33. Arrivo

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Emily's POV

1º giorno Accademia Militare.

Mi sveglio dalle urla della mia nuova compagna di stanza Maya, é molto vivace lei. Grida per tutta la stanza "Emily sveglia!!" "Ancora un secondo...", dico con una voce impastata dal sonno, "É ora di alzarsi!!!", continua con un tono di voce alto.
Sembra molto simpatica, anche se la conosco da poco. Mi chiede "Chi va prima in bagno? Io?" "Va bene, mi rimetto a dormire...". Non finisco di pronunciare le ultime parole che lei é sopra al mio letto a saltellare, poi mi prende le braccia e mi tira in piedi. Dico rassegnata "Okay okay, mi alzo." "Brava ragazza.", dice cercando di lasciarmi un bacio sulla guancia, ma mi scanso istintivamente, non so nemmeno io il perché.
Rimane zitta e va in bagno, dopo qualche minuto torna in camera e mi dice "Vai pure." "Scusa per prima, solo che non sto molto bene, mi manca moltissimo la mia ragazza." "Tranquilla, non ti preoccupare, non so perché io lo abbia fatto." "Tranquilla.".
Vado in bagno rimanendo in silenzio, sembra cambiata da un momento all'altro.
Finisco di vestirmi e andiamo verso la scuola. Non appena arriviamo Maya mi spiega un pó tutto e mi dice dove devo andare. Abbiamo tutti i corsi insieme quindi ci avviamo verso la prima aula.
Mi siedo sul banco e appena si crea silenzio in aula il mio pensiero va a Alison. Mi chiedo cosa stará facendo, se sta bene, se pensa a me...
I miei pensieri vengono interrotti da un pizzico sulla spalla di Maya e mi sussurra "Tieni per dopo i pensieri per la tua ragazza, ora ascolta la lezione." "Come fai a sapere che sto pensando a lei?" "Si vede Emily. Ora ascoltiamo, sono molto importanti queste lezioni." "Si.".
Cerco di seguire la lezione, ma le parole che mi ha detto prima di partire Alison mi rimbombano nella testa. É passato solo un giorno, mi ripeto nella testa, ci saranno molti altri giorni ancora.
Dopo una lunghissima mattinata é arrivata l'ora di pranzo, essendo il primo giorno mi sento disorientata in mezzo a tutte quelle persone. La mensa mi ricorda tutti i pranzi passati con le mie amiche, ma soprattutto con la mia bellissina ragazza. Quanto mi manca.
Seguo Maya che mi fa cenno di andare dietro di lei, mi ritrovo in un immensa sala da pranzo con numerosi tavoli e un bancone pieno di cose buonissime.
Mi avvicino con il vassoio e prendo un pó di pollo e della pasta bianca.
Durante il pranzo noto che Maya mi guarda senza parlare, parliamo solo delle lezioni che abbiamo avuto le ore precedenti.
Il suono della campanella mi fa sorridere dato che sono finite le lezioni per oggi.
Torniamo all'appartamento e accento subito il cellulare per fare la videochiamata con Ali.
Appena accende la chiamata sorride nel vedermi dall'altra parte dello schermo.
"Come é andata la prima mattinata?"
"Bene bene, non ho fatto altro che pensare a te..."
"Che dolce la mia piccola Em. Anche io."
"Amore, mi manchi tantissimo."
"Anche tu piccola."
"Ti amo tantissimo."
"Anche io ti amo."
Non appena lei finisce di dire la frase entra Maya e si lancia sul letto, non avendo fatto caso che sono al telefono e mi dice "Usciamo?". Non rispondo e lei vede che sto facendo la videochiamata. "Uh, scusate non volevo interrompere il vostro momento romantico. Questa deve essere la tua ragazza giusto?! Piacere Maya.", dice tutto d'un fiato.
Alison risponde un pó infastidico "Alison, piacere." e Maya aggiunge "Em ti aspetto sotto se vuoi uscire." "Okay tra poco arrivo.".
Quando Maya chiude la porta Alison urla "E adesso chi é quella?!"
"La mia compagna di stanza. É un'amica, non devi essere gelosa, poi é fidanzata con un ragazzo."
"Okay... Se devi andare puoi andare.", dice un pó rattristita
"Voglio passare ancora un'altro pó con questa ragazza bellissima di fronte a me."
"Chi? Sono gelosa eh."
"Te bellissima."
"Quando vieni."
"Questo fine settimana penso."
"Va bene, non vedo l'ora! Prepareró tutto alla perfezione."
"Uuuh mi sento onorata signorina Dilaurentis."
"Ci risentiamo questa sera Em."
"A questa sera amore bellissimo."
"Ti amo bella."
"Ti amo anche io Ali."
Chiudiamo la chiamata insieme e scendo per uscire con Maya.
Appena mi vede mi dice con una faccia pervertita "Che avete fatto sole solette?!" "Niente", rispondo arrossendo.
Mette una mano sulla schiena e mi dice "Andiamo. Volevo chiederti scusa per questa mattina." "Tranquilla.".
Arriviamo al bar e io come mio solito fare prendo un cappuccino con del cioccolato un polvere sopra e una fetta di sacher, mentre lei prende un caffé lungo e una fetta di dolce ai mirtilli.
Mi dice "Si é infastidita la tua ragazza prima?" "Si ma ho risolto tutto tranquilla, te come va con il ragazzo?" "Non sappiamo se continuare la nostra relazione, dato che siamo a chilometri di distanza." "Capito, potreste provarci." "Non lo so...", dice con la testa bassa e lo sguardo triste.
Le dico cambiando discorso "Come mai hai deciso di venire qua?" "Beh sincercamente non é stata proprio una mia idea, ma dei miei genitori, non appena hanno scoperto che fumavo erba.", dopo avermi visto fare una faccia preoccupata aggiunge, "Tranquilla non faccio piú quel genere di cose, anche perché sono molto rigidi qua con le regole." "Meglio cosí.", dico per poi scoppiare a ridere.
Dopo aver finito di mangiare torniamo all'appartamento e ci infiliamo subito nei nostri letti.
Prima di addormentarmi scrivo ad Alison:
Io: Dormi?
Alison: No, come é andata?
Io: Bene dai.
Alison: Sono gelosa...
Io: Non ci pensare nemmeno, lo sai che sono innamorata solamente di te.
Alison: Anche io amore.
Io: Ora vado che si é fatto tardi, ho molto sonno.
Alison: Va bene chicca, domani mattina scrivimi appena ti svegli.
Io: Certo lo faró, ti amo cucciola.
Alison: Ti amo anche io bellissima.
Io: Buonanotte perfezione.
Alison: E sognami.
Io: Sempre.
Dopo pochi minuti mi addormento con un sorriso atampato in faccia, causato dalla solita persona, la ragazza della mia vita: Alison Dilaurentis.

HOW ABOUT FOREVER? || EmisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora