Capitolo 37

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Non so quanto tempo passammo ad aspettare, io e Sharon siamo rimasti tutto il tempo davanti la porta della stanza in cui avevano sistemato nostro padre, sentivamo la puzza del sangue, sentivamo la puzza di qualcosa che somigliava molto all'argento... Non sapevamo come, ma erano riusciti a mischiare qualcosa che ci avrebbe potuto uccidere. Alla fine Sharon si addormentò poggiata alla mia spalla, eravamo seduti a terra davanti la porta... Un licantropo, un dottore, uscì da quella stanza quando il sole stava sorgendo... Quando ci vide seduti a terra, quando vide Sharon addormentata e me esausto, sorrise. <<Ora capisco come mai ha resistito>> disse l'uomo. Lo guardai confuso, non capivo cosa volesse dire. <<Ci sono stati tanti momenti in cui ero convinto non sarebbe sopravvissuto... Invece cercava di resistere, era chiaro che ci fosse qualcosa che lo teneva in vita... Vi ha percepito, ha resistito per voi>> aggiunse prima di allontanarsi... Svegliai mia sorella ed entrammo nella stanza... Nostro padre era disteso sul letto, pallidissimo come non lo avevamo mai visto. <<Cosa dobbiamo fare?>> chiese mia sorella avvicinandosi a lui, stringendogli la mano preoccupata. <<Non lo so... Non so cosa fare>> ammisi alla fine. Sharon era preoccupata, lo si capiva subito. <<Restiamo qui questa notte... Non siamo più di aiuto, rimaniamo qui a far compagnia a papà>> dissi cercando di tranquillizzarla. <<Vorrei poter aiutare di più>> ammise con tristezza. <<È quello che penso sempre quando vedo il branco guardarmi con disprezzo... L'unico consiglio che ho da darti è di non pensarci troppo... Farai le cose male se pensi di voler fare di più rispetto a ciò che hai da offrire... Io sbagliavo sempre>> risposi abbracciandola. <<Dobbiamo dirgli tutto>> bisbigliò dopo qualche minuto. <<Non adesso... Aspetta che saranno tutti salvi, quando saremo nelle nuove case parleremo con i nostri genitori>> le risposi. <<Non sento più il legame tra Alpha e beta>> disse di colpo. <<Allora l'allenamento che ti hanno fatto fare ha funzionato... Sono stato io a chiedergli di separarci>> risposi... Ero felice che avesse funzionato, almeno non mi avrebbe sentito peggiorare, non avrebbe sentito il dolore che avrei provato di li in avanti. <<Non dire altro, dovevo proteggerti>> aggiunsi in un sussurro. Restammo li per tutta la notte, Sharon si addormentò con la testa poggiata al braccio di nostro padre.

Feci un giro veloce dei ragazzi, volevo sapere come stavano gli altri, come stavano i loro genitori... Scoprii che Cassandra aveva avvertito la morte di Logan che era rimasto con mia madre per proteggerla, sia Lexi che Lola avevano perso un genitore... Oliver non aveva nessuno dei suoi genitori al suo fianco, secondo la zia Chris la madre era morta e il padre era rimasto con mia madre... Nathan aveva solo sua madre che stava lottando per la sua vita, il padre era morto mesi prima... Tante di quelle storie, tante di quelle brutte notizie... Non ero riuscito a salvarli tutti. Andai dai miei zii, li avevano sistemati tutti e quattro nella stessa stanza... Quando entrai, calò il silenzio nella stanza. <<Sharon?>> chiese la zia Chris vedendomi da solo. <<Sta dormendo a fianco di mio padre>> risposi... La zia Chris e lo zio Nicola erano distesi su due letti separati, Renèe stava dormendo abbracciata al padre e Aiden si stava addormentando tra le braccia della madre... Lo zio Stefano era disteso su un letto dal lato opposto rispetto agli zii, la zia Al era seduta al suo fianco e Kira era abbracciata a suo padre, la zia le stava accarezzando i capelli. <<C'è una cosa che dovresti sapere>> disse la zia Chris con voce triste. <<Cosa succede?>> chiesi preoccupato. << Quando siamo stati catturati, i tuoi genitori stavano organizzando una sorta di sorpresa per il branco per quando saremmo arrivati nel nuovo territorio>> disse la zia. <<Io ricordo che litigavano tutto il tempo>> commentai avvicinandomi a loro. <<Tua madre aspettava un figlio>> disse di colpo la zia Al. Mi girai di colpo verso la zia. <<Delicatezza invidiabile>> commentò lo zio Stefano. <<Avevano pensato che, una volta arrivati nel nuovo territorio, avrebbe aiutato il branco a riprendere in mano le loro vite dopo tutti quegli anni passati in quel modo... Ed effettivamente avrebbe aiutato molto, ma i vampiri hanno scoperto della gravidanza>> spiegò la zia Chris. <<Cosa è successo a mia madre?>> chiesi cercando di trattenere la rabbia. <<La portarono via dalla nostra cella, quando l'hanno riportata da noi era stata torturata... E non sentivamo più la presenza del bambino... Le hanno strappato via il bambino quando era troppo piccolo per sopravvivere>> rispose triste... Mi appoggiai al letto dello zio Nicola per non cadere, per non crollare davanti a tutti... Non osavo immaginare ciò che aveva passato mia madre in quel momento. <<Tuo padre sapeva della morte di tuo fratello prima ancora che Chris mi avvisasse... Credo che abbia visto il piccolo... Dopo aver riportato Bianca nella cella con le ragazze vennero a prendere lui>> spiegò lo zio Nicola. Non riuscivo ad immaginare cosa avessero provato ma avrebbero perso anche me molto presto... Iniziavo a sentirmi in colpa per ciò che era successo, per ciò che avrebbero provato a causa mia... Forse la cosa migliore da fare era di lasciarli e di vagare da solo fino alla fine... Ma sapevo che non mi avrebbero lasciato andare se avessero saputo la verità, se non dico niente ci penserà Sharon a farlo per non lasciarmi andare via... Non sapevo cosa fare. <<Sembra che tu abbia troppe cose per la testa... Forse non dovevamo dirtelo>> disse la zia Chris vedendo che non rispondevo più. <<Mi sento in colpa>> ammisi alla fine. <<Perché dovresti? Eravamo troppo deboli per combattere, non potevamo fare niente per evitare tutta quella situazione>> disse lo zio Nicola. <<Non è per questo... Mi sento in colpa perché saranno costretti a passare nuovamente tutto questo schifo... Parlo della perdita di un figlio>> risposi io... Avevo l'attenzione di tutti, forse avevo parato troppo ma non potevo più nasconderlo... E Renèe doveva iniziare a prepararsi per prendere il mio posto. <<Avete puntato sulla persona sbagliata... Dovevate preparare Renèe per prendere il posto di mio padre>> dissi. <<Ryan che succede?>> chiese la zia Chris preoccupata... Mi girai un secondo per guardare la zia Al e lo zio Stefano che mi guardavano preoccupati. <<Ho trovato la mia compagna... Io però non sono io suo compagno>> spiegai con molta semplicità... Non guardai in faccia nessuno, non potevo farlo. <<Ho già parlato con Renèe, sa che dovrà prendere il mio posto... Le ho promesso che avrei cercato di darle più tempo possibile>> dissi iniziando ad andare verso la porta... Volevo uscire da quella stanza e tornare da mia sorella. <<Ryan ti aiuteremo noi>> disse lo zio Stefano. <<Non credo che ci sia modo di aiutarmi>> risposi prima di chiudere la porta alle mie spalle.

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