capitolo 34 (Bianca)

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Mi sentivo persa senza quel bambino, la rabbia che mi aveva aiutata a rivoltarmi contro i vampiri sparì molto presto e, quando mi arresi, fu Andrea a lasciarsi guidare dalla rabbia... Continuava a ripetermi di non arrendermi, di continuare a cercare vendetta e di aiutato a guidare il branco fuori da quell'incubo ma io non riuscivo a muovermi... Ero stanca di lottare. Andrea, per cercare di farmi reagire, mi disse ciò che era successo dopo che mi riportarono in cella con le ragazze... Mi disse che lo avevano legato con catene d'argento costringendolo a guardare il nostro bambino... Fu allora che anche Chris e Allison persero il controllo, fu allora che Andrea diede nuova rabbia al branco, rabbia da canalizzare verso i vampiri. Ma anche Andrea venne messo fuori gioco, dopo cinque o sei tentativi di fuga smisi di sentirlo... Nicola ci spiegò che lo drogavano ogni giorno... Se non avessimo avuto la telepatia ad aiutarci non so come avremmo fatto a superare quei mesi di prigionia, quei mesi in cui siamo state separate dai nostri compagni. Quando Andrea venne messo fuori gioco a causa della droga, furono le ragazze a tentare di scappare... Volevano tornare dai loro bambini, lo volevo anche io... Cercavano di trascinarmi via da quella situazione, cercavano di coinvolgermi in quelle fughe ma finivo solo per essere un peso per loro. Si stancarono presto di dovermi trascinare via da quella cella e iniziarono a tentare la fuga senza di me... Ad un certo punto i vampiri iniziarono a lasciare la porta della nostra cella aperta, si prendevano gioco di noi, si divertivano a vederci fallire ogni singola volta.

I risultati dell'ultimo tentativo di fuga furono devastanti... Massimo si era allontanato da quella prigione da diverso tempo e aveva scoperto una volta rientrato ciò che avevamo fatto, come i suoi vampiri si stavano divertendo con noi... Uccise i vampiri che stavano di guardia alla porta della cella per averci lasciati uscire così tante volte e iniziò a torturare ognuno di noi... Iniziò con i nostri compagni ma non provava alcuna soddisfazione così passò ben presto a torturare noi... Una al giorno, non importava in che condizioni le riduceva, le riportava ogni volta in cella. Iniziò con Chris, ma lei non si arrendeva tanto facilmente e, nonostante le torture, riuscì a ferirlo anche se erano ferite superficiali. Una al giorno, Sophia, Cassandra, Allison, Luana... Quando riportò Luana in cella lei era già morta... Lasciò il suo cadavere con noi per ricordarci cosa succedeva se tentavamo di scappare... Cassandra pianse per giorni la sorella, non osavo immaginare cosa stava provando mio fratello. Quando toccó a me Massimo si limitò a stringermi il collo dicendo che io ero già morta... A quelle parole tremai dalla paura, iniziai a pensare che era successo qualcosa a mio marito o ai miei figli. Alcune di noi iniziarono a sentire un forte vuoto nel petto, segno che il loro compagno era morto... Stavamo iniziando a cedere, stavamo iniziando a morire e sapevo che io ed Andrea saremmo stati gli ultimi... Sapevo che Massimo avrebbe fatto in modo di tenerci in vita per vedere il nostro branco morire, sapevo che mi avrebbe uccisa davanti a lui.

Dopo giorni di torture sentimmo uno dei vampiri che parlava di uno spostamento... Alcune ragazze parlavano tra di loro per darsi conforto per la perdita dei propri compagni ma feci loro segno di far silenzio... Come c'era da aspettarsi, mi guardarono male... Non avevo dirigo di farle stare zitte dopo aver mollato ma, a differenza loro, io avevo conservato le mie forze. Mi avvicinai silenziosamente verso la porta della cella e mi misi ad ascoltare... Avrebbero portato delle grosse quantità di droga, della droga che stavano sperimentando su di noi, in un territorio lontano... Massimo aveva bisogno di più vampiri possibili e questo significava che ne sarebbero rimasti pochi... Fecero i nomi di chi sarebbe rimasto in quella prigioni e io li contai... Sentii passi che venivano verso di noi e ritornai velocemente nell'angolo della cella in cui ho passato tutti quei mesi... È vero, mi ero arresa ma è stato grazie ad Andrea e alle ragazze che ho trovato la forza di lottare, ma ero troppo debole e per questo fingevo di trascinarmi... Feci in modo che le ragazze mi abbandonassero nella cella durante le loro fughe mentre io recuperavo lentamente le forze. Aspettai che Massimo se ne andasse per parlare, aspettai che smettesse di fissarci per spiegare alle ragazze ciò che avevo in mente. <<Dieci vampiri>> dissi sotto voce... Allison si girò scioccata nel sentirmi parlare dopo tutto quel tempo. <<Cosa?>> chiese Chris altrettanto confusa. <<Hanno detto che dovranno portare via delle grosse quantità della droga che ci hanno costretto a prendere... Resteranno solo dieci vampiri a sorvegliarci... Dobbiamo provare a scappare o permettere almeno ai feriti più gravi di andare via... Abbiamo bisogno di aiuto e Andrea, Nicola e Stefano devono andare a cercare qualcuno... Devono portare via i feriti più gravi e portare qui un branco, un qualsiasi branco disposto ad aiutarci... Devono trovare i nostri figli ed assicurarsi che stiano tutti bene>> spiegai io... Ero ancora nella stessa posizione in cui stavo da mesi, avevo le gambe al petto e la testa poggiata sulle ginocchia... Dovevo ancora fingere. <<Da quanto stai fingendo?>> chiese Sophia delusa. <<Da un paio di mesi, credo... Ho visto quanto avete lottato, ho visto quanta forza mettevate nelle fughe e ho capito che non potevo aiutarvi... Ero troppo debole e l'unica soluzione era di lasciarvi scappare senza di me... Vi ho lasciato fare nella speranza che riusciate ad uscire, ma ormai è arrivato il momento per far scappare qualcuno>> spiegai alla fine. Diffidavano tutte di me, ma accettarono l'idea di far fuggire i feriti. <<Mi occupo io di spiegare il tutto ai ragazzi, parlerò con Nicola>> disse Chris. Abbiamo dovuto aspettare tempo, ore preziose in cui altre persone avevano iniziato a sentirsi male... Il piano sarebbe cambiato presto, avrei cercato di uccidere i vampiri per far scappare l'intero branco... Oppure sarei morta provandoci... Dovevo farli andare via tutti il prima possibile. Aspettammo che Massimo andasse via, aspettammo che quasi tutti se ne andarono e aspettammo che ci portassero la solita acqua da dividere tra di noi... Poi feci la mia mossa. Ero ancora debole e fuori allenamento, ma abbastanza veloce per riuscire a mettere fuori combattimento il primo vampiro. Uscimmo dalla nostra cella e raggiungemmo quella dei nostri compagni... Era ufficialmente iniziato il nostro tentativo di fuga.

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