25. Piango da giorni ormai

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Emily's POV

3 giorni dopo...

Mi sveglio e giá iniziano a scendermi le lacrime agli occhi. Sono giorni che non smetto di piangere, anche se Alison mi é sempre stata vicino, sento che un pezzo di me se ne sia andato. Mi manca tutto di mio padre: i suoi caldi abbracci appena ritornava, il suo modo di chiamarmi, la sua infinita dolcezza, ma la cosa che mi manca di piú é che lui mi ha sempre difeso e appoggiato. Mi strizzo gli occhi e sento mia mamma avvicinarsi alla porta con dei passi profondi. Entra in camera mia e mi dice "Tesoro preparati, dobbiamo andare al funerale...", esce subito, senza aspettare la mia risposta. Cerca di essere la forte per me, ma so che sta molto male dentro. Mi riscende qualche lacrima e con la mano la asciugo subito.
Scendo le scale lentamente e a testa bassa e entro in cucina per fare colazione, anche se mangiare é l'ultimo dei miei pensieri. Mentre assaporo i biscotti con il latte, mi passano per la testa le scene di quando mio padre preparava la colazione a me e a mia madre. Sento gli occhi riempirsi di lacrime, cosí cancello quei pensieri dalla mia testa e torno in camera per fare una doccia e vestirmi.
Entro dentro la doccia e dopo una lunga mezz'ora esco, non riesco a vedere nulla per tutta la condensa che si é creata. Prendo dall'armadio il vestito nero, che da adesso in poi odieró. Lo infilo velocemente, mi guardo allo specchio per poi tornare in bagno a truccarmi.
Metto un mascara waterproof dato che giá so che piangeró moltissimo, del blush e un rossetto.
Chiamo Alison, l'unica persona che mi fa stare meglio, per sapere se posso passarla a prendere:
"Buongiorno."
"Buongiorno bellissima."
"Posso passare a prenderti?"
"Certo, sono pronta. Come stai?"
"Male, per non dire malissimo."
"Ti abbraccio fortissimo allora."
"Grazie."
"Di cosa?"
"Per essermi stata cosí vicina questi giorni."
"Ne hai bisogno."
"É per questo che ti ringrazio."
"A tra poco."
"A tra poco amore. Ti amo."
"Anche io.".
Accenno un sorriso, mi fa stare proprio bene quella ragazza, non so come farei senza di lei.
Io e mia mamma usciamo di casa e saliamo subito in macchina, nessuna delle due dice una parola per tutto il tragitto. Quando arriviamo a casa di Alison, scendo per andarla a prendere; suono il campanello e mi trovo davanti la ragazza piú bella, non smetteró mai di incantarmi dalla sua perfezione.
Mi stringe forte e mi lascia un leggero bacio a stampo sulle labbra, si stacca, ma io la prendo a me e approfondisco. Si stacca e mi dice "C'é tua madre." "Ci fará l'abitudine.", torno tra le sue labbra e faccio incontrare ancora le nostre lingue.
Voglio rimanere cosí per sempre, ma dobbiamo staccarci per andare al funerale. Giá mi rattristo di nuovo.
Saliamo in macchina e ritorna il silenzio di tomba. Mia madre non accenna mai parola, non capisco perché, ho paura che sia arrabbiata con me.
Entriamo nella chiesa e appena metto il piede oltre la porta, mi blocco vedendo la tomba chiusa di mio padre di fronte a me. Alison mi prende la mano e mi dice "Tranquilla ci sono io." "Lo so, ma é difficile.", sento scendermi qualche lacrima salata sulle guancie e le mani di Ali le asciugano in modo delicato.
Si avvicina al mio viso tanto da far intrecciare i nostri respiri, si avvicina mi bacia e mi sussurra "Ora andiamo." "Grazie." "Ti ho detto di non ringraziarmi." .
Mi prende la mano, la intreccia alla sua e ci sediamo vicino. Lascio la mia mano intrecciata alla sua e le sussurro "Non mi lasciare." "Certo amore, sono qui per te.".
La celebrazione inizia nel migliore dei modi e appena mia madre legge la lettera sento di non riuscire piú a trattenere le lacrime. Singhiozzo davanti a tutti e Alison mi stringe a lei, mi copro tra i suoi capelli e cerco di smettere di piangere, ma senza successo.
Dopo che sia finito tutto, torniamo a casa e chiedo "Puoi venire a casa mia?" "Ovvio. Per te questo ed altro mia regina.", accenno un sorriso per la sua frase.
Entriamo dentro casa e non facciamo a tempo ad arrivare in camera che il cellulare di Alison squilla. Appena finita la conversazione dice con aria triste "Mia madre mi ha detto che devo tornare a casa." "Nooo." "Scusa amore, ma sembra urgente." "Tranquilla." "Appena ho fatto vengo okay?" "Certo.".
Prima di uscire dalla porta mi lascia qualche bacio sulle labbra e pronuncia "Ti amo." "Anche io, tantissimo.", dico lasciandole l'ultimo bacio.
Corro in camera mia e dato che é da un pó di giorni che mi gironzola per la testa questo pensiero decido di andare su internet. Apro internet e cerco l'accademia militare piú vicina, clicco sul primo link e dopo aver letto tutto decido di mandare una richiesta. Scrivo una lunga e-mail senza tralasciare nessun dettaglio e clicco sul tasto invio.
Mi butto sul letto e penso di aver fatto la cosa piú giusta, mi sentiró piú vicina a lui.
Ricevo un messaggio da Alison e rispondo subito:
"Amore."
"Dimmi."
"Non posso venire, scusa."
"Tranquilla non succede niente. Me la cavo anche sola."
"Domani mattina vengo subito a casa tua."
"Va benissimo per me."
"A domani bellissima. Buonanotte."
"Buonanotte. Ti amo."
"Anche io.".
Chiudo il cellulare e decido di non dire nulla ad Alison finché non ricevo una risposta dall'accademia.
Decido di scendere a mangiare qualcosa, anche se non ho per niente fame.
Vedo mamma piangere cosí la afferro tra le mie braccia e la stringo fortissima a me. Le dico "Tranquilla, supereremo anche questa." "Lo so.", dice singhiozzando.
Non mi piace vederla cosí triste, fa stare male anche me, infatti giá mi scendono delle lacrime.
Ceniamo in silenzio, forse non sappiano nemmeno cosa dire in questa difficile situazione. Finisco velocemente per poi tornare in camera, ricomincio a piangere e singhiozzare finché non mi addormento stanca sul letto, mentre abbraccio il cuscino bagnato dal pianto.
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Ringrazio tutti per seguire questa storia e per avermi fatto raggiungere i 2K. Vi voglio troppo bene💓.
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