5. Un nuovo arrivo

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Emily's POV

Sono nel mio letto e penso alle labbra di Alison appoggiate al mio collo, il secondo piú bello di tutta la mia vita. Ogni volta che sto con lei sto meglio, vorrei baciarla, abbracciarla, dirle che mi piace; ma non posso farlo, rovinerei il nostro rapporto se non fosse ricambiato. Mi alzo bruscamente dal letto sbattendo la spalla che mi fa male contro il mobile, urlo immediatamente e mia madre spalanca la porta urlando "Cosa é successo? Mi hai fatto prendere uno colpo!" "Scusa mamma, ho sbattuto la spalla.", lei non sa che ho avuto una ricaduta e che sto prendendo antidolorifici, glie lo avrei detto un altro giorno con piú calma. Scendo a fare colazione, preparo un ginseng e una fetta di pane con la nutella, mangio velocemente, per poi vestirmi. Oggi voglio far colpo su Alison cosí decido di mettermi dei pantaloncini corti molto attillati neri e una maglia scollata. Decido di prendere la macchina dato che finita la scuola forse vado a prendere un cagnolino con mia mamma, ho amato i cani fino a quando ero piccola, ma dato che ci é morto un cane un anno fa abbiamo preferito aspettare un pó. Ora crediamo che con mio papá sempre fuori da casa ci serva un'altro membro della famiglia e che ci faccia da compagnia ma anche da guardia.
Arrivata a scuola, la prima persona che incontro é Paige, che viene incontro dicendomi "Ehy Emily, come sta la spalla?" "Sono stata dal dottore e mi ha detto che tra qualche settimana posso riprendere a nuotare." "Sono contentissima, mi ero preoccupata davvero molto." "Grazie Paige, ora dovrei andare, dato che é la prima lezione di biologia non vorrei arrivare in ritardo." "Va bene, se vuoi ti accompagno, tanto l'aula in cui devo andare si trova affianco alla tua." "Va benissimo.". Saliamo le scale, lei mi racconta un pó di regole per entrare nella squadra degli Sharks, mi piacerebbe molto entrarne a far parte. Davanti all'aula lei mi abbraccia, non me lo sarei mai aspettato, ma ricambio, il primo giorno che l'ho vista mi é sembrata una di quelle ragazze da aggiungere alla lista delle nemiche ma in veritá é molto dolce e anche molto carina. Alison vedendoci abbracciate fa uno di quei tossi di colpo finti, per farci capire di staccarci. Mi allontano subito da Paige e la saluto, vedo Alison un pó imbronciata cosí le lascio subito un bacio sulla guancia e le dico "Che corso hai, modella?" la vedo sorridere, come se le piacesse che la chiamo modella, "Biologia, come te penso." "Allora entriamo, ti siedi vicino a me giusto?" "Si, ma se incontro qualche mia amica la abbraccio." dice sottolineando la parola abbraccio. Io faccio una risatina, poi ci mettiamo a sedere e il professore ci annuncia "Buongiorno ragazzi, oggi facciamo un nuovo esperimento: a coppie dovrete vivisezionare una rana, troverete tutto il materiale e le indicazioni davanti a voi, buon lavoro.". Alison, prende la rana e io le dico disgustata "Ma come fai?" "Vieni aiutami, ti piacerá." "Okay... se lo dici te....". Mi avvicino ad Alison, il suo profumo mi inebria la mente, non riesco a lavorare con lei vicino, lei mi dice "Guarda ti faccio vedere come si fa.", mi sfiora le mani, facendomi vedere alcune mosse da fare. Al suo tocco perdo quasi coscienza di cosa sto facendo, non capisco perché mi dà sempre questo strano effetto stare a contatto con lei. La guardo, con qualche conato di vomito, non tolgo le mani, continuando a vivisezionare la rana e rimanendo a contatto con la sua pelle. Sentiamo dopo due ore di lezione il suono della campanella che ci divide, prima di andare mi lascia un piccolo bacio sulla guancia per poi dire "Ci vediamo a mensa." "Certo a dopo, modella.".
Fortunatamente l'ora di pranzo arriva presto, mi manca giá Alison, non posso starle cosí lontana per cosí tanto tempo.
La vedo arrivare e mi fiondo subito su da lei "Ciao modella" "Ciao Em, devo trovarti anche io un soprannome...." io sorrido. Appena sedute al tavolo mi chiede "Che fai nel pomeriggio?" "Vado a prendere un cagnolino, vuoi venire?" "Siiiiiiiii." dice praticamente traformando i suoi occhi in due cuori. Le dico ridendo "Con quasta affermazione posso capire che ti piacciono i cani." "Si mi piacciono tutte le razze, ho sempre avuto un debole per loro fino a quando ero piccola, ne abbiamo sempre avuti in casa ma adesso i mei non ne vogliono piú sapere. Quindi metti in conto che saró a casa tua tutti i giorni." "Va benissimo per me, una scusa in piú per vederci, no?" "Ovvio." le rispondo contenta.
Oggi la scuola corre troppo velocemente e infatti é giá ora di uscire, cosí mando un messaggio ad Ali:
-Passo a prendere mia madre, poi passo a casa tua va bene?-
-Perfetto a dopo nuotatrice.-
-Hai trovato un soprannome😁, mi piace.-
-Ahahahahah, si, peró dovró cambiarlo....-
-Mmm, a dopo.-
-A dopo.-.
Passo a prenderla e andiamo diretti verso il negozio di cani, entriamo in una specie di boutique. Ci sono tutte le razze, cani grandi e piccoli, con il pelo lungo e corto... sará molto difficile uscire da questo negozio con un solo cane fra le braccia. Noi vogliamo un cane che comunque ci faccia da guardia quindi saliamo le scale e andiamo sul reparto cani di taglia grande. Alison inizia a giocare con dei Labrador: uno marrone chiaro, uno marrone scuro ed uno nero. Mi avvicino a lei e il cucciolo nero inizia a leccarmi la faccia cosí chiamo mamma e le dico "Mamma, ho scelto", lei entusiasta si avvicina al nostro nuovo cucciolo, lui inizia a leccargli la mano. Lo prendo in braccio e con Alison scegliamo una cuccia e un guinzaglio nero con delle borchie, anche se con quegli occhietti dolci non avrebbe spaventato messuno. Saliamo in macchina soddisfatte del nuovo cuccioletto, lo portiamo a casa e con Alison saliamo in camera. Lei mette il cucciolo sul letto e iniziamo a pensare a dei nomi, quando ad un certo punto urlo "Aaron, é perfetto." e lei risponde entusiasta "Mi piace, sisi Aaron.". Alison lo prende tra le braccia mi avvicino e lascio un bacio sul musetto di Aaron, alzo lo sguardo e io ed Ali ci troviamo faccia a faccia, é sempre bella, perché mi piace cosí tanto... Il nostro momento viene interrotto da Aaron che inizia a leccare la mia faccia come se fosse giá geloso di me. Chiedo "Ali, vuoi dormire qua stanotte?", non glie l'ho mai chiesto, ma voglio che rimanga qua stasera, lei risponde con un sorriso a trentadue denti "Certo, mi fa molto piacere.". Preparo il piagiama per lei, le porgo una maglia che sicuramente le stará grande essendo piú piccola rispetto a me e un paio di pantalcini di felpa. Inizia a spogliarsi davanti ai miei occhi, io perdo qualche battito, mi guarda come per vedere come sto e vedendomi a bocca aperta, si infila velocemente il pigiama. Mi metto a ridere vedendo quanto le sta grande la maglia, le arriva praticamente alle ginocchia. Andiamo a cenare e portiamo Aaron da mia madre per sistemarlo in salotto. Finita la cena, ce ne ritorniamo di sopra e ci infiliamo sotto le coperte.

HOW ABOUT FOREVER? || EmisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora