tornavano sempre a ciò che avevamo ereditato da lei... Io la sua scarsa capacità di guarigione, aiutato anche da ciò che ci è successo quando sono nato... Sharon, invece, dovrebbe aver ereditato la sua parte umana>> continuai io. <<Se avessi ereditato la parte umana di nostra madre, perché ho i sensi più sviluppati dei tuoi? Perché la mia capacità di guarigione è migliore della tua?>> chiese Sharon interrompendomi... Quelle domande fecero riflettere tutti e questo mi diede modo di continuare. <<Se lei avesse ereditato la parte umana di nostra madre, non dovrebbe avere queste capacità>> dissi io. <<Se, invece, avesse ereditato la sua forza, la storia sarebbe totalmente diversa... Non avrebbe mancato la mutazione, la starebbe solo ritardando>> disse Lexi alla fine, capendo quale fosse il mio pensiero... Io confermai. <<Ieri sera, come ho già detto, abbiamo fatto un esperimento... Le ho chiesto di provare a cercare qualcosa che non le appartenesse, una presenza dentro di lei che non fosse sua, che avesse vita propria>> continuai io. <<Ed effettivamente era li, nascosta nell'ombra... Pronta a ringhiarmi contro nel caso mi fossi avvicinata troppo a lei>> aggiunse mia sorella. <<In poche parole, dentro di lei c'è un lupo talmente potente da non fidarsi abbastanza per affidarle la sua forza... La storia di mia madre, sotto questo punto di vista, si sta ripetendo... E penso che un aiuto in più non ci farebbe male, soprattutto perché non sappiamo quanti vampiri dovremo affrontare... Oggi, come avrete notato, non si stava allenando né con pugnali, né con il corpo a corpo... Il suo allenamento cambierà: di mattina dovrà cercare di fare passi avanti con la lupa, di pomeriggio ritornerà ad allenarsi con noi... La mia speranza è che possa almeno ottenere la sua forza e la sua velocità quando andremo a prendere i nostri genitori>> dissi alla fine... La notizia ormai era di tutto il branco, ma c'era ancora una cosa che dovevo dire. <<Oggi avete cercato in tutti i modi di disturbarla durante la meditazione... Spero che una cosa simile non si ripeta più... Se lei non sviluppa le sue capacità, se il suo lupo non si fiderà abbastanza di lei il giorno in cui il branco verrà liberato perché voi avete deciso che lei non sarà fondamentale in quel momento, sappiate che avremo una grossa probabilità di morire tutti... Disturbatela ancora mentre cerca un contatto civile con quel maledetto lupo e mi assicurerò che i vampiri saranno il minore dei vostri problemi... Un Alpha difficilmente combatte senza un beta, Renèe ha Aiden, io ho Sharon... Nonostante a voi possa sembrare che io sappia combattere da solo, in questi anni mi sono abituato a combattere con tutti i punti di forza e di debolezza della mia beta... Se io cado perché voi avete deciso che non vale la pena darle una possibilità, il nostro piano morirà con me... Voglio che questo vi sia ben chiaro>> aggiunsi... Si, li stavo minacciando... Ma avevano bisogno di essere rimessi in riga, che lo volessero o no io ero il loro Alpha adesso e Sharon la mia beta... Renèe e Aiden non avevano voce in capitolo, loro sarebbero andati via una volta che noi fossimo morti... Tutti sembrarono capire la mia minaccia e non dissero più niente.

Un Branco Da SalvareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora