24. Smetti di piangere

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Alison's POV

Mi sveglio ancora frastornata dalla dira giornata di ieri, mi fa male vedere Emily cosí giú di morale. Vorrei tanto sollevarle il morale ma non so come. Ho molte idee per la testa, ma non mi sembrano molto appropriate, essendo il giorno dopo la morte del signor Wayne Fields.
L'unica cosa piú adeguata é organizzargli una cena romantica, per farla divagare un po' e magari strapparle un sorriso. Telefono subito a Pam per organizzare la cena:
"Buongiorno."
"Buongiorno Alison, dimmi tutto."
"C'é Emily con lei?"
"No, te la devo chiamare?"
"No, voglio parlare con lei. Voglio organizzare una cena a casa sua questa sera."
"Ma certo, sará fatto. Ha molto bisogno di te. Ieri quando sei andata via ha preso la pistola del padre e é andata al poligono..."
"Cosa?"
"Si, hai capito bene."
"Non posso crederci. Arrivo il piú presto possibile questo pomeriggio."
"Grazie di tutto Alison."
"Grazie a lei.".
Scendo velocemente a fare colazione, dato che sfortunatamente, anche se voglio solo andare da Emily, devo andare a scuola. Non ho affatto voglia di vedere nessuno, oltre la mia splendida ragazza. Voglio solo lei.
Faccio colazione e sono contenta che non ci sia nessuno in casa, almeno non devo dare delle spiegazioni sul mio stato d'animo.
Finisco svogliatamente di truccarmi e vestirmi, infatti mi sono messa dei semplici jeans e una maglietta larga bianca.
Esco da casa e dopo pochi metri vedo Spencer, che sicuramente sta andando anche lei a scuola. Le dico con tono alto "Spencer, aspettami.", si gira di scatto e si ferma. Subito si accorge della mia tristezza e mi dice "Come sta Emily?" "Malissimo, non posso piú vederla in quello stato...", dico mentre una lacrima riga il mio volto. Si avvicina asciugandomi la lacrima, mi stringe delicatamente ta le sue braccia e mi dice "Stai tranquilla." "Grazie, mi serviva proprio un abbraccio.". Sorride leggermente e ci rincamminiamo verso ma scuola.
Arriviamo davanti l'atrio in perfetto orario e subito incontriamo il resto del gruppo. Hanna si limita con il dire "Ciao.", vedendola triste mi avvicino subito a lei e le dico "Che succede?" "Io e Caleb abbiamo litigato." "Come mai?" "Vuole trasferirsi per un'offerta di lavoro, ma io non voglio." "Ah, capito, ci credo. Anche io non vorrei mai.". La abbraccio, ma lei rimane sempre un po' fredda nei miei confronti, perché é gelosa di Emily.
Entro in classe e il corso di matematica inizia, anche se io ho la testa da tutt'altra parte.
Fortunatamente arriva l'ora di pranzo, non ce la faccio piú a stare qua dentro. Voglio solo andare da Emily a consolarla e a farla sentire meglio.
Raggiungo le mie amiche al tavolo e Aria chiede "Come sono andate queste ore?" "Male, malissimo." "Dai tranquilla, oggi pomeriggio la vedi." "Si lo so. Non voglio vederla star male peró." "Anche noi." dice con il tono triste. Hanna si avvicina a me e mi sussurra "Possiamo parlare un attimo?" "Certo.", rispondo un pó stupita dal suo gesto. Usciamo dalla mensa e inizia con il dirmi "Senti Ali, ho sbagliato, mi dispiace molto essermi comportata cosí male con te. Sei la mia migliore amica e ero solo gelosa di te. Mi perdoni?" "Certo che ti perdono Hanna banana." "Basta chiamarmi cosí...", dice con tono offeso, cosí la prendo tra le mie braccia e la stringo.
Torniamo dentro la mensa e entrambe finiamo di mangiare; poi ritorniamo nelle nostre aule.
Finalmente sento il suono stridulo della campanella, che anche se fastidioso, diventa il suono piú bello che abbia mai sentito.
Vado con passo sostenuto verso casa mia per avvisare tutti, poi vado a casa di Emily.
Busso alla porta e subito la madre mi risponde "Ciao Alison." "Ciao Pam." "Per la cena?" "Tutto pronto tranquilla, vi chiamo quando é pronto." "Grazie mille di tutto." "Grazie a te, si vede che ami molto mia figlia." "É proprio cosí.".
Apro la porta della camera di Emily e non vedendola dico "Emily.", sento lo scricchiolio del baule, per poi vederla venire verso di me. Non riesco a dirle nulla che é tra le mie braccia e mi stringe a piú non posso; ricambio l'abbraccio subito. Le lascio qualche bacio sulla testa, poi le alzo la testa, le asciugo le lacrime che ha sulle guancie e inizio a baciarla. Si stacca da te e con la voce scattante dice "Ne avevo proprio bisogno." "Anche io.". La riprendo tra le mie braccia e la prendo in braccio, lega le gambe dietro di me e si stringe a me come un koala. Continuo a baciarla facendo toccare piú volte le nostre lingue, la sento finalmente rilassarsi tra le mie braccia. Voglio solo il meglio per lei, non voglio vederla assolutamente con le lacrime agli occhi. Scende da me e mi dice "Grazie di essere venuta qua, grazie di tutto, appena ti vedo sto giá meglio." "É quello il mio obbiettivo." "Non puoi capire quanto ti amo." "Io di piú.", dico tra le sue labbra.
Le dico "Hai voglia di vedere un film?" "Certo amore.", scendiamo subito e andiamo in salotto. Ci sediamo sul divano con una coperta che ci copre ed intrecciamo le mani e lei gioca con le mie dita. Dopo un pó che inizia il film toglie la sua mano dalla mia e si asciuga le lacrime. Mi giro verso di lei e le dico "Amore, stai tranquilla." "Non ci riesco.", dice singhiozzando, accenna una parola ma non le lascio il tempo di iniziare che le mie labbra sono appoggiate alle sue. Ricambia subito il bacio, io appoggio la mia mano sulla sua guancia, sfiorandola. Ad un certo punto peró il nostro momento si interrompe dalla voce della signora Pam che dice "É pronta la cena ragazze, venite.". Sono molto curiosa di vedere cosa ha preparato per cena, ma sicuramente ha reso tutto quanto perfetto. Con le mani intrecciate entriamo nella sala da pranzo e troviamo davanti a noi Pam, vestita da cameriera e una tavola piena di rose rosse. Lei mi guarda e mi bacia, senza far caso alla madre. Si stacca e mi dice "Grazie, ti amo tanto." "Anche io amore.", mi stringe un'ultima volta tra le sue braccia, per poi cenare.
Ceniamo lentamente e finalmente accenna qualche sorriso sulle sue labbra. Sono molto contenta di vederla sorridente, vuol dire che le ha fatto molto piacere e che per un attimo non sta pensando al padre.
Finita la cena mi prende la mano e mi stringe di nuovo tra le sue braccia, come se giá le manco. Amo stare tra le sue braccia, sentire i nostri corpi uniti, mi fa stare sempre bene.
Finita la cena torniamo sul divano e si accoccola a me, cosí io le accarezzo i capelli in modo dolce lasciandole ogni tanto dei baci tra di essi. Passiamo tutta la serata cosí, io voglio passarci il resto della mia vita.
Sfortunatamente devo andare, prima di uscire, la stringo fortissimo tra le mie braccia e le lascio un lungo bacio sulle labbra. Le dico "Ti amo. A dopo." "Anche io. Quando?" "Nel mio sogno splendore.", sorride e mi bacia.
Torno a casa felice della giornata, ma soprattutto felice di aver fatto sorridere Emily. Mi lancio sul letto e mi addormento subito, con la certezza che avrei sognato Em.
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Ciao Ragazzi,
scusate per aver pubblicato cosí in ritardo ma ho avuto moltissimo da fare con la scuola. Spero che questo capitolo vi piaccia, fatemi sapere nei commenti.❤

HOW ABOUT FOREVER? || EmisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora