8. Una giornata speciale

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Alison's POV

Vedo lo schermo del cellulare illuminarsi, spero solo che sia Emily, da quando ci siamo scritte di allontanarci, non riesco a smettere di pensarla. Il bacio é stato qualcosa di spettacolare, non avrei mai pensato che il sentimento che penso di provare nei suoi confronti sia ricambiato. Apro la chat e leggo:
-Ali, ho bisogno di parlarti... mi manchi.-, anche lei mi manca moltissimo. Penso a cosa poterle dire e le scrivo:
-Ciao Em, anche te... va bene domani mattina a colazione?-
-Si, perfetto, verso le 8?-
-Facciamo alle 9, ti passo a prendere alle 8.50.-
-Ma non é un pó troppo tardi?-
-No, tranquilla, buonanotte Em😚.-
-Okay, mi fido, notte Ali😚.-.
Rimango a fissare la nostra chat, sono molto contenta di vederla domani mattina, sono curiosa di quello che deve dirmi, spero nulla di grave. Mi addormento con il cellulare in mano e la chat ancora aperta.
7 a.m.
Sento la sveglia suonare, avvicino il cellulare alla mia faccia e sorrido vedendo cosa avevo scritto ieri sera sulla sveglia: #emison. Non faccio colazione dato che la faccio con Emily quindi mi faccio una doccia veloce. Esco dalla doccia, mi faccio i boccoli, mi trucco un pó e mi vesto con un paio di jeans neri a vita alta e un top bianco con delle rose rosse. Vedo che sono le otto e quaranta, quindi salgo in macchina e mi dirigo verso casa Fields. Arrivo davanti casa sua un pó in anticipo, cosí le scrivo un messaggio:
-Sono qua fuori, quando sei pronta esci!-, dopo qualche minuto la vedo uscire, ha anche lei dei jeans neri a vita alta molto attillati, una t-shirt bianca e un giubetto di pelle. Rimango a bocca aperta, quei jeans le fanno sembrare ancora piú perfetto il fisico, di quanto lo abbia giá.
Sale in macchina dicendo solo un semplice "Buongiorno." "Buongiorno anche a te Em." rispondo sembrando dolce.
La voglio portare in un posto questa mattina, salteremo la scuola, spero che non si arrabbi. Quando usciamo da Rosewood lei mi chiede subito "Alison Dilaurentis, dove mi stai portando?" "Tranquilla." e le appoggio la mano sopra la sua, rimane un pó impassibile anche se vedo che si sta trattenendo. Dopo un pó tolgo la mano dalla sua e mi chiede di scatto "Perché l'hai tolta?" "Scusa, dovevo cambiare la marcia." "Ah, okay.", fa un pó di broncio, rimetto la mano sopra la sua, ma con la differenza che questa volta la stringe, intrecciandola alla sua.
Arriviamo davanti al mio maneggio e le dico "Siamo arrivati Em." "un maneggio?" "Si Em, mia madre ha un maneggio, ho pensato che una passeggiata sarebbe stata bella.", lei risponde un pó paurosa "Si, peccato che io non sappia andare a cavallo.", la rassicuro dicendole "Tranquilla, andremo in due sullo stesso.". Anche se sapeva andare a cavallo saremmo andate comunque in due sullo stesso, voglio sentirla abbracciata a me, a contatto con il mio corpo.
Lei gioca con il mio cavallo, Calypso, mentre io lo pulisco, le dico porgendole la spazzola "Tieni, puliscilo te, almeno ci entri in confidenza." "Okay.". Sfiora il pelo del cavallo, cosí appoggio la mia mano sulla sua e le dico "Ti faccio vedere come si fa." "Ho paura di fargli male." "Tranquilla, non gli fai affatto male.", rabbrividisce al mio contatto e anche io mi sento in imbarazzo anche se non dovrei, le sto solamente facendo vedere come si fa a spazzolare un cavallo. Lo sello, gli metto la testiera tempestata di swarosky e salgo facendole vedere come deve fare, dopo quattro tentativi falliti, le dico porgendo la mia mano e ridendo sotto i baffi "Aggrappati a me." "Va bene, ma non ridere!" dice con tono quasi arrabbiato, "Scusi signorina Fields" cercando di trattenermi nel ridere.
Iniziamo a passaggiare, ad un certo punto sento dirmi "Senti Ali, ieri ti ho mandato un messaggio perché dovevo dirti di una cosa: ieri Paige mi ha baciata.", la faccio scendere da cavallo, scendo anche io e dico con le lacrime agli oggi "Non posso crederci...", poi corro via lasciandoli da soli. Non posso nemmeno pensarci, per un solo giorno che ci siamo allontanate lei bacia un'altra ragazza. Arrivo nel punto dove, di solito, vado quando sono triste e sola, pensavo che non ci sarei venuta piú dopo averla incontrata, pensavo di avere tutto finalmente e anche se ci siamo allontanate non significa che non ci saremmo riavvicinate piú. Mi servivia solo per capire, cosa io provo per lei; mi trovo qui sotto un albero a piangere a dirotto, é come se il mio cuore si fosse spaccato in due, ora sono proprio sicura che sono innamorata di lei.
Vedo sbucarla da un cespuglio in groppa a Calypso, scende e mi urla "Finalmente, ti ho cercata ovunque.", mi viene addosso abbracciandomi, mi stringe fortissimo tra le sue braccia, sento di stare un pó meglio, ma sono ancora schifata dal suo comportamento. Provo a dire qualcosa, ma mi blocca all'istante dicendomi "No, ora non parli, tocca a me. Non mi hai fatto finire di parlare, quando ci siamo baciate, ho pensato tutto il tempo che ci fossi te attaccata alle mie labbra, e quando mi sono accorta che non era cosí, mi sono staccata e l'ho cacciata fuori di casa.", non posso credere a ció che stia dicendo, sono contentissima, ma ancora un pó delusa, non me lo sarei mai aspettato. Mi avvicino e le dico facendo uscire un'altra lacrime "Scusa Em, quando me l'hai detto non ci ho visto piú. Ho capito di essere veramente innamorata di te, quando mi hai detto quelle parole ero veramente ferita, ma ora che ci sei te affianco a me, va tutto meglio.", lei risponde "Ali, oddio, non so che dirti, anche io credo di essermi innamorata di te.". Tiro fuori il pranzo, stendo la tovaglia e mangiamo, ridendo e scherzando come due amiche, anche se siamo di piú. Finito il pranzo si avvicina asciugandomi la lacrima e appoggia delicatamente le sue labbra alle mie, ricambio subito, i nostri respiri si intrecciano e le nostre lingue giocano insieme. Ci stacciamo, rimanendo sempre a due millimetri di distanza, pronuncio "Sei bellissima Em." "Te anche di piú Ali.", arrossisco a quello che dice, tutti i miei ex me lo dicevano, ma con lei é tutto diverso, tutto quello che facciamo o diciamo é diverso.
Saliamo sul cavallo, con piú facilitá della partenza e torniamo nel maneggio, metto tutto apposto velocemente, dato che si sono fatte le cinque. Risaliamo in macchina, lei appoggia subito la mano sopra alla mia, io sorrido a quel gesto e ricambio stringendola forte. Ci fermiamo poco piú lontane da casa sua, almeno non ci avrebbe viste nessuno, mi avvicino e le lascio un bacio lento. Ci stacchiamo e mi dice "Grazie di tutto Ali, sono stata benissimo, magari domani pomeriggio puoi venire a casa mia, mia madre non dovrebbe esserci." "Va benissimo, sono sempre libera per te." ci scambiamo un altro bacio appassionato, poi scende dalla mia macchina e aspetto che entri dentro casa per poi andarmene. Ho un sorriso stampato in bocca, lei mi fa sempre stare bene, é una di quelle cose essenziali e spero che lo rimanga. Appena arrivata, mi butto sul letto e crollo in un sonno profondo con il pensiero fisso su di lei.

HOW ABOUT FOREVER? || EmisonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora