Michael osservò lo schermo del telefono che si era appena acceso.
La luce si diffuse per la stanza, abbagliando il proprietario e disturbando gli altri due ragazzi che tentavano di dormire.
Inevitabilmente Michael ricevette dei brontolii e un cuscino di protesta.
Ma i suoi coinquilini non erano i soli ad essere disturbati da quell'apparecchio che nel bel mezzo della notte si era messo a vibrare, dando fastidio.
Michael guardò velocemente i messaggi, niente di importante, qualcheduno di sua mamma, altri di suo zio e qualche messaggio di Chris che gli diceva che il giorno si sarebbero incontrati tutti per andare in città insieme. Cosa?
Rilesse attentamente il messaggio, ma il contenuto era sempre lo stesso, allora non era lui ad averci visto male.
-Ciao Mickey, domani pensavo di andare giù in città con i ragazzi, insomma i soliti, ormai li conosci, vieni anche tu? Mi raccomando, chiedi anche a Kat!-
Stava già digitando qualcosa di scorbutico ed irritato tipo “Sono le 2.30 del mattino, a quest'ora o dormi o scopi, mica messaggi!” o “Ti sembro il tipo di ragazzo tutto amore e felicità che si diverte a fare il portaborse? Sbagli.”
Però poi si fermò, magari non sarebbe stato troppo male e poi ultimamente parlava molto con Austin, il che lo aveva portato a rivalutare completamente il ragazzo!
Avrebbe potuto parlare anche con Jonah e dato che c'era, chiedere gli appunti di chimica a Cameron, lui di quelle cose non ci capiva proprio niente.
Poi c'era Kathrin.
Lei di sicuro gli avrebbe risposto di sì.
Poi gli avrebbe regalato un sorriso mozzafiato e i suoi bellissimi occhi si sarebbero accesi, illuminandosi e brillando come due piccole gocce di rugiada.
Amava vedere e scoprire le espressioni che quel dolce volto poteva mostrargli.
Gli piaceva come corrugava la fronte, come arricciava il naso, come socchiudeva gli occhi e come distendeva le labbra per sorridere..
Gli piacevano molte cose di quella ragazza sorridente e gentile.
Eppure non riusciva a dirle “Ti amo.” anche se avrebbe voluto.
Avrebbe voluto stringerla a se e dirle sinceramente i suoi sentimenti.
Ma non ci riusciva, era completamente impossibile per lui, ci aveva provato ma alla fine non era riuscito a fare niente che non fosse mettere insieme le prime parole che gli venivano in mente, sembrando un idiota.
Alla ragazza invece il tutto sembrava tremendamente semplice.
Proprio non capiva come una ragazza bella e dolce come lei potesse essersi innamorata di lui.
Dato che aveva già il telefono in mano e ormai non riusciva più a prendere sonno, decise di scrivere alla ragazza in questione.
-Kat, domani ti va di andare con Chris e li altri in città?-
Inviò il messaggio, ma solo dopo si ricordò che ore fossero e subito pensò che ormai la ragazza doveva essere addormentata.
Invece la risposta arrivò quasi subito, facendo vibrare ancora il telefono del ragazzo.
Un rantolo di morte e odio si levò da uno dei letti di fianco a quello di Michael. Non era un buon segno, ma il ragazzo non se ne preoccupò troppo, leggendo la risposta.
-Certo che mi va! Così passiamo anche il giorno insieme. Buona notte ci vediamo domani.-
Una cosa importante?
Per esperienza Michael sapeva che quella “cosa” era: o la notizia migliore della sua vita o un biglietto di sola andata per un viaggio sul traghetto di Caronte, dritto dritto all'inferno.
E sperava vivamente che non fosse la seconda.
Però perché avrebbe dovuto dirgli qualcosa di brutto? Andava tutto bene, no?
Stavano insieme da poco, come facevano ad avere già dei problemi?
In fondo lui non aveva fatto niente di male, se mai avesse fatto qualcosa di sbagliato, proprio non se ne era accorto.
A lui sembrava tutto perfetto, lei era perfetta e non avrebbe voluto cambiare niente.
Forse quella sarebbe stata una delle scelte più difficili della sua vita, ma doveva prenderla.
-Va bene, anche io devo dirti una cosa importante. Buona notte.-
Ora avrebbe dovuto spegnere il telefono o i suoi compagni di stanza lo avrebbero ucciso davvero, ma prima doveva fare un'ultima cosa.Non era raro che Chris si agitasse per niente.
Ma quella volta sembrava qualcosa di davvero grave, si era appena svegliato ed aveva visto il messaggio di Michael e subito il suo cervello aveva iniziato a formulare domande su domande, dubbi su dubbi, senza trovare neanche una risposta.
Cosa voleva dire "Aiutami con Kathrin"?
Christopher digitò una risposta il più velocemente possibile e si alzò per vestirsi, il weekend non avevano lezione, quindi quel giorno sarebbero andati in città.
-In che senso?-
Aveva proposto quell'uscita proprio perché voleva unire di più il gruppo e voleva dissipare ogni dubbio su Michael.
Forse in passato aveva perso la testa, ma nonostante tutto era un bravo ragazzo, non si meritava astio o odio da qualcuno.
All'inizio aveva litigato molto con Austin, ma di sicuro era stato proprio Michael a farli avvicinare. Molto probabilmente non lo aveva fatto apposta, ma comunque era grazie a lui se quel pomeriggio lui e il proprio ragazzo si erano baciati.
Se quel giorno Michael non fosse arrivato alla P.C.A. forse lui ed Austin avrebbero continuato ad odiarsi, o forse ci avrebbero messo anni prima di capire i loro veri sentimenti.
E forse senza di lui Kat non si sarebbe mai innamorata.
E poi era da un paio di giorni che Michael ed Austin si erano scambiati il numero di telefono, avevano iniziato a parlare molto, forse anche troppo per i suoi gusti. Ma almeno ora non si picchiavano più.
-Voglio dirle quello che provo, ma non so come...-
La risposta arrivò poco dopo e quando la lesse Chris quasi si mise a ridere, facendo quasi svanire la preoccupazione di prima.
Michael poteva sembrare tanto duro e freddo, ma alla fine le cose più semplici lo mettevano in difficoltà.
Era una cosa che era sempre piaciuta a Chris.
-E cosa provi?-
La risposta questa volta invece fu quasi immediata e sorprese molto Chris.
Per poco il biondo non si mise a piangere.
-La amo e non so come dirlo, aiutami!-
Finalmente il ragazzo che di più a quel mondo lo aveva amato si era innamorato di un'altra persona. Era felice, davvero felice.
Eppure qualcosa dentro di lui faceva male.
Di solito ci si accorge quanto si è amato qualcosa, quando la si perde.
E in quel momento aveva perso Michael.
Non che lo amasse ancora, quello no. Ma aveva comunque vissuto tante esperienze con lui, aveva scoperto tanti sentimenti e lo aveva amato davvero molto.
-Diglielo e basta. Sii schietto e chiaro.-
Era felice, davvero felice, sia per Michael che per Kat.
Ma qualcosa gli faceva ancora male
-Grazie. Ti voglio bene.-
Doveva smetterla di pensare a se stesso, ma doveva pensare solo al bene dei suoi amici.
Allora perché stava piangendo?
-Anche io.-
Cercò per la stanza un fazzoletto, ma alla fine fu Austin a passarglielo.
Austin? Quando era entrato?
"Tutto bene?" chiese il ragazzo preoccupato.
Il biondo forzò un sorriso e abbracciò il proprio ragazzo quando si sedette al suo fianco.
"Mickey si è innamorato." disse tra i singhiozzi.
Austin non capiva molto bene, ma Chris era molto scosso, quindi decise di consolarlo abbracciandolo a sua volta.
"Non è una buona cosa?"
Sì, lo era. Ma questo non faceva stare meglio Christopher.
"Sì, ma mi fa male..." disse Chris inumidendo la spalla di Austin con le lacrime.
"Perché fa così male?" chiese il biondo alzando il volto e guardando Austin negli occhi.
Il moro sorrise e gli asciugò le lacrime, stringendolo poi a sé.
Gli accarezzò la schiena e lo fece calmare, placando il suo pianto.
"Perché lo hai amato davvero. Ma ora sai anche che quei sentimenti appartengono al passato. E che ora devi andare avanti..."
Chris sospirò e si strinse al petto di Austin che non aveva mai smesso di guardarlo.
Quei sentimenti appartenevano davvero al passato, eppure avevano la forza di farlo stare ancora male, perché non poteva semplicemente dimenticare tutto? Come mai non riusciva ad essere felice per i suoi amici? Era davvero così egoista da non riuscir a pensare a se stesso.
"Non devi dimenticare ciò che hai provato. Sono sentimenti preziosi, conservali." sussurrò in fine Austin.
Li avrebbe conservati, anche perché provare a scacciarli probabilmente avrebbe fatto molto più male di quanto potesse immaginare.
Sarebbero sempre rimasti lì, insieme ai bei ricordi, di chi è stato amato e di chi già ama qualcun' altro.
Era così che si era sentito Michael?
Christopher si sentiva in colpa per averlo fatto stare tanto male, ma non si era mai accorto di quanto volesse bene a Michael e non si era mai reso conto di quanto quel ragazzo lo amasse.
Ma si va avanti, si deve sempre andare avanti, se ci si guarda indietro si rischia di perdersi.
Chris guardò per qualche istante Austin, poi gli diede un piccolo bacio sulle labbra.
"Ti amo."
Ma come ogni essere umano fa, a volte si sbaglia.
"Anche io ti amo."
E alla fine ci si perde sempre.
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Stanza 210➡ Tematica omosessuale
RomansChristopher Sparks era ancora troppo giovane e immaturo, quando perse sua madre in un incidente stradale. Era ancora troppo spensierato per comprendere a pieno quella perdita inaspettata. Negli anni successivi, vivere con il padre, stava diventando...