9. Credo di amarti

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Emily's POV

Mi sveglio dopo un incubo, ho sognato di perdere Alison, ieri ho avuto veramente paura di perderla definitivamente a causa del bacio con Paige. Sono ancora spaventata dall'incubo, chiamo Alison e le dico:
"Ali, ti ho svegliata?"
"Si, ma non fa niente, dimmi tutto Em.", dice con un tono preoccupato
"Ho paura... ho sognato di perderti, non ce la faccio a stare senza di te, ho telefonato solo per una conferma."
"Ma certo Em, come potrei lasciarti andare via, non posso assolutamente vivere senza di te, ieri ho avuto paura che ti eri innamorata di Paige."
"No, sono innamorata solo di te, grazie Ali."
"Grazie a te Em, ci vediamo a scuola." "Certo, a dopo.".
Chiudo la telefonata con un sorriso, mi sento molto meglio ora, so che Alison non mi lascerebbe mai. Ripenso a ieri pomeriggio, a noi due, sul prato, i cuori che battono all'impazzata, senza sapere cosa dirci di preciso, con lei davanti non posso concentrarmi. Guardo il telefono e sono le otto, scendo a fare colazione mi preparo una tazza di latte e vedo mia mamma scendere le scale, la saluto e mi chiede "Come va a scuola?", le rispondo "Tutto bene,ho fatto molte amicizie." "Con Alison?", per un momento rimango zitta, non so cosa dire a suo riguardo e decido di pronunciare "Per ora é quella a cui tengo di piú, anche se ci conosciamo da poco, é molto dolce e carina con me.", mia mamma risponde con un sorriso "Sono contenta per te Em, invece, adesso sei grande, non hai ancora addocchiato nessun ragazzo?", dice facendomi l'occhiolino. Rimango senza parole, non posso dirle di Alison ancora, prima devo parlarne con lei, cosí dico "Ci sono molti ragazzi carini, ma non mi ha colpito nessuno per ora, sono tutti diversi dai miei parametri.", lei risponde "Non ci credo molto, ti conosco troppo bene e so che sei innamorata, lo vedo dal tuo sguardo." dopo aver detto queste parole sale, fortunatamente. Resto a fissare i biscotti che si inzuppano, finisco tutto, poi salgo in camera a prepararmi. Faccio una doccia velocissima, dato che é tardi e mi vesto con dei leggins e una felpa sopra. Parto da casa alle nove, in netto ritardo, vado il piú veloce possibile con la macchina, ma sono costretta ad entrare la seconda ora, chiamo mamma e le dico che deve venire a firmare il foglio di permesso. Finalmente suona la campanella, giá mi trovo davanti all'aula di fisica, aspetto che escano tutti per poi sedermi sul banco in terza fila. Sta quasi per iniziare la lezione quando vedo arrivare Alison, resto a bocca aperta, poi mi si avvicina, mi lascia un leggero bacio sulla guancia, senza guardare il resto del contesto e si siede sul banco accanto. Dopo metá lezione mi passa un bigliettino con scritto "Che facciamo oggi piccola Em?" io rispondo scrivendo "Quello che vuoi te, basta che stiamo insieme, se vuoi puoi venire a casa mia." lei mi ripassa il biglietto con su scritto "Va benissimo, ci mettiamo d'accordo per l'ora dopo.". Mi giro e ci scambiamo dei sorrisi, vorrei andare da lei e baciarla, ma non posso, dovró trattenermi fino ad oggi pomeriggio.
Passa velocissimo il tempo, infatti é giá ora di pranzo, la stringo tra le mie braccia, lei rigambia subito, poi mi siedo al suo fianco. Durante il pranzo, ogni tanto ci giriamo e ci sorridiamo, alla fine della pausa la saluto con un bacio sulla guancia.
Le ultime ore scorrono velocemente, ho motoria, e dato che non posso sforzare la spalla, il dottore mi ha fatto il certificato per stare ferma un mese. Sento suonare la campanella, prendo la borsa dal mio armadietto e esco dalla scuola, incontro Alison e le chiedo subito "Hai voglia di venire a casa mia adesso?" lei risponde contenta "Certo, andiamo". Non vedo l'ora di stare da sola con lei, dove il mio orientamento sessuale non importa a nessuno. Durante il breve tragitto in macchina, lei, mi sfiora la coscia provocandomi dei brividi in tutto il corpo, disegna dei piccoli disegni astratti con l'indice, nel modo piú dolce esistente. Arriviamo a casa, ma subito mia mamma blocca Alison dicendole "Come stai Alison?", lei risponde un pó imparazzata "Tutto bene signora Pam, lei?", mia mamma con un sorriso risponde "Tutto bene, ma perfavore dammi del tu, mi fai sembrare piú vecchia di quanto non lo sia giá." e aggiunge "Ora vi lascio in pace, se avete bisogno io sono di sotto.".
Alison gioca un pó con Aaron che le lecca tutta la faccia, io le dico "Le sei mancata.", lei sorride e dice "anche lui mi é mancato molto.". Saliamo le scale, entriamo dentro la mia camera e chiudo la porta a chiave per evitare che mia madre entri dentro in qualche momento imbarazzante.
Ci sediamo sulla panca, situata sotto la finestra, la luce filtra dalla tenda, illuminando il viso di Ali, é tremendamente perfetta, la guardo incantata. Dopo pochi secondi, senza nemmeno accorgermene, mi ritrovo attacata alle sue labbra, le nostra lingue si intrecciano, siamo cosí vicine che sento il suo cuore battere velocemente. Ci stacchiamo, con il fiato decisamente corto, dico "Mi era mancato." "Anche a me.", rimaniamo con le fronti appoggiate a guardarci. Il nostro momento romantico viene interrotto da mia madre che tenta di aprire la porta. Io mi alzo di scatto e dico "Scusa mamma avevo chiuso a chiave, aspetta ti apro.", apro la porta e mia madre mi dice "Ti sei baciata con un clown? Hai tutta la bocca sporca di rossetto.", io rimango impietrita, cerco di pronunciare qualcosa, quando fortunatamente arriva Alison accanto a me e dice ridendo "Le stavo mettendo il rossetto, ma rideva di continuo e l'ho sporcata tutta.", io annuisco sollevata. Aggiungo poco dopo "Come mai se venuta?" "Volevo chiedervi se avevate fame?", Alison dice "Io no, grazie comunque." e io annuisco. Ci ritroviamo di nuovo sole, fortunatamente, lei mi dice "Dobbiamo fare piú attenzione." e io rispondo "Lo so, peró domani voglio dirlo ai miei, in caso puoi venire anche te." "Anche io non ce la faccio più a nascondermi, ho voglia di baciarti davanti a tutta la scuola, non mi interessa di ció che penseranno gli altri.". Dopo quelle parole, mi avvicino e le lascio un bacio lento sulle labbra, lei si stacca e mi dice "Em, credo di amarti." "Anche io Ali.", sorrido per poi allungarci sul letto e rimanere abbracciate. Guarda il cellulare e, vedendo che sono le sette di sera, dice "Scusa, devo andare adesso é tardissimo, domani ci risentiamo tanto é sabato, cosí ci accordiamo su come dirlo ai tuoi e ai miei genitori." "Va benissimo.", prima di scendere la tiro per un braccio e la stringo a me, la bacio appassionatamente, mi stacco e le dico "Ora puoi andare." facendole l'occhiolino. L'accompagno alla macchina, parcheggiata sul viale di casa mia e l'abbraccio, lei mi sussurra "Domani andrá tutto bene e finalmente saremo libere." "Lo spero tanto.", ci scambiamo un ultimo bacio a stampo poi me ne ritorno dentro casa.
Ceno velocemente, dato che mia mamma non c'é mi preparo una piadina, poi salgo, mi butto dal letto con Aaron sopra e dopo una lunga giornata crollo nel sonno piú profondo.

HOW ABOUT FOREVER? || EmisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora