Emily's POV
Mi sveglio grazie al suono assordante che emette il mio cellulare, ogni mattina, alle sette in punto. Mi preparo e vado a piedi a scuola, dato che dista molto poco.
Appena superata la porta di ingresso, mi ritrovo cento occhi puntati su di me. Cerco di non farmi notare ma dopo pochi secondi mi ritrovo per terra.
É il primo giorno di scuola e ho giá fatto scoop: "Nuova ragazza cade il suo primo giorno di scuola nella Rosewood High School." penso con un velo di tristezza e malinconia per l'Italia. Cerco di alzarmi invano e quando alzo lo sguardo mi ritrovo davanti una ragazza che mi dà la mano e mi aiuta a rimettermi in piedi, "Stai tranquilla, sono solamente stupidi." dice riferendosi a dei ragazzi che stanno ridendo a squarciagola. "Grazie..." dico imbarazzata con la testa bassa, ma poi alzo lo sguardo per vederla meglio, é la ragazza piú bella che io abbia mai visto. I suoi occhi azzurri cristallo, i suoi boccoli biondi perfetti, il suo abbigliamento da modella americana, il suo fisico invidiabile: é dannatamente PERFETTA. Vedo i suoi occhi esaminare attentamente tutto il mio corpo come se fosse senza parole . Dopo un pó passato senza dire niente, scrive un biglietto e me lo passa dicendo "Questo é il mio numero, ad intuito ho capito che sei nuova, quindi se hai bisogno o vuoi che ti porti a fare un giro per Rosewood fammi uno squillo." "Eh si, sono nuova qui, in ogni caso va benissimo, chiameró di certo allora." rispondo incantata e pentendomi delle parole che ho appena pronunciato. Prima di andare via aggiunge "Ci vediamo a mensa, magari puoi pranzare con me, almeno non sarai sola." "Con molto piacere, comunque non mi sono ancora presentata, sono Emily Fields." "Uh, scusa mi sono proprio dimenticata, io sono Alison Dilaurentis.", dopo esserci presentate le nostre strade si dividono. Mi incammino nell'aula di chimica, entro e tutti iniziano a ridere ripensando sicuramente alla mia caduta. La professoressa urla "Silenzio ragazzi! Siediti pure lá... Fields, dico bene?" Io annuisco ancora imbarazzata e mi siedo nella prima sedia libera.
Non riesco a stare attenta, colpa di quei maledetti occhi azzurri, non riesco a togliermela dalla testa e non capisco il perché. Non mi é mai successo o per meglio dire, mi é successo con il mio ex, ma mai con delle ragazze. La professoressa urla "Fields, su che pianeta stai?", rispondo dopo qualche minuto non capendo la domanda "Terra!" ed ecco la mia seconda figuraccia. Tutti si mettono a ridere mentre io vorrei sotterrarmi, sono fucsia dalla vergogna suppongo. Le ore seguenti si puó dire che sono passate bene anche se non so bene ció che abbiamo fatto: per la mia testa gira la voce di Alison, ho giocherellato per tutte le ore con il bigliettino che mi ha dato.
Arrivata l'ora di pranzo, mi incammino verso la mensa. Quando vedo Alison davanti al suo armadietto dico senza far caso al tono della mia voce "Alisonnnnnn!" tutti si girano, perfetto un'altra delle mie belle figure. Vado da lei a testa bassa ma dopo poco sento Alison stringermi fra le sue braccia e subito ricambio stringendola piú forte. Sento una strana senzazione, mai provata, sto benissimo tra le sue braccia, mi sento al sicuro e vorrei rimanerci per sempre. Lei si stacca dall'abbraccio e io scherzando faccio il broncio come una bambina. Lei si avvicina troppo a me, sto quasi per impazzire e devo assolutamente capire il perché, avvicina le sue labbra alla mia guancia e mi da un leggero bacio. Perdo qualche battito al suo morbido tocco, e le dico "Comunque stavo scherzando, quando ho fatto il broncio." "Fa niente lo avrei fatto comunque.", io sorrido sentendole pronunciare quelle parole.
Entriamo nella sala e dopo aver preso qualcosa da mangiare ci dirigiamo verso un tavolo dove sono sedute altre tre ragazze. Richiama la loro attenzione appoggiando bruscamente il vassoio con il suo pranzo sul tavolo, e dice "Ragazze, questa é la nuova componente del gruppo, si chiama Emily!", si gira verso di me, io rimango confusa al suono di quelle parole e dice indicandomi le tre ragazze davanti ai miei occhi "Loro sono Aria la fotografa, Spencer la saputella e Hanna banana.", rido a questi strani soprannomi e mi siedo accanto ad Alison. Penso ancora a quello che é successo un pó di minuti fa: all'abbraccio, al bacio, é tutto cosí particolare.
Finisco il pranzo velocemente, mentre parlo con le mie nuove amiche.
Raggiungo la mia aula, e aspetto che passino velocemente queste ultime ore, in Italia solitamente uscivo da scuola alle una e quindici, ora invece, esco alle quattro del pomeriggio.
Mentre un professore ci detta una definizione sento finalmente il suono della campanella, per una conferma guardo l'orologio e si, sono le quattro, esco a testa bassa dopo tutte le figuracce che ho fatto durante tutta la durata della mattinata. Torno a casa e mi sdraio sul letto, come faccio solitamente; penso a lei, alla sua perfezione, al perché di tutto questo interesse nei suoi confronti e perché stavo per impazzire quando si é avvicinata a me. Penso per ore senza riuscire a capire il motivo.
Decido di scriverle per ringraziarla di oggi:
-Ciao Alison, voglio solamente ringraziarti per oggi e farti sapere che mi ha fatto molto piacere conoscerti, sei una bravissima ragazza oltre che essere bellissima.-.
Clicco invio senza nemmeno accorgermene e mi pento nello stesso istante che mi sono venute in mente quelle parole. Capirá che forse sono innamorata di lei e non deve assolutamente saperlo, anche perché non ricambierá mai, penso, urlandolo nella mia testa. Sento squillare il cellulare, é Alison:
-Figurati, sono molto contenta di averti conosciuta, hai voglia di andare al bar? Passo a prenderti tra una decina di minuti?-
-Certo, mi farebbe moltissimo piacere, per me puoi venire anche ora, io sono pronta.-
-Va bene allora arrivo subito a dopo Emily.-
-A dopo Alison.-.
Sorrido allo schermo del cellulare, le mando la posizione e aspetto sul portico il suo arrivo. Non passano nemmeno cinque minuti che vedo una jeep nera davanti ai miei occhi, tira giú il finestrino e intravedo Alison cosí vado verso lei e entro in macchina. Si avvicina per darmi un bacio sulla guancia, io non resisto piú, la prendo tra le mie mani e le do un piccolo bacio a stampo che lei ricambia. Io le chiedo scusa e scendo dalla macchina correndo dentro casa. Sono in lacrime, ho una cotta per lei, quasi sicuramente. Quel bacio é stato bellissimo e sentirlo ricambiato ancora di piú. Inizio a domandarmi anche lei ha una cotta per me? Perché ha ricambiato? Perché non ha detto nulla?, quando sento il cellulare e vedo che é un messaggio di Alison:
-Ciao Emily, tranquilla per prima, non é successo niente di che, ma devi sapere che a me piacciono i maschi, quindi vedi di non baciarmi piú!!-.
Sento altre lacrime rigarmi il viso e penso se non le piaccio perché ha ricambiato il mio bacio? Deve sicuramente provare qualcosa per me o almeno spero. Spero che si sta solo nascondendo perché ha paura di ammettermo, anche se la capisco a pieno, anche io mi sento cosí, penso triste, non riesco a non pensare a lei, alle sue labbra morbide che combaciavano alla perfezione con le mie, sembrava quasi che si stavano aspettando a vicenda.
Sono troppo nervosa e agitata per cenare cosí rimango nel mio letto a pensare sempre a lei e a come reagire domani, a come la devo salutare e soprattutto, se devo salutarla e se devo andarle a parlare, almeno solo per spiegare.
Mi addormento dopo aver pensato bene a tutto quello che avrei dovuto fare il giorno seguente con lei.
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HOW ABOUT FOREVER? || Emison
FanfictionQuesta storia é una fanfiction sulle Emison. Emily una ragazza italiana di 16 anni, si trasferisce a Rosewood. Entra subito a far parte del gruppo di Alison, una bellissima ragazza ed una sua vecchia amica di infanzia. Emily e Alison dopo molti anni...