4. Strani ricordi

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Alison's POV

Mi sveglio alle sette come al solito, scendo a fare colazione e penso al momento in cui Emily si é sfilata la maglia nel modo piú sensuale possibile. É tremendamente perfetta, cerco ti trovare dei difetti ma é impossibile trovarli. Piú la guardo e piú capisco che ho una cotta per lei, anche se devo conoscerla di piú per trarre a delle conclusioni. Mi trucco poco e mi metto un vestito molto attillato che accentua le mie forme, ma non troppo corto per andare a scuola.
Saluto i miei genitori ed esco di casa, oggi, dato che sono in anticipo, vado a scuola a piedi, cosí magari incontro Emily e passo piú tempo del dovuto con lei. Passo davanti casa sua e fortunatamente la vedo uscire, in tutta la sua bellezza, mi guarda a bocca aperta, squadrandomi da testa a piedi. Io le dico scherzando "Se hai finito di guardarmi anche i minimi dettagli possiamo andare a scuola?!" la vedo abbassare la testa dall'imbarazzo cosí la raggiungo e la stringo tra le mie braccia dandole un bacio sulla fronte, per farmi perdonare. Si stacca dall'abbraccio e mi dice "Voglio anche il bacio sulla guancia, sennó non ti parlo per tutta la giornata." "Non posso rischiare cosí tanto.", mi avvicino a lei, le do due baci sulla guancia e le sussuro all'orecchio "Vanno bene anche due?" "Benissimo!" "Ora devo andare ci vediamo a mensa va bene?" "Va bene, a dopo.". Mi si avvicina e perdo qualche battito, il suo respiro intrecciato con il mio, mi fa sentire come iponotizzata, mi da un bacio sulla guancia vicino alla bocca, poi dice "Toccava a me." facendo l'occhiolino.
Entro nell'aula di arte, non sono molto brava a disegnare, ma mi ci impegno molto dato che mi piace. La professoressa annuncia entusiasta "Oggi ragazzi, dovrete realizzare cos'é per voi l'amore.", inizio disegnando delle onde con la tempera azzurra, che mischiata con il bianco, ho creato parecchie sfumature di celeste diverse. Dopo aver disegnato il mare. Arrivato il mio momento, spiego alla classe "Secondo me l'amore é stare con la persona che si ama nel luogo che ci piace di piú, cioé per me il mare. Ho deciso di non disegnare persone affinché tutti possiamo riconoscerci in questa tela.", tutti applaudiscono alla mia opera ben riuscita.
Arrivata l'ora di pranzo non vedo l'ora di rivedere Emily, entro dentro la mensa e la vedo giá seduta al solito tavolo, prendo la pasta e una bottiglietta d'acqua per poi sedermi accanto a lei. Lei mi dice subito "Niente bacio?" facendo la faccia triste, io non ci penso due volte, mi avvicino a lei e la bacio sulla guancia nel modo piú dolce possibile e lei mi sussura con tono soddistaffo "Ora va meglio.". Stavo per iniziare a mangiare la pasta quando mi dice "Hai programmi per oggi pomeriggio?!" "Oltre che stare a casa e deprimermi, no." "Perfetto, ti volevo invitare a casa, mia mamma é curiosa di conoscerti, le ho parlato molto di te." "Certo, accetto volentieri, va bene per le quattro e trenta?" "Sisi, benissimo.".
Aspetto con ansia la fine della scuola, per correre a casa, farmi la doccia e cambiarmi velocemente. Voglio fare una buona impressione su sua madre, non so perché peró voglio sembrare una ottima amica per Emily. Alle quattro e trenta spaccate sono fuori dal portico di casa Fields, suono e sua madre mi apre la porta, dicendomi "Benvenuta Alison, Emily mi ha parlato molto bene di te, accomodati pure, la chiamo poi vi lascio sole." "Piacere mio signora Fields, grazie." "Chiamami Pam, tranquilla. Comunque mi sembra di averti giá visto." "Non saprei sono molti anni che abito qua peró prima sono stata per un paio di anni anche in Italia." "Forse ho capito, hai fatto le elementari insieme a Emily! Ora cerco le foto per essere piú sicura." risponde con tono eccitato.
Vedo Emily scendere con l'accappatoio e mi dice "Ali, vieni pure in camera mia, scusa, ma mi si é fatto tardi.".
É perfetta pure in accappatoio, mi sento troppo in imbarazzo ad andare nella sua camera, per lo più con lei in accappatoio. Salgo le scale con un pó di timore ed Emily chiude la porta della camera dietro di me. Dice un pó imbarazzata "Mi dovrei cambiare, per te é un problema?" "Nono, tranquilla, se vuoi ti aspetto fuori." "Per me é uguale, puoi anche rimanere.", sento prendermi fuoco la faccia, non voglio rimanere, ma qualcosa me lo impedisce.
Emily si toglie l'accappatoio e io rimango a bocca aperta nel vedere il suo fisico notevolmente perfetto, é molto magra per tutto lo sport che fa. Dopo essersi messa l'intimo, mi chiama "Ali, chiudi la bocca che entrano le mosche, anzi vieni qua ad aiutami a scegliere cosa mettere, modella." sorrido al suo soprannome, ma dopo essermi avvicinata a lei, non riesco piú a trattenermi, mi trovo dietro di lei, mi avvicino al collo e le do un piccolo bacio. Lei si gira di scatto e io ritorno dove ero seduta prima dicendole "Scusa Em, non dovevo." lei si gira e mi dice "Tranquilla Ali, non c'é bisogno che scappi, vieni qua ad aiutarmi.". Mi riavvicino intimorita e scelgo un top bianco con dei pantaloni neri e un giacchino di pelle da legare in vita. Scendiamo di sotto da sua madre che mi urla indicandomi "Vedi, ero sicura di conoscerti giá.", porgendomi una foto di me ed Emily quando eravamo all'elementari, "Hai fatto le elementari in italia vero?" "Si, come ho fatto a non riconoscerti?!" dico guardando Em e lei risponde "Wow, sono passati molti anni, si vede che siamo cambiate proprio! É impossibile che io non ti abbia riconosciuto.". Passiamo ore a guardare delle foto di Em da piccola e ora posso confermare che ci é proprio nata cosí bella. Arrivata una certa ora chiedo ad Emily "Puoi accompagnarmi qua fuori?" "Certo.", mi accompagna fuori casa e ci sediamo sul dondolo nel portico. Passiamo qualche minuto a guardarci fino a quando interrompo il silenzio dicendo "Che piccola Em, eri e sei bellissima.", lei arrossisce un pó e risponde "Come ho fatto a non capirlo... eri mia amica all'elementari e ricordo che quando sei partita ho pianto per cinque giorni interi." "Anche io ho pianto tantissimo, non volevo abbandonarti, non mi sembra vero di riessere di nuovo qui, dopo tanti anni, ancora piú unite di prima." "Hai proprio ragione.". Quando sono partita per venire a Rosewood mi ricordo che avevo fatto digiunato il giorno prima perché non volevo partire e poi ho pianto per una settimana all'incirca. Le dico guardando l'orologio "Ora si é fatto proprio tardi, meglio che vada." "Va bene, ma non te ne vai senza avermi dato un bacio." dice indicandosi la guancia, mi avvicino subito e le stampo un bacio sulla guancia, poi le dico "Buonanotte Em." e lei risponde "Buonanotte Ali.".
Dopo una giornata bellissima come questa mi addormento subito pensando a tutto quello che era successo nel corso della giornata.
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Ciao ragazzi,
volevo solo dirvi grazie per tutte le visualizzazioni, le stelline e i commenti. Mi piacerebbe ricevere anche consigli e correzioni da parte vostra, per migliorarmi. Grazie a tutti❣️

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