30. Ennesima serata in lacrime

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Alison's POV

I miei occhi si aprono per colpa di mi madre che entra dentro la camera e apre le finestre. Si avvicina a me e mi dice "Che hai fatto?" "Perché?" "Hai gli occhi gonfi. Perché hai pianto?" "Tranquilla non capiresti..." "Prova, almeno per una volta, fammi essere utile." "Emily va un mese in accademia militare, dovrebbe partire domenica." "Oh, la mia povera bambina.". Mi stringe tra le sue braccia e per la prima volta in tutta la mia esistenza si comporta da vera madre con me.
Mi alzo dal letto e la raggiungo in cucina, mi ha preparato una torta al cioccolato. La assaporo lentamente ancora assonnata.
Finisco in fretta due pezzi di torta, poi salgo e mi preparo. Mi metto un vestito attillato che accentua le mie forme e metto giusto un pó di trucco, dato che prevedo una giornata piena di lacrime.
Esco da casa ancora un pó addormentata e con gli occhi ancora rossi, credo.
Poco dopo vedo la macchina di Emily davanti ai miei occhi. Salgo in macchina e corro verso le labbra di Emily, lasciandole un lungo bacio a stampo. Mi stacco da lei, rimanendo a pochi centimetri di distanza e le dico "Mi sei mancata." "Anche tu." "Ti amo, ricordatelo." "Anche io, me lo ricordo, tranquilla splendore.", dice un'altra volta tra le mie labbra.
Mette in moto la macchina e ci avviamo verso la scuola.
Dopo pochi minuti ci troviamo sul parcheggio, dove ci sono anche tutte le altre. Ci abbracciamo come ogni singola mattina, poi prendo la mano di Emily e entriamo a scuola.
Sento il rumore di quella odiosa campanella, che fa dividere le nostre mani e ci separa come in tutte le mattinate scolastiche.
Entro in classe e sento giá la mancanza della sua mano intrecciata alla mia.
Fortunatamente le prime ore passano velocemente, ma sento sempre di piú la sua mancanza, non riesco ad immaginare le mattinate senza di lei.
Un mese senza di lei? UN'ETERNITÁ.
I miei pensieri vengono spazzati via dalla professoressa che tenta di richiamare la mia attenzione, ma solo dopo che urla "Dilaurentis, ci sei?", riesco a risponderle. Alzo la testa e le dico "Si professoressa, ma non sto molto bene." "Vuoi andare in infermeria?" "No, sono altri tipi di problemi." "Okay. Decidi se stare attenta o andartene." "Penso che me ne andró.".
Mi dirigo verso l'uscita della classe e subito dopo esco dalla scuola, inizio a camminare con le lacrime agli occhi, senza sapere di preciso dove andare. I miei piedi mi stanno guidando, io non riesco nemmeno a ragionare in questi momenti.
Dopo poco alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti casa Fields, mi avvicino e rimango per un pó a guardare il portone, senza sapere cosa fare. La mano prende una decisione per me e bussa alla porta. Dopo qualche instante la porta si apre e la signora Pam mi chiede preoccupata "Va tutto bene?" "Si, cioé no. Non lo so..." "Vuoi entrare?" "S-si, se non disturbo." "Non disturbi mai Alison.". Entro dentro casa ancora con gli occhi pieni di lacrime "Dimmi cosa hai? É per l'accademia?" Mi domanda la signora Pam "Si...", dico singhiozzando, "Anche io non sono contenta di questa scelta, ma per lei é importante, quindi penso che anche se ci mancherá tantissimo dovremmo lasciarla andare." "Lo so, ma non ce la faccio.". Mi stringe tra le sue braccia, é proprio una madre premurosa. Dopo poco mi chiede "Se vuoi puoi pranzare qua, poi puoi andare in camera di Emily ad aspettare che torni dalla scuola." "Grazie." "Di nulla Alison, per me sei come la seconda figlia che ho sempre voluto.".
Mangio insieme a Pam, finisco velocemente tutto quello che mi ha preparato e le dico "Tutto delizioso, complimenti." "Grazie mille." "Se non le dispiace ora vado ad aspettarla in camera." "Ti ho detto tante volte di darmi del tu, comunque vai pure." "Si scusa, l'abitudine.", ride leggermente, poi mi fa cenno di salire.
Salgo in camera di Emily, mi siedo sulla sedia della scrivania e inzio a guardare il suo instagram. Ad un certo punto si aprono per sbaglio delle e-mail e inizio a scorrere fino ad arrivare alla famosa lettera di ammissione.
Copio la email e inizio a scrivere:
Mi scusi per il ritardo, ma ho capito solo ora di non voler piú seguire questo corso. Vorrei annullare la mia richiesta di ammissione. Mi scusi ancora moltissimo.
-Emily Fields
Senza pensarci due volte, clicco il tasto invio e vedo apparire sullo schermo la scritta 'la sua email é stata inviata'. Sento un senso di rimorso che mi pervade, ma poi capisco di aver fatto la scelta giusta e che in questo modo Emily non sarebbe piú partita.
Scendo dalla sedia e mi getto sul letto, ripensando a tutto quello che ho appena fatto e ogni istante che passa sento il mio corpo rilassarsi sempre di piú.
Mentre sto guardando il cellulare sento la porta aprirsi e vedo Emily davanti alla mia faccia. Corre verso di me e mi dice "Stai bene? Mamma mi ha detto tutto." "Si, diciamo." "Stai tranquilla okay!?" "Okay...", dico cercando di essere il piú convincibile possibile.
Mi dice "Vado a farmi una doccia poi torno va bene?" "Certo, ti aspetto qua." "A meno che tu non voglia venire dentro con me..." "Ti aspetto qua. Spetta a te vedere come mi troverai quando hai finito." "Cercheró di fare il prima possibile allora". Prima di entrare in bagno, mi lascia un piccolo bacio a stampo sulle labbra.
Mi levo i vestiti rimanendo in intimo e mi metto sotto le coperte, quando esce e mi vede in questo modo getta a terra l'asciugamano rimanendo nuda davanyi ai miei occhi. Iniziamo a baciarci, facendo toccare le nostre lingue ripetutamente. Ho davvero bisogno di baciarla di averla accanto a me.
Veniamo interrotte da Pam che dice dietro la porta "Volete fare merenda?" "No, grazie mamma." "Se volete ve la porto in camera." "No, grazie comunque.".
Emily mi guarda e mi dice "Forse é il caso di rivestirci, potrebbe entrare da un momento all'altro con in mano la merenda." "Okay...", dico leggermente rattristita. Ci vestiamo velocemente, poi viene sopra di me e continuiamo a baciarci. Lei fa scendere le sue mani fino ai bottoni dei miei jens, senza pensarci due volte la infila dentro ed inizia a toccare la mia intimitá. Dopo poco vengo sussurrando il suo nome e lei dice "sei proprio bellissima." "Te di piú.". Appoggia le sue labbra alle mie, ma quando stiamo per far incontrare le nostre lingue veniamo interrotte dal suono di una notifica al computer. Emily si getta al computer e dopo aver letto si gira verso di me e arrabbiata mi dice "Sei stata te?" "A fare cosa?" "Lo sai bene.", dice con tono arrabbiato, "Si..." "E perché lo avresti fatto?" "All'inizio ho creduto che avrei potuto lasciarti andare mentre ora ti voglio con me. Voglio che tu non parta." "Alison, io ti amo e lo sai, ma sai anche che questa cosa é davvero importante per me e se mi ami veramente non mi impedisci di fare questo. Sei proprio egoista Alison". Vedo la sua faccia arrabbiata verso la mia e lei aggiunge "Non avrei mai pensato che avresti fatto una cosa del genere, scusa ma ora non ce la faccio proprio a guardarti. Vattene perfavore. Puoi anche non tornare piú dopo questo.". Non rispondo a ció che dice e corro fuori di casa in lacrime.
Ho fatto un casino. Adesso come rimedio? Non mi vuole piú parlare e in pratica mi ha lasciato.
Arrivo davanti casa mia, apro in fretta il portone e mi dirigo senza guardare nessuno in camera mia. Mi getto sul letto e mi metto subito sotto le coperte. Scoppio in lacrime stringendo il cuscino.
Penso a tutto il casino che ho appena fatto.
Anche se la mail é stata rifiutata, per mia fortuna, lei non mi perdonerá mai. É davvero arrabbiata con me, non l'ho mai vista cosí.
Quando ha detto che sono egoista, forse ha ragione, penso solo alla mia felicitá e dovrei pensare anche alla sua. Ma non ce la faccio a lasciarla andare.

HOW ABOUT FOREVER? || EmisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora